mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Street Food di mare. La guida ai 70 migliori indirizzi in Italia

mercoledì, 05 Agosto 2015 di

La borsa frigo sotto l’ombrellone è cosa passata. Fa troppo anni ’70. Volete mangiare anche quest’estate la solita, stagionale quanto noiosa, insalata di riso? Con quel colorino indefinito? Nono, dovete trattarvi bene. E, per esempio, potete farlo con lo street food. È sulla bocca di tutti ormai, non vorrete certo rimanere indietro. Che poi lo street food racconta sempre belle storie, antiche, di tradizioni locali, di tramandi generazionali, racconta la cultura di una terra attraverso i suoi sapori semplici e più autentici. Un’altra via per arricchire il vostro viaggio.

Ecco quindi una piccola guida pret-à-porter (e anche pret-à-manger) per aiutarvi a scegliere quali prelibatezze “di strada” assaggiare durante le vostre vacanze al mare, coast to coast nella nostra Italia.

Liguria

picnic spiaggia

Sì, avete indovinato: la focaccia. Impossibile schivarla, ma perché dovremmo? La focaccia domina indiscussa l’offerta gastronomica ligure. Dalla colazione allo spuntino rifocillante del post serata lei sarà sempre con voi. Ma in Liguria di focacce se ne possono trovare di tre tipi: quella genovese, che tutti conosciamo, quella di Voltri, anche lei di Genova ma più sottile e più croccante, e quella di Recco, che col suo formaggio Igp si è portata a casa la tutela europea.

focaccia priano

1. Per la focaccia di Voltri c’è Priano, Via C. Camozzini 76/r, Genova, loc. Voltri. Questa focaccia non si prepara nelle teglie, ma si allunga direttamente sulla pietra del forno fino a 4 metri di lunghezza. Alla mattina c’è la fila per aggiudicarsene una fetta, però ne vale sicuramente la pena.

Zena Zuena

2. La focaccia genovese più famosa invece è sicuramente quella di Zena Zuena (che in dialetto significa “giovane Genova”) in via Cesarea 78/R, in piazza Dante 26/r e in via XX Settembre 65/R a Genova, ovvio. Oltre alla classica, si possono acquistare anche le tradizionali torte ripiene di verdure e i fritti.

focaccia Recco Vitturin

3. Da Vitturin 1860, via dei Giustiniani 50, la focaccia di Recco è storica. Farina di manitoba e crescenza da latte ligure. Il resto è segreto. La sfoglia che si ottiene è appena appena croccante e finissima, il ripieno si fonde a regola d’arte. Oltre alla focaccia il locale offre soprattutto cucina di pesce.

Focacceria Manuelina

4. La focaccia di Recco di Manuelina è un’altra squisitezza che non potete non passare ad assaggiare. La si serve identica fin dai primi del Novecento, quando Manuelina se l’è inventata. Nata come estensione delle allora note focaccette col formaggio fritte (amate anche da Stendhal, Mameli e Cavour), essa si imbastisce con farina, olio extravergine d’oliva e mollane, delle formaggelle di latte vaccino a pasta molle. Questa focaccia è anche un marchio registrato dal 1997. La trovate in via Roma 296, Recco.

la-panineria-pane-poesia

5. A Chiavari (Via G. Raggio 47) esiste un posticino che imbottisce panini omaggiando i prodotti nazionali, ma non solo. Pane&Poesia è per cambiare un po’ gusto: da provare il panino con Asiago DOP, coulisse di pere con passito di Sicilia, noci e pere, oppure, quello dall’eco più esotico, con spada affumicato e papaia.

frittura pesce dai pescatori

6. A La Spezia, sul lungomare (Banchina Revel di Viale Italia), il fritto di pesce della Coop. Dai Pescatori è sinonimo di qualità. Il pesce servito è il pescato del giorno, e oltre al classico cartoccio si preparano vari piatti della cucina di mare.

il pesce pazzo

7. Il Pesce Pazzo è di sicuro un indirizzo originale. Si tratta infatti di un peschereccio che attracca a Varazze, di fronte alla piazza dei Pescatori, predispone il pescato, e lo frigge immediatamente. Perché immediatamente si popola di affamati avventori. E non è nemmeno il solito cartoccio: totani, acciughe, gamberi biondi e triglie si attingono da un sacchettino come quello per il pane. E se avete sete potete anche ordinare un buon calice di Vermentino ligure ghiacciato.

