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Paese che vai, galateo a tavola che trovi. Siete sicuri che i nostri modi di comportarsi a tavola vadano bene anche all’estero?
\nVi smonto: la risposta è (quasi sempre) no. E non parliamo solo di come si mangia la pizza o se occorre utilizzare le posate (ricordate il forkgate, vero?). Io l’ho capito dopo aver letto la ricerca dell’agenzia di comunicazione NeoMam Studios in collaborazione con Wimdu, sito che aiuta ad affittare case vacanze.
\nVediamo quindi dieci curiosità sul galateo dal mondo
\nIn Francia, anche quando non si mangia, le mani vanno tenute sempre sul tavolo. I maliziosi francesi potrebbero pensare che stiate facendo qualcosa di “losco”.
\nIn Germania,non è considerato educato tagliare col coltello le patate (lesse o al forno che siano) anche se la loro dimensione è troppo grande. I tuberi si devono schiacciare con la forchetta in modo tale che assorbano meglio il sughetto nel piatto.
\nNon è carino alzarsi da tavola subito dopo aver mangiato. In Spagna, che si consumi un pasto completo o delle tapas (a proposito: qui vi dico quali sono le migliori di Barcellona), si rimane seduti a godersi la “sobremesa”, cioè il tempo per la digestione, che si trascorre tutti insieme parlando in relax del più e del meno.
\nPer me è stata una sorpresa: in Inghilterra gli asparagi, quando sono serviti con la salsa, si prendono con le mani, si immergono nel sughetto e si mangiano come fossero patatine fritte consumate camminando in strada. Non vanno mangiati per intero, chiaro, e le estremità vanno lasciate sul bordo del piatto.
\nIn Ungheria è inusuale fare il brindisi con la birra: quando la Rivoluzione Ungherese fu sconfitta nel 1848, i vincitori Austriaci celebrarono brindando coi boccali di birra. Il popolo fece quindi il voto di non brindare con la birra per 150 anni, ma il voto – a quanto pare – prosegue anche oggi.
\nSe si va in Messico dove mangiare alla maniera locale è d’obbligo: non abbiate timore di sporcarvi. I tacos vanno presi in mano, la punta va inzuppata nella salsa tenendo la delizia con pollice, indice e medio.
\nIn Georgia, si festeggia la Supra, una grande festa con cena tradizionale, e i brindisi – sì, sono più di uno – sono coordinati dal Tamada, “il maestro del brindisi”. I bicchieri non sono di grandi dimensioni, ma vanno bevuti come se fossero shot: tutti d’un fiato. Guai a sorseggiarlo.
\nIn Giappone la classica ciotola di riso è il pasto più consumato della giornata. Guai a lasciare le bacchette conficcate nel riso: presentato in questo modo, questo piatto viene offerto ai defunti durante le cerimonie funebri buddiste. Quindi, a meno che non le sistemiate orizzontalmente, rischiereste di passare per l’uccellaccio del malaugurio.
\nSecondo gli usi della Corea, vanno adoperate entrambe le mani per servire un piatto o un bicchiere. In più non è educato cominciare a mangiare prima che abbia iniziato la persona più anziana.
\nIn Thailandia la forchetta si usa solo per riempire il cucchiaio, che poi viene portato alla bocca. Quindi la forchetta serve solo per aiutarsi: la sua introduzione, come quella del cucchiaio, avviene nel 1897 per ordine del re Chulalongkorn dopo un viaggio in Europa. Prima di quel tempo, i Thailandesi mangiavano con le mani.
\nDopo questa veloce ricognizione vi accorgerete di qualche errore e forse avete suggerimenti per evitare brutte figure a tavola in qualche Paese. O con questo abbiamo chiuso la partita del galateo e possiamo metterci a fotografare tranquillamente?
\n","description":"Paese che vai, galateo a tavola che trovi. Siete sicuri che i nostri modi di comportarsi a tavola vadano bene anche all'estero? Vi smonto: la risposta è"}]}Paese che vai, galateo a tavola che trovi. Siete sicuri che i nostri modi di comportarsi a tavola vadano bene anche all’estero?
Vi smonto: la risposta è (quasi sempre) no. E non parliamo solo di come si mangia la pizza o se occorre utilizzare le posate (ricordate il forkgate, vero?). Io l’ho capito dopo aver letto la ricerca dell’agenzia di comunicazione NeoMam Studios in collaborazione con Wimdu, sito che aiuta ad affittare case vacanze.
Vediamo quindi dieci curiosità sul galateo dal mondo
In Francia, anche quando non si mangia, le mani vanno tenute sempre sul tavolo. I maliziosi francesi potrebbero pensare che stiate facendo qualcosa di “losco”.
In Germania,non è considerato educato tagliare col coltello le patate (lesse o al forno che siano) anche se la loro dimensione è troppo grande. I tuberi si devono schiacciare con la forchetta in modo tale che assorbano meglio il sughetto nel piatto.
Non è carino alzarsi da tavola subito dopo aver mangiato. In Spagna, che si consumi un pasto completo o delle tapas (a proposito: qui vi dico quali sono le migliori di Barcellona), si rimane seduti a godersi la “sobremesa”, cioè il tempo per la digestione, che si trascorre tutti insieme parlando in relax del più e del meno.
Per me è stata una sorpresa: in Inghilterra gli asparagi, quando sono serviti con la salsa, si prendono con le mani, si immergono nel sughetto e si mangiano come fossero patatine fritte consumate camminando in strada. Non vanno mangiati per intero, chiaro, e le estremità vanno lasciate sul bordo del piatto.
In Ungheria è inusuale fare il brindisi con la birra: quando la Rivoluzione Ungherese fu sconfitta nel 1848, i vincitori Austriaci celebrarono brindando coi boccali di birra. Il popolo fece quindi il voto di non brindare con la birra per 150 anni, ma il voto – a quanto pare – prosegue anche oggi.
Se si va in Messico dove mangiare alla maniera locale è d’obbligo: non abbiate timore di sporcarvi. I tacos vanno presi in mano, la punta va inzuppata nella salsa tenendo la delizia con pollice, indice e medio.
In Georgia, si festeggia la Supra, una grande festa con cena tradizionale, e i brindisi – sì, sono più di uno – sono coordinati dal Tamada, “il maestro del brindisi”. I bicchieri non sono di grandi dimensioni, ma vanno bevuti come se fossero shot: tutti d’un fiato. Guai a sorseggiarlo.
In Giappone la classica ciotola di riso è il pasto più consumato della giornata. Guai a lasciare le bacchette conficcate nel riso: presentato in questo modo, questo piatto viene offerto ai defunti durante le cerimonie funebri buddiste. Quindi, a meno che non le sistemiate orizzontalmente, rischiereste di passare per l’uccellaccio del malaugurio.
Secondo gli usi della Corea, vanno adoperate entrambe le mani per servire un piatto o un bicchiere. In più non è educato cominciare a mangiare prima che abbia iniziato la persona più anziana.
In Thailandia la forchetta si usa solo per riempire il cucchiaio, che poi viene portato alla bocca. Quindi la forchetta serve solo per aiutarsi: la sua introduzione, come