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Allarme mozzarella! La Coop sei tu (ammuffita a chi?)

Mozzarella rossa, mozzarella a puntini, mozzarella blu. La mozzarella alla muffa l'ha trovata Lorella Franci di scattidigusto.it alla Coop di Cerveteri
giovedì, 10 Febbraio 2011 di

Quando mangi ti fidi. Anche se sai che una ‘Delizia pomodoro e mozzarella’ ha fatto il giro del mondo prima di finirti in bocca. Anche se ha attraversato la catena del freddo, è finita tra mani frettolose che l’hanno scaraventata senza grazia tra filoni e pizzette. Anche se non ha odore né un aspetto invitante.

Se poi a servirtela è la Coop, il supermercato che si approvvigiona locale, quello della provincia profonda e verace, presidio nella terra che fu dei tuoi nonni, allora la fiducia diventa il motore potente che ti anestetizza le papille. Mangia tranquilla, la Coop sei tu.

E’ uno spacco-pranzo come altri, sotto un sole che scalda l’inverno mite di Cerveteri. Sai che non hai scelta. I fornelli di casa sono lontani così come il tuo bar di fiducia. A portata di vista c’è la Coop: qualche pizzetta rossa e un bel rustico saranno l’inevitabile pranzo di una giornata senza bontà. Si comincia con le pizzette, tanto per oliare lo stomaco. La decisione è presa: la ‘Delizia pomodoro e mozzarella’ sarà il boccone goloso di un indimenticabile pausa-pranzo.

Addenti, rigorosamente in piedi, rigorosamente camminando. Addenti una volta: beh, pensavo meglio. Addenti un’altra volta: qui c’è qualcosa che non va. Per quanto anestetizzate le papille lanciano l’allarme. Sapore amaro, ma che delizia è? Apri e trovi la sorpresa: un cuore di muffa verdognola sopra un improbabile strato di pomodoro. E’ quel che resta della mozzarella. Che non è passata indenne alla via crucis della catena del freddo.

Tra rabbia e spavento, fai in tempo a ripassare alla Coop dove una gentile e impressionata commessa ti consegna alla capo-reparto che constata, sotto il tuo sguardo colpevolizzante, che tutte le ‘Delizie pomodoro e mozzarella’ (tranne una) hanno la stessa magagna.

Magrissima consolazione. Che certo non ferma la tua corsa al Pronto Soccorso. Bracciano è il più vicino. Per fare prima del veleno. Diventi un codice verde e a strapparti un sorriso è solo la perfida freddura del figlio adolescente: “La Coop sei tu. Non mi sembravi tanto ammuffita!”

In bocca l’amaro ma lo stomaco fa eroicamente il suo lavoro. Così, quando ti fanno il prelievo del sangue, la digestione è ormai finita. La pancia gorgoglia, ma non è detto che sia la muffa. Esci trionfante con la diagnosi che pensavi di leggere solo sui giornali: Intossicazione alimentare. E quando torni a casa è ormai ora di cena. Bentrovati fornelli!

P.S. Mentre è quasi notte e ascolti, guardinga, i gorgoglii della tua pancia, leggi che non sei sola: “In un paio di supermercati, e forse di più, della Coop di Firenze è stato venduto tonno avariato che ha mandato all’ospedale otto persone. Motivo: dicono che in un frigo il termostato segnava quattro gradi ma all’interno ce n’erano diciotto. Indagine dei Nas in corso mentre la Coop fa sapere agli acquirenti di questo tonno che, riportandolo indietro, potranno essere rimborsati”. Chisseneimporta del rimborso! Del resto, anche volendo, quel che resta del rustico ce l’hanno i Carabineri. Che certo non me lo renderanno più.