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Taverna Roma per mangiare cacio e pepe o amatriciana a Milano

mercoledì, 15 Gennaio 2014 di

spaghetti amatriciana

Mangiare tipico romano a Milano non è una bestemmia. C’è Taverna Roma, ad esempio. Un locale accogliente, sia come ambiente che come servizio, con una quarantina di posti, pareti chiare con inserti di mattoni a vista, lampade a stelo, foto e insegne alle pareti, tavoli con tovagliette singole. Discretamente “romanesco”. Colonna sonora: Antonello Venditti. Che ci sta.

Taverna Romana Milano sala

Anche l’accoglienza è all’insegna della romanità piacevole, misurata. L’accento romanesco si sente ma non è eccessivo. Familiarità con i clienti “amici”, che a volte si traduce in un volume un poco più alto della conversazione; attenzione durante il servizio, anche se avrei gradito un rifornimento ulteriore dell’ottima pizza bianca iniziale.

Menu: pochi piatti, alcuni fissi, altri a rotazione, stagionalità, ingredienti locali, pasta e dolci fatti in casa. “Li primi”, “li secondi”, “li dorci”: ci sta.

fritti alla romana

Fra li antipasti, piuttosto che bruschette (7 €), puntarelle (8 €), tagliere di cinta senese (15 €) e altre proposte, mi sono lasciato tentare dai fritti alla romana (8 €): olive all’ascolana, buone, supplì e mozzarella in carrozza, non male, non unti.

Fra li primi, suonavano interessanti (molto apprezzate ai tavoli a fianco) le tagliatelle caprino e gamberi (12 €). Ma avendo deciso per la romanità, ho optato per i tonnarelli all’amatriciana (10 €): buona la cottura della pasta, buono il sugo, un po’ liquido forse, buoni sapori nell’insieme. Ma c’erano anche tonnarelli cacio e pepe, strozzapreti alla norcina, pappardelle alla ciociara, tutti a 10€.

Li secondi comprendevano un insolito filetto cacio e pepe (18 €), e piatti più “romani” come abbacchio al forno (15 €), trippa alla romana (14 €), polpette al sugo (14 €), galletto alla diavola (15 €). Mi sono tenuto leggero con un piattino di puntarelle.

crostata visciole

Dolci (4/5 €): tentato dalla crostata di visciole, ho ceduto invece al tiramisù (5 €): servito in un barattolo di vetro, morbido e leggero, poco biscotto e tanta crema, e tanto nel senso proprio di quantità (non avrei potuto fare il bis).

Il loro sito è piacevole e funzionale, qualche aggettivo di troppo (la “Milano frenetica e indaffarata” non si regge più, anticipare aggettivi come “spettacolare” per la tagliatella si potrebbe evitare); è prevista una sezione per la vendita di prodotti (possibile anche l’acquisto in loco, e l’asporto dei piatti). Se la citazione dell’Alberto Sordi “distruggitore” di maccheroni ci sta, le “opinioni dei clienti” si possono tralasciare, specie se sono “Mario Rossi, Giovanni Verdi, Sara Bianchi”.

Il locale è aperto da colazione (7.30) a mezzanotte. Chissà se a colazione posso provare i carciofi alla giudia. Era uno dei miei desideri: ma non c’erano ancora i carciofi giusti, l’altra sera, mannaggia.

Forse è meglio se ci torno di sera o avete qualche altro locale romano-milanese da propormi?

Taverna Roma. Via F.lli Bronzetti 11. Milano. Tel. +39 02 3657 4130

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.