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Umbria. Migliora il decalogo per non prendere fregature al ristorante

lunedì, 18 Agosto 2014 di

ristorante conto

In Umbria devono avere sentore di possibili truffe a danno dei turisti (o dei residenti?) che hanno deciso di scegliere un ristorante.

Il Giornale dell’Umbria ha ripreso un decalogo anti raggiri pubblicato da Adiconsum nel lontano 2009. In un’estate in cui i titoli dei giornali sono per il tirare la cinghia (che ben poco si addice alle tavole “generaliste”) e per il meteo (che non favorisce vacanze e uscite serali), i ristoratori umbri probabilmente faranno salti di gioia per questa guida al ristorante.

Ecco i consigli

  1. Accertarsi che i prezzi siano esposti (al posto dei vigili urbani)
  2. Non fidarsi del menu raccontato a voce
  3. Accertarsi che il menu sia compilato con precisione e ad ogni piatto corrisponda un prezzo
  4. Verificare che le odiose voci servizio, coperto e pane siano riportati dal menu con il relativo prezzo
  5. Gli ingredienti congelati devono sempre essere segnalati, anche con l’asterisco di rimando
  6. Muoversi con circospezione se si sceglie un vino il cui ricarico può essere molto consistente
  7. Fare il check della ricevuta fiscale confrontando le voci con il menu che voi sbadatamente avrete riconsegnato dopo aver ordinato. Niente pre-conto e in caso di fattura l’IVA deve essere già compresa
  8. La ricevuta fiscale va conservata per provare gli eventuali raggiri, nonostante tutte le vostre precauzioni e presumibilmente per evitare una multa in caso di controllo all’uscita del ristorante
  9. Se invece avete il fondato motivo di ritenere che vi stiano raggirando, chiamate i vigili urbani (si suppone che non siate entrati nel ristorante se il punto 1 non sia stato soddisfatto)
  10. La mancia non può far parte di un conto

Mancano ovviamente riferimenti a manipolazioni di recensioni farlocche e marchette perché nel 2009 cibo e internet si coniugavano soprattutto alla voce ricette, mentre era ben chiaro che offerte troppo vantaggiose di un menu turistico potevano nascondere una scarsa qualità dei piatti.

Cinque anni dopo questo decalogo potrebbe ricevere una rinfrescatina anche in base alle vostre esperienze.

Alzi la mano chi non consulta il sito del ristorante che ha incrociato in un’amena località di vacanza o non dà una sbirciatina a TripAdvisor per verificare che anche nel remoto paesino di collina la tavola a quadrettoni adocchiata svetti in cima alla classifica, numero uno di 5 ristoranti recensiti?

Insomma, chiarite a tutti noi come fate ad evitare fregature se dovete scegliere un ristorante in zona sconosciuta. Anche fuori dall’Umbria.

[Immagine: L’Express]