Siamo Fritti

8. Siamo Fritti, a Lerici in Largo Marconi, è il paradiso per chi non teme bruciori di stomaco.  Qua si frigge davvero di tutto: pesce, carne, verdure e formaggi. Il cono misto saprà accontentare anche il più indeciso con la sua ricchezza di arancini mignon, olive ascolane, panzerotti, quadrotti di polenta, salvia e rosmarino ma anche crema fritta. E, per i finti salutisti, torte salate e piadine ma anche qualche dolce tradizionale, come la torta di mele e quella di riso.

Se vi state domandando perché non vi ho parlato di farinata, bè, è perché andrebbe consumata soltanto durante i mesi invernali, dato che il caldo fa andare a male la farina di ceci. Per cui, diffidate dei fornai che ve la presentano succulenta sui loro banconi.

Toscana

Cambia regione e cambia nome, qua la farinata si trasforma in cecina, e viene servita sola ma soprattutto dentro ad un francesino, ma anche in questo caso, ve la sconsiglio.

focaccia orlando

9. Provate piuttosto le strane focacce ripiene di Orlando, a Forte dei Marmi, in via Colombo 80. Il proprietario le farcisce con piselli, cipolle, funghi.

barchina fish fried

10. A Viareggio La Barchina Fish&Fried serve da dieci anni, sul Lungomolo Greco, acciughe, baccalà, patate e porcini, fritti s’intende. La cucina è galleggiante, perché Sandro prepara il suo fritto proprio sulla sua barca.

3. Lazio

La pizza la fa da padrona. E la troverete ovunque, rossa e bianca e con le più svariate farciture. Vediamo però cos’altro si trova lungo la costa laziale.

Jolly Roger

11. Per i romani che svernano vicino a casa ci sono un paio di proposte stuzzicanti. Una è a Fregene, dove, in viale Nettuno 169, da Jolly Roger, troverete una grande selezione di hamburger, anche se io mi lancerei senza dubbio sulle sfoglie di patate fritte condite con cacio e pepe.

Sugo Streat Panino Polpo e Cicoria

12. A Civitavecchia, in via Garibaldi, finalmente un Ape Piaggio che propone la sua cucina su ruote. Streat Food Civitavecchia, che è anche in posizione ottimale, a soli 60 metri dalla spiaggia, ha il classico cuoppo di pesce fresco fritto, ma il cavallo di battaglia è un altro: il panino aromatizzato alle alghe con polpo alla Luciana e cicoria ripassata.

tiella gaeta

13. A Gaeta, via Bausan 40, la Pizzeria del Porto è specializzata in tiella, una torta salata tipica del Lazio. La si può provare ripiena di scarola e baccalà, di zucchine e cozze, o semplice con le alici.

pizza porchetta

14. A Scauri, al 729 della Appia, assaggiate un trancio di pizza da Lu Rusticone. C’è l’imbarazzo della scelta: quella con la porchetta di Ariccia IGP in crosta di patate, quella ripiena di parmigiana, con tartufo e pancetta tesa DOL, o con spinaci e olive di Gaeta. Ma la pizzeria è attiva anche con leccornie di rosticceria di produzione propria: calzoni fritti, fiori di zucca, supplì, arancini.

Campania

Pizze, pizze a portafoglio, pizze fritte, fritti d’ogni tipo, la Campania è una delle regioni con la più antica tradizione di cibo di strada, motivo per cui vanta molte specialità. Scopriamone qualcuna.

cuoppo di amalfi

15. La Costiera Amalfitana richiama ogni estate moltissimi turisti e Amalfi ne è il cuore. Indovinate in cosa potrete imbattervi da Cuoppo d’Amalfi! Il suo fritto è il più celebre della città, motivo per cui potreste attendere un po’ prima che arrivi il vostro turno. Ma se volete sentirvi anche voi un po’ del posto, questa frittura di pesce azzurro, alici, totani, baccalà, calamari, gamberi, patate e fiori di zucca, rigorosamente in pastella di farina di riso, è assolutamente imperdibile. Si trova nel Supportico dei Ferrari, 10.

colatura di alici

16. Il tempio delle alici è Cetara dove sono obbligatorie più tappe. La prima al ristorante Acquapazza (in corso Garibaldi, 38) che ha uno shop accanto alla sala dove acquistare la vera colatura di alici con cui insaporire una semplice fetta di pane da passeggio. O un fritto preparato da Gennaro Marciante.

alici-della-cuopperia-del-convento-Cetara

17. Poi c’è la Cuopperia del Convento, che ad un passo dal mare, in piazza Grotta 2, prepara il tradizionale cartoccio di pesce fritto. Oltre ai totani, al misto di paranza, ai calamari, anche crocché, arancini, verdure fritte, polpette di melanzane e le immancabili alici, sia semplici che imbottite, o alla scapece, o marinate. Al vostro cartoccio potete aggiungere anche le paste fritte, come la pasta e ceci, le lasagne, o la più semplice pasta al pomodoro.

pane e coccos

18. La seconda tappa è Pane e Coccos’. La bottega, che si trova in corso Federici 3, richiama clientela affezionata sia per le alici preparate in qualunque maniera, dalla scapece, a quelle fritte, a quelle con la provola o sotto forma di polpette, ma anche per la ricca lista di panini imbottiti con le delizie del territorio. E così potrete scegliere tra una farcitura con parmigiana, burro e alici, o polpette al sugo.

panini bounty Ischia

19. Panini anche ad Ischia, gioiellino del golfo di Napoli. Il Bounty, un pub a tema marinaretto accanto al porto, in via Porto 72 appunto, ne offre di ogni tipo. Da assaggiare le “mimmarelle”, straccetti di pizza fritti con pomodorini conditi e serviti come antipasto.

Approdo-Restaurant-Capri

20. Capri e i suoi tipici bacetti sono una tentazione da concedersi ad ogni ora. Sono bocconcini di pasta di pizza arrotolati intorno ad un misto di friarielli saltati in padella, peperoni sottili, prosciutto cotto e provola, che vengono poi cotti al forno e serviti caldi pronti per essere mangiati passeggiando. Li trovate a L’Approdo, in piazzetta Ferraro 12.

pizzeria da Franco

21. A Sorrento, in corso Italia 265 la pizza e la focaccia Da Franco sono le più autentiche. Ma i veri protagonisti sono i saltimbocca. Classici quelli alla sorrentina, con aglio, olio, pomodorini e un bel velo d’origano.

schiacciata Franco Pepe

22. Ad Acciaroli, nel Cilento, l’asporto si fa direttamente in spiaggia al Mister Marlin (località San Primo) con la pizza del Franco Pepe Temporary. Nello Rossi sforna le pizze più famose del pizzaiolo di Caiazzo. Su tutte, la margherita sbagliata e la schiacciata perfetta per l’ombrellone e la barca.

Calabria

nduja

23. Siamo a Reggio Calabria, e non importa come mangerete la ‘nduja. Perché la troverete un po’ ovunque. Per una pausa street food provatela nel panino, alla Bottega del Buongustaio, in Viale Aldo Moro Trav. Delfino 7/9/13, ve lo preparano senza fronzoli, purissimo: solo due fette di pane spalmatissime di questo morbido e piccante salame.

morzeddhu

24. A Catanzaro ma anche a Botricello due indirizzi per assaggiare il tipico panino catanzarese, quello con il morzeddhu (morzello), uno spezzatino di trippa di vitello. Alla Trattoria da Salvatore, che a Catanzaro si trova in via Turco 16, ve lo preparano con salsa di pomodoro, sale e origano.

25. Mentre a Botricello, da Pasto Pronto, in via Nazionale 56 è ancora più ricco di interiora, dato che viene accompagnato da fegato e cuore, con una nota piccante.

Sicilia

Preparatevi perché questa è la regione dello street food. Di segnalazioni occorre farne anche troppe. Le località di mare sono tante, e lo street food anche! Portate pazienza, la lettura di questi consigli è già un piccolo viaggio.

pani ca meusa s.francesco

26. Partiamo da Palermo. Il che vuol dire anche partire dall’Antica focacceria San Francesco. Il locale, che dagli anni ’50 serve, in via Peternostro 58, il tradizionale pani ca’ meusa (panino con la milza) è un indirizzo che è stato battuto da Falcone e Borsellino, così come dai reali del Belgio. Il loro panino al sesamo è servito con ricotta fresca, sottili fettine di milza e polmone, e scaglie di Ragusano DOP. Ovviamente troverete anche il resto del tipico cibo di strada siciliano: panino con panelle, cazzilli, arancine, sfincioni, caponata, sarde a beccafico, involtini di melanzane, cannoli, cassate.

stigghiole a Palermo

27. Stigghiole, musso, quarume, (e cioè involtini di budella, muso di vitello e bollito misto di interiora di manzo e vitello): si va avanti con la carne povera sempre nel capoluogo siciliano. Da Antichi Sapori Palermitani, in via Marine 683, potete assaggiare frattaglie in compagnia dei palermitani, dato che l’indirizzo è fuori dalle canoniche rotte turistiche.

pane ca' meusa

28. Se invece volete farvi coinvolgere in un vero spettacolo folcloristico di gusto e tradizione non potete che sostare per un po’ davanti a Nino u’ Ballerino. Il suo pane ca’ meusa è sicuramente ottimo, ma lui è noto soprattutto per le sue movenze, da vero ballerino, che esegue con sottofondo musicale mentre serve i suoi clienti. Lo trovate in corso Finocchiaro Aprile 76.

sfincione

29. A Cefalù, se volete staccarvi un po’ dalla ressa di turisti, provate lo sfincione da La Gallizza, sulla statale 113. Arancine e panelle fanno da anticamera allo sfincione, la tipica focaccia preparata con l’impasto della pizza, che qui viene condito con salsa di pomodoro, cipolla, acciughe, origano e formaggio Ragusano DOP.

Fratelli Burgio

30. A Siracusa una ricetta per i veg: la caponata. Sì, ma senza melanzane, e dentro ad un panino. Così da poter essere gustata in piedi. È dai Fratelli Burgio, in piazza Cesare Battisti 4.

pane cunzato

31. Per il pane cunzatu (condito) l’indirizzo principe è il Bar Alfredo, che a Santa Marina Salina (ME), in via Alfieri 11, lo prepara con pesto di capperi e mandorle, pomodori, melanzane grigliate, ricotta, menta fresca, olio, sale, origano e basilico.

ririddu ape

32. Con uno splendido affaccio sul mare di Borgo Castellazzo, sulla statale 187, Ririddu dalla sua Ape prepara le stigghiole, e da più di 40 anni. Questi involtini di interiora di agnello, capretto o pollo, vengono lavati in acqua e sale, conditi con o senza prezzemolo e cipolla, infilzati prima in uno spiedino e poi cucinati sulla brace. Possono poi essere conditi anche con sale e limone.

scacce modicane

33. Se invece volete assaggiare i pastieri di agnello raggiungete la Taverna Nicastro, a Modica, in via S. Antonino 30. Che c’è di meglio che ammirare il barocco nella città patrimonio Unesco mentre addentate le scacce modicane uno di questi sfilatini di pasta di semola ripieni di carne di agnello insaporita con aglio, prezzemolo, pepe e Ragusano DOP.

arancino

34. E ora due arancine gourmet! La prima la potete assaggiare ad Avola. In via Manin 25 c’è un cantuccio, il Dolcemente Piccante, dove vi innamorerete del riuscitissimo esperimento che ha dato i natali all’arancino di riso cotto nel Nero d’Avola e farcito con ricotta fresca dei Monti Iblei e mandorle tostate. Imperdibile.

arancino Pino Cuttaia

35. L’altra proposta arriva dal ristorante La Madia di Licata (corso Filippo Re Capriata 22). Qua lo chef Pino Cuttaia prepara il suo arancino con un prelibato ragù di triglia profumato al finocchietto selvatico.

Sardegna

Se siete in zona Cagliari per le vostre vacanze estive, il capoluogo sardo vanta due indirizzi interessanti.

bolpetta

36. Uno è Bolpetta. La polpetteria si trova in Salita Santa Chiara 15, e il menu propone sia polpette vegetariane, di melanzane, piselli, ceci o fave, sia quelle di carne sarda mista, e cioè suino, salsiccia e bue arrosto.

cornetto cornelio

37. L’altro è Cornelio-il Casotto dei Cornetti. Qua si imbottiscono sul momento veri cornetti, sia salati che dolci, e vengono addirittura cotti al momento dell’ordinazione. Ovviamente le varianti sono molte, ma uno molto sardo è quello con crema di pecorino sardo, salsiccia fresca sarda, pomodoro fresco a pezzetti e basilico.

focaccia milese Alghero

38. Se invece siete a Nord, non potete perdervi le focacce a marchio registrato del Bar Focacceria Milese. È ad Alghero, in via Garibaldi 11. La specialità è la focaccia del Milese, farcita con pomodori di campo della Nurra, tonno, uova sode, acciughe, rucola, cipolle di Banari e pancetta. Segreta è la ricetta della salsina che la ricopre.

Puglia

Terra famosa per i suoi panzerotti fritti, il primo consiglio che diamo non può che averli per protagonisti.

panzerotti El Focacciaro

39. A Bari El Focacciaro ha quelli classici, con mozzarella e pomodoro, quelli con la carne trita e il formaggio, tonno e capperi, e quelli di impronta più regionale farciti con cime di rapa saltate col peperoncino. Ma anche quelli con pomodoro fresco e ricotta secca forte, dal gusto piccantino che pizzica un po’ la lingua.

puccia

40. A Taranto due consigli, uno di carne e uno di pesce. Quello di carne è rappresentato dalla famosa puccia, un panino tutto pugliese che da Poldo Forever viene farcita con gli uccelletti. No, niente frattaglie questa volta. Gli uccelletti sono delle mini scamorze affumicate avvolte nella pancetta. Per rimanere leggeri la tradizione vuole che nella farcitura della puccia vengano aggiunte…patatine fritte. Poldo Forever è in via Lama 105.

fritto si Taranto

41. L’opzione di pesce è un bel cartoccio di fritto misto, veramente vario e bello ripieno. Fritto Sì, che si trova in via Bruno Francesco, prepara le pettole alle alghe (cioè un impasto lievitato con all’interno alghe di mare), fiori di zucca ripiene di alici, olive all’ascolana ripiene di pesce, e chi più ne ha più ne metta.

il pasticciottino

42. Se la Puglia è anche terra di rustici non potete perdervi quello di Antonio, che nel suo locale Il Pasticciottino, a Gallipoli (via Buccarella 1/b), li prepara in modo originale. Sforna infatti un pasticciotto tondo e non ovale con le eccellenze gastronomiche della sua regione. Ad esempio potete assaggiare quello che racchiude un ripieno di melanzane, cipolle, pomodori e capperi all’interno della sua frolla salata.

pesce

43. Se invece siete incuriositi da strambi panini di pesce fate un salto da Calipso Fish & Crock, a Manfredonia, in via San Francesco 137. Qua i panini sono farciti col pesce fresco. Fritto, arrosto o sotto forma di insaccato, sorprendente. C’è quello con i polpi fritti che è anche un’impresa da addentare, oppure quello con un insolito insaccato: la salsiccia di triglia.

Molise

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Cuoppi di pesce fritto anche qui, in base alla stagionalità.

44. A Termoli li potete trovare da Cala Sveva, in via Colombo 39.

45. Oppure potete andare alla Gastronomia di Pesce Maramimmo Friggitoria, in corso Fratelli Brigida 64.

Abruzzo

Buona varietà di cibo di strada anche in Abruzzo.

il Peschereccio Pescara

46. Iniziamo da Pescara. Il Peschereccio, in via Roma 123, è specializzato nei crudi di mare. Da veri intenditore i ricci ripieni di tartare di gamberi bianchi, lo scorfano, sempre crudo, la parmigiana di scampi.

arrosticini

47. A Silvi invece andateci per ciò che tutti voi vi aspettate di mangiare in Abruzzo: gli arrosticini. All’Assaggeria Km 431, sulla SS16, questo locale cucina sulla brace i tanto declamati arrosticini, di agnello, ma anche di pollo o di fegato di vitello.

compagnia della pizza

48. Per una più normale pizza, e normale è un eufemismo, segnatevi l’indirizzo della Compagnia della Pizza, che a Giulianova Lido, in via Trieste 181/183, ve ne propone ben 83 varianti. Eccone alcuni esempi: l’Amatriciana d’Abruzzo con pancetta, cipolla e pecorino di Farindola, o la Viagra, con salame ventricina, pecorino di Farindola e la salsa che le dà il nome, a base di peperoncini piccanti, olio, passata di pomodoro, prezzemolo, erba cipollina, aglio, pepe, capperi e pasta di acciughe.

49. A San Vito Chietino la storia del Le frit c’est chic è ormai leggenda. Diventati famosi per il loro fritto di pesce, questa gastropescheria si è espansa e si espande e offre fino a trenta ricette di pesce diverse ogni giorno. E tutte in comode vaschette monoporzione. Dalle seppie ripiene di nonna Maria alla trippa di pescatrice, o il baccalà all’ingorda.

Marche

Inaspettatamente questa regione si rivela una delle più dinamiche per quanto riguarda il cibo di strada. Se pensate di arenarvi sulle olive all’ascolana vi sbagliate, e di molto. Certo quelle ci sono, ma ci sono anche cuochi stellati che si sono reinventati street chef. Iniziamo.

chiosco da morena

50. Ad Ancona il viaggio inizia al Chiosco da Morena, che prepara porzioni da passeggio di ogni tipo di pesce: sautè di miscioli di Portonovo, baccalà, carpacci marinati, molluschi, vongole, ostriche e tartufi di mare. Lo trovate in corso Mazzini. E dato che il menu dipende in tutto dal pescato del giorno, in caso in cui i pescherecci non escano per la battuta, lo troverete chiuso.

ape scottadito

51. Di Base a San Benedetto del Tronto, allo Chalet Miramare, ma itinerante in tutta Italia e presenza fedele nei vari festival a tema, l’Ape Scottadito viaggia davvero così tanto che per geolocalizzarla vi conviene seguire la sua official page su Facebook. Olive all’ascolana, arrosticini, formaggio fritto e cartocci di pesce fritto del locale pescato.

olio pesce fritto

52. Un altro illustre fritto di San Benedetto del Tronto è quello di Olio Pesce Fritto, che vince anche per la sua vicinanza al mare, trovandosi in viale Colombo. Frittura tipica dell’Adriatico, polpette merluzzo e mozzarella e le olive ascolane ripiene di pesce tra le specialità che vi attendono.

Ed è a Senigallia che lo street food diventa vera alta cucina. Con gli chef stellati Mauro Uliassi e Moreno Cedroni.

Uliassi street food

53. Solo il chiosco dell’Uliassi Street Good merita menzione particolare. Sembra un enorme casco da motocicilista hi-tech, coloratissimo e quasi futuristico, mi sembra quasi un’opera di Boccioni. Qua alta cucina ed estro nel reinventarla per adattarla alle logiche street vanno a braccetto. In lista la personale versione dello chef dei classici della cucina di strada: bomboloni, panino con trippa o porchetta, ma anche pollo alla cacciatora e seppie con piselli. E l’immancabile cartoccio, che lo chef prepara con alici, calamari, zucchine e cipolla, tutti passati in pastella di farina e albume montato finemente a neve. Il tocco in più arriva con il condimento di maionese al lime e tandoori masala.Tutto da prendere e portar via. Ma rimanete un po’ ad osservare Uliassi all’opera. Sulla Banchina del Levante.

Anikò

54. L’Anikò di Cedroni è invece in piazza Saffi. Ed è stato pensato per essere una salumeria ittica. Le “scatolette di pesce” sono diventate il must, ma di assaggini ce ne sono molti altri. In primis i panini, provate quello con tonno bianco scottato, spuma di Parmigiano-Reggiano DOP, insalata, gocce di marmellata di aceto balsamico e cubetti di gelatina di pesce. O il toast con salmone, provola affumicata, zucchine e senape ai frutti rossi. Se volete qualcosa di più elaborato buttatevi sulla pappa al pomodoro con bottarga di tonno o le lasagne con gamberi, seppie, salsa di cocco, zenzero e limone.

Emilia Romagna

eleonora piadina al parco

55. Con panorama sulle saline di Cervia, sulla statale Salaria, Eleonora Piadina al Parco richiama clienti affezionati da molti anni. Le sue piadine sono tutte aromatizzate dal locale sale dolce. Ma la specialità qui è la piadina cracker. Una sfoglia sottilissima condita con grani di sale, cipolla, aglio, rosmarino, peperoncino. Per uno spuntino improvviso.

piadina casina

56. A Rimini c’è quasi una piadineria per turista. Ad esempio, la Casina del Bosco ne prepara di squisite, e anche cassoni e insalate. La sua piadina più richiesta è quella dei marinai: cipollotti freschi, radicchio condito con olio e aceto, e sardoncini (pesce azzurro), prima impanati e poi cotti in forno. La potete assaggiare in viale Beccadelli 15.

Bar Ilde Piadina

57. Il Bar Ilde è un’istituzione dal 1958. La piadina di Ilde è cotta al momento. Da condire con abbondanti salumi a scelta. È in via Covignano 245.

el gordo

58. In piazza Caduti di Cefalonia uno dei locali in cui trovare le piadine più imbottite, e più di trenta cassoni (che sono una sorta di doppia piadina richiusa a calzone e farcita). Da El Gordo il cassone più carico è farcito con le rosole, che sono le foglie della pianta del papavero. Vengono cotte sotto sale, tritate e condite con aglio, sale, olio e pepe. I più la chiedono con l’aggiunta di stracchino, oppure di gorgonzola e salsiccia.

Zamaren cono piada

59. Cattolica Porto, piazzale della Darsena: qua si sposano due specialità di questa parte di Adriatico, cioè la piadina e il pesce fritto. Ecco che da Zamaren nasce il cono piada, che altro non è se non uno speciale e gustoso cartoccio per contenere il fritto misto o gli spiedini di pesce. Anche ecologico.

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60 – 61. A Cesenatico e Milano Marittima, rispettivamente in Corso Garibaldi e in via Boito, i due indirizzi dell’Osteria del Gran Fritto: rinomata attività della famiglia Bartolini. La cucina del territorio è la protagonista, sapientemente in armonia tra spirito conservatore ed innovazione. Oltre al menu à la carte, di cui potete comunque richiedere la porzione d’asporto per ogni piatto, è imperdibile il cartoccino di pesce fritto misto. Delizioso.

Kalamaro Frittura

62. Riccione è invece dominata dall’impero del Kalamaro. C’è infatti il Piadinaro, che con le sue piade speciali conquista tutti. Ad esempio quella con hamburger di mora romagnola, chianina, cipolla e salsa di squacquerone. Ma c’è anche il Kalamaro Fritto d’Osteria. Provate il fritto con aceto balsamico, o gli spiedini di gamberi, seppioline o vongole. Tutto condito col sale di Cervia. Si trovano rispettivamente in viale Ceccarini e in via Parini.

Non mi sono dimenticata nemmeno dello gnocco fritto, so che ve lo aspettavate, ma è considerato più un antipasto che un cibo di strada. Lo troverete comunque un po’ dappertutto.

Veneto

Spiccano i bacari, tipiche osterie veneziane, dove lo street food si assaggia soprattutto in orario aperitivo, accompagnato dall’ombra de vin (bicchiere di vino) o dallo Spritz.

cantinone Schiavi bacari

63. Venezia dunque. Alla Cantina divini già Schiavi troverete svarati crostini: tartara e cacao amaro, baccalà, ricotta e ribes, ricotta e zucca. Anche il tramezzino tonno e porri è un must. Sì, Venezia è anche la città dei tramezzini. (Dorsoduro, 992 San Trovaso).

Osteria alla Vedova

64. Anche all’Osteria La Vedova questi stuzzichini tipici, chiamati “cicheti”: sarde in saor, carciofi, polpette, baccalà matecato e i tradizionalissimi folpetti, cioè polipetti, cucinati in laguna fin da tempi remoti (via Ramo del cà d’oro).

bar Toletta

65 – 66. Al Bar alla Toletta e al Bar Rialto potete assaggiare moltissimi tramezzini. Nel primo non perdetevi quello con crema di zucca, gorgonzola e porchetta. E nel secondo quelli con spinaci e ricotta, con straccetti di cavallo, con baccalà, con salmone e uova. (Ruga degli Orefici 30125 e Dorsoduro 1191).

Lino Fritto

67. Lino Fritto è un’altra alternativa. Ma la loro inconsueta specialità è lo stick di salmone al vapore: il filetto, impanato con semi di sesamo tostati, viene infilzato su uno stecco da gelato ed è pronto da portar via.

Friuli Venezia Giulia

Trieste e i suoi tipici buffet fanno molto street food. Due su tutti: il Buffet l’Approdo e il Buffet da Siora Rosa.

l'approdo Trieste

68. Il primo, in via Carducci 34, è un’istituzione cittadina. La sua fama ruota attorno ai suoi gnocchi col gulash, al bollito misto, zuppe di verdure, i panini col cotto e il kren (rafano), e la jota (la triestissima minestra di fagioli, crauti e patate).

siora rosa trieste

69. Pietanze storiche anche dalla Siora Rosa. Maiale bollito e affumicato, jota, seppie con polenta, gnocchi di patate o di susine, baccalà mantecato e prosciutto in crosta. Per tutto questo andate in piazza Hortis, al civico 3.

street food trieste panino

70. Street Food Trieste è invece un furgoncino al molo 4 sulle Rive. Provate il loro panino più tipico, quello con cotto triestino, salsiccia friulana, salsiccia vienna e pljeskavica (un misto di carni di agnello, manzo, vitello e maiale grigliata con cipolle) con formaggio.

[Testo: Alessia Manoli. Immagini: facebook, tripadvisor, streetfood42, cibodistrada.it, triphopstresscucinaevino, Rosanna Brancato, involtinidipeperoneviaggioscrivoamogiulianova.itberlintidbitshaarindersuppeacquaementa]