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Nuovi trend, l’orto nel cofanetto. I gioielli incontrano le verdure

mercoledì, 04 Maggio 2011 di

svinando

Tempi d’oro per il cibo. Che diventa anche, sempre più spesso, gioiello, vestito e accessorio.

Sarà per via della sua inarrestabile notorietà che persino l’algida casa manifatturiera tedesca Hemmerle, leader nell’alta gioielleria, ha deciso di puntare su piselli, ravanelli, melanzane e cavolfiori per ‘rinverdire’ la sua già splendida collezione.

A dispetto del claim (‘Copiare non è mai arte. L’arte è ispirazione, non imitazione’) è infatti proprio la natura (e non solo gli animali, da sempre ben rappresentati su spille, anelli e collane) a far da modella per la collezione ‘Delicious Jewels’ che dà il titolo anche ad un libro di ricette dedicato alle verdure (è l’articolo di Hemmerle più economico da ‘mettere nel carrello’: costa ‘solo’ 56 euro). Non le stilizzate silhouette floreali dei gioielli liberty ma le virtù casalinghe degli ortaggi vengono immortalate in oggetti per ornare il corpo.

Di tempo ne è passato da quando, nell’Ottocento, i fratelli Joseph e Anton Hemmerle vengono scelti dalla Corte bavarese come fornitori ufficiali di ornamenti e soprammobili. Un lungo periodo nel quale la casa di Monaco di Baviera fa in tempo ad essere lambita dalla tradizione ottocentesca berlinese dei gioielli in ferro e, un secolo dopo, dal rigore del Bauhaus. Gioielli volentieri minimalisti e volentieri giocati sulla triade bianco-grigio-nero che ora aprono alla semplicità naturale delle verdure. Quasi un passaggio obbligato in tempi che tributano al cibo un omaggio inedito.

E come omaggio al cibo, in chiave però eco-sostenibile, va interpretata anche la produzione di alcuni designer contemporanei che nei gioielli mettono verdure proprio come natura le crea. E’ il caso di Yael Friedman, il designer israeliano che per le sue opere, appena esposte alla Design Week di Milano (dove c’era, se è per questo, anche la LED lamp, la lampada che si accende con l’energia prodotta da una reazione chimica tra gli acidi del pomodoro, lo zinco e  il rame!) utilizza, al posto di rubini e smeraldi, verdure essiccate e biodegradabili: carote, zucchine, tuberi e sedano (da indossare facendo attenzione a non bagnarsi, però!)

Eco-sostenibili sono pure i gioielli di verdure e frutta essiccata protagonisti delle creazioni di Cathy, artista texana appassionata di fotografia e cucina e autrice del blog la prochaine fois.

Nelle creazioni di Cathy anelli, collane, biaccialetti diventano un inno all’arte effimera come deperibili sono le creazioni di Nicole Dextras, artista ‘ecologica’ canadese che per realizzare abiti e scarpe (a proposito, avete visto le OAT shoes, scarpe biodegradabili da… piantare in giardino?) predilige le foglie e per le sue collane romantici fiori.

Durano il tempo di una stagione anche i gioielli di Agnese Z’graggen, artista svizzera che da qualche anno le collane le fa col radicchio, i peperoncini, le banane e i fagiolini.

Fonte: ilsole24ore.it, mondocucina.blogspot.com, newsdenaro.it

Foto: ecouterre.com, inhabitat.com, trendhunter.com, thetrendygirl.net, insolite.ca, Edoardo Oppliger