Dalla terrazza del ristorante “L’Asticiotto”, affacciata sul pittoresco porto di Anzio, si ammirano tramonti indimenticabili.
E si mangia una buona cucina di mare fatta soprattutto di pescato del giorno.
Ci sono persone che sono nate per fare i ristoratori Angelo è una di quelle. Vi coccola con il racconto dei piatti del giorno se non avete voglia di leggere il menu.
A me fa una sola domanda: “Ah Giù, che ti porto, il solito?..” “Il solito” vuol dire una sfilza di assaggi, ogni volta diversi, creati dal cuoco partendo dal pescato: ostriche, gamberi rossi, scampi e mazzancolle crude, carpaccio di fraolino, sauté di telline e di vongole veraci, calamari saltati con i funghi porcini, bruschette di gamberi e carciofi, alici marinate, moscardini fritti, polpettine di merluzzo e tanto altro.
Potrei fermarmi anche all’antipasto, ma la gola mi chiama e mi fa ordinare almeno un primo o un secondo.
Mi piacciono gli spaghetti alle vongole o i ravioli di rombo con pomodorini. Oppure mi tuffo in una croccante frittura di paranza.
E poi ci sono i tagliolini all’astice.
Tutta la pasta fresca è fatta a mano dalla mamma di Angelo, la signora Rosalba, e non vi dico quant’è buona!
Mi sono fatta raccontare questa ricetta come la fanno al ristorante.
Nulla di complicato: solo qualche piccolo accorgimento e, naturalmente, materie prime di ottima qualità.
Tagliolini all’astice
Ingredienti
200 g di tagliolini freschi all’uovo (o anche tonnarelli, spaghetti alla chitarra)
1 astice non troppo grande (400 g circa)
una manciata di pomodorini ciliegini
1 spicchio di aglio
olio evo
prezzemolo tritato
peperoncino
sale
Procedimento
Spaccare l’astice a metà; tagliare i pomodorini e sbucciare l’aglio.
Mettere a freddo in una padella l’astice, l’aglio, un pizzico di peperoncino e i pomodorini, aggiungere un filo di olio e cuocere a fuoco medio per 5-6 minuti. Girare le metà dell’astice e cuocere per altri 3-4 minuti.
Quando l’astice è cotto, metterlo da parte e tenere al caldo, intanto versare un po’ di acqua bollente nel sugo e continuare la cottura per qualche altro minuto.
Lessare la pasta al dente nell’abbondante acqua salata, scolare, unire al sugo e far saltare un minuto.
Adagiare le metà dell’astice sui piatti riscaldati, distribuire la pasta, spolverare con poco prezzemolo e servire.
Mi raccomando, per finire la cena in bellezza, preparate/ordinate uno sgroppino piacevolmente rinfrescante e le piccole ciambelline al vino (sempre opera della signora Rosalba), e poi mi dite.
L’Asticiotto. Via del Porto Innocenziano 1. Anzio (Roma). Tel. +39 06.9844165
E le chele non le spacca prima di cuocere l’ astice?
Per le chele ti portano le pinze, ed è un piacere, mangiarlo così
Però se le rompi prima di cuocere, insaporiscono il sugo. Eddai, su, questi sono i fondamentali
Sono sorpreso della cottura dell’astice, un astice piccolo non si cuoce piu’ di 2-3 per lato, oltre diventa stopposo, io lo cucino spesso
Invece rimane morbido e succoso, forse perché la cottura avvene senza coperchio
Dovrebbe essere il contrario…mahhh
Ma che siete tutti Chef ???? Bravi !!!
Ma lo cuoce prima oppure lo taglia da vivo?
L’astice va cotto CON O SENZA coperchio?
Curiosi i tagliolini tondi….