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I fritti e altri piatti a Eccellenze Campane che oggi chiude per eccesso di successo

lunedì, 20 Gennaio 2014 di

panuozzo a Eccellenze Campane

A 48 ore dall’inaugurazione, caotica e affollatissima, siamo tornati con amici da Eccellenze Campane per qualche assaggio. Operazione che voi non potrete fare prima di domani. Eccellenze Campane, infatti, chiude per “aggiornamento informatico”. In sostanza per riorganizzare le casse e la gestione dei pagamenti, la vera nota dolente del nuovo polo gastronomico di Napoli.

La prima piacevole sorpresa di Eccellenze Campane, invece, è il parcheggio dedicato, contiguo alla struttura principale. Si evita così il parcheggio multipiano e “storico” di via Brin che costringe a passare in rassegna alcune delle viste peggiori di Napoli. Decisamente un punto a favore.

Profumi, piatti e tentazioni sono tanti: minestra maritata, zuppa pasta e fagioli con cozze, parmigiana di melanzane, risotto con zucchine, fritti misti, panuozzo, pizza. Un tarallo potrebbe essere un ottimo aperitivo. Lo chiedo. “Mi spiace, deve prima fare lo scontrino a una delle 4 (quattro sole?) casse centrali e poi ritornare qui”. Non è facile. Faccio erroneamente la fila alla cassa di uscita del mercatino, poi trovo una cassa con poca folla. “No, mi spiace (sarà il leit motiv della serata): deve provare alla casa vicino allo stand”.
La voglia dei tarallucci è quasi passata.
Meglio capire come funziona: occorre scegliere dove mangiare, farsi “bloccare” un tavolo, andare a una delle 4 casse, ritornare al tavolo dove poi ci serviranno.

Quindi non possiamo sederci e mangiare un primo di un ristorante e il secondo da un altro. Meglio scegliere con attenzione.

pasta fagioli e cozzerisotto ai carciofi

Decidiamo per pasta e fagioli con cozze e risotto ai carciofi della Taverna di Mare di Maria Aprea. La fila si allunga (10/12 persone): la cassa è rotta e io sento che qualcosa si sta incrinando nel mio personale rapporto con le restanti 3 casse. Vorrei manifestare il mio disappunto. Pasquale Buonocore, patron di Eccellenze Campane, mi intercetta e cerca una soluzione. Ma la disorganizzazione e l’ottuso software delle casse è troppo anche per lui e gli altri che si danno da fare.

Luciano di Meo e Leo chef

Riesco a pagare i primi piatti. Per i taralli, alla stessa cassa devono “forzare” il sistema. Un altro scontrino e pagamento dedicato. Poi ci vorrebbe un’altra strisciata e un altro scontrino per i fritti. Kafka avrebbe avuto materiale su cui scrivere. La sfiga della cassa ha colpito anche tutti gli altri conoscenti, appassionati di cibo o professionisti della ristorazione, che hanno stessi problemi e perplessità per la farraginosità nei pagamenti.

fritti napoletanimozzarella in carrozza

Mi arrendo: assaggeremo solo i primi piatti. Anche se poi arriverà a tavola un piatto di fritti di Antonio Tubelli.

La pasta con fagioli e cozze di Maria Aprea ci riconcilia con EC (sì, ormai andiamo con la sigla): perfettamente equilibrata e cotta alla perfezione, migliore anche di qualcuna assaggiata in locali stellati. Il fritto è ottimo, con una intrigante “tempura di spaghetti” e un’inarrivabile mozzarella in carrozza. Non ultimo, un leggero e saporitissimo pane di accompagnamento. La fila valeva la pena.

Il conto: 2 paste con fagioli e cozze, 1 risotto e 3 bottiglie di acqua minerale = 39 €. Forse un tantino alto per gli standard partenopei e per un servizio che è più prossimo a una tavola calda.

Pasquale Buonocore e Luciano Furia vetrina in allestimento Eccellenze Campane semola Senatore Cappelli

Pasquale Buonocore ci spiega che invece dei 6-7.000 clienti preventivati in tutta la giornata, alle 15 erano arrivati già a 20.000. Da qui la decisione di chiudere lunedì 20 gennaio per inventario, per sistemazione dell’area mercatino e per risolvere i problemi alle casse.

panuozzo

Che non scoraggiano clienti e ristoratori. I fratelli Manzi distribuiscono panuozzi gratis perché in pochi riescono a completare il pagamento. Ci offrono un assaggio che, nonostante avessimo già mangiato, riconosciamo come superlativo.

Problemi per eccesso di successo, insomma. Sembra un paradosso ma voi non demordete e fateci sapere cosa ne pensate della nuova mensa gourmet di Napoli. Noi vi diciamo che Pasquale Buonocore (già socio con Oscar Farinetti a Eataly Roma) ha detto che via Brin a confronto con Piazzale XII Ottobre 1492 a Roma è un salotto: sembra sia abituato ai posti da far rinascere.