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Gastrofighetti, la ricetta migliore con radicchio e ceci è anche per voi

mercoledì, 24 Ottobre 2012 di

I ceci stanno bene con tutto. E questo è un fatto. Il radicchio ha un sapore forte e si accompagna bene con alimenti delicati o dolciastri. E questo è un altro fatto. Che ceci e radicchio insieme stiano incredibilmente bene è più che un fatto: è una certezza, un caposaldo, una stella polare! Se non li avete mai provati non posso far altro che invitarvi a farlo nel più breve tempo possibile.

La versione classica, per me, è sempre stata molto basilare: ceci interi e cotti e radicchio a listarelle. Un piccolo pensiero, però, si è fatto spazio nella mia golosità fino a far nascere un nuovo mood: gli strati. Gli strati sono belli da vedere, facili e divertenti da presentare, buoni sia per l’aperitivo che per la cena!

Ho usato la farina di ceci e ne ho realizzato una lontana parente della cecìna (o farinata, se siete liguri). Ho cercato un impasto più corposo, con meno olio ed ho usato una teglia piccola: in questo modo ho dato spessore a questa frittellona di ceci, l’ho resa spessa e piena. Ho anche lasciato che in forno si asciugasse parecchio, in modo che a bagnarla e a renderla perfetta in seguito ci pensasse il radicchio.

Per questa favolosa insalata, invece, ho usato un metodo di cottura semplice, semplicissimo, e molto funzionale: ho cucinato il radicchio soffocato. Combattendo contro questo appellativo (ho soffocato qualcosa!!!), ho cotto il radicchio a pentola ben chiusa, senza acqua, solo con gli odori classici della cucina italiana e appena un accenno di brodo (vegetale, of course!). In questo modo il sapore si accentua, si esalta, triplica; con lui, anche le proprietà benefiche del radicchio (i minerali, meno le vitamine) rimangono tutte lì, o quasi tutte, sulle e nelle foglie.
La bontà è assicurata, provate per credere!

Ceci e radicchio a strati

Ingredienti

500 g di farina di ceci
940 g di acqua
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
Pepe bianco
Sale

3 cespi di radicchio (varietà a scelta)
½ cipolla Bianca
1 carota
1 bicchiere di brodo Vegetale*
Sale

[* Brodo Vegetale: se lo hai fatto in casa, com’è ovvio, scegli quello. Se invece ne sei sprovvisto, usa il dado granulare (sempre biologico, mi raccomando) e aggiungilo direttamente nella pentola. L’acqua che il radicchio rilascerà sarà più che sufficiente a far sciogliere il brodo.]

Preparazione

Per prima cosa prepara i ceci: unisci la farina e l’acqua fino ad ottenere una pastella liscia, densa, simile a quella delle crêpes. Regola di sale, aggiungi il pepe e continua a mescolare avendo cura di sciogliere i grumi di farina. Accendi il forno a 200°, lascialo riscaldare per bene. Versa l’impasto di farina di ceci in una teglia abbastanza grande da creare uno strato di circa 2 cm. Inforna per circa 40 minuti (dipende dal forno e dalla quantità d’acqua che hai usato), fino a doratura.

Pulisci accuratamente il radicchio. Una volta pronto, prepara una pentola antiaderente piuttosto grande, versa l’olio, la cipolla e la carota. Accendi il fuoco, fai soffriggere per pochi secondi e aggiungi le tue foglie di radicchio lavate e scolate. Riempi la pentola fino al’orlo. Chiudi il coperchio, abbassa leggermente il fuoco, aspetta. Dopo qualche minuto controlla: appena il radicchio inizierà il suo processo di cottura, diminuirà di volume: a quel punto mescola bene in modo che le foglie rimaste sopra, cioè quelle ancora crude, inizino il loro turno di cottura e aggiungi altro radicchio fino a riempire la pentola. Chiudi e aspetta ancora. Ripeti questa operazione di rifornimento fino a terminare il radicchio. A quel punto monitora la cottura cercando di sollevare il coperchio il minor numero di volte possibile. A cottura non ancora ultimata, aggiungi il bicchiere di brodo vegetale e alza la fiamma, dimenticandoti del coperchio. Se ritieni sia necessario (io personalmente non lo ritengo) aggiungi il sale. Devono rimanere molto soffici e con un pochino di liquido di cottura in fondo alla pentola.
A questo punto siete pronti per costruire: taglia la tua tortina di ceci in rettangoli. Alterna strati di frittellona e radicchio e termina con quest’ultimo.

Come aperitivo ti potrebbe far fare la figura del gastrofighetto che impila qualsiasi cibo glielo consenta e rende tutto bello e ordinato. A cena invece ti darà il giusto apporto di fibre e proteine senza cedere il passo al gusto e al divertimento di un abbinamento composto da due sapori molto diversi. Eppure il loro è un vero matrimonio felice. E vegetariano.

Ora siete finalmente convinti che proprietà benefiche e gusto possano andare insieme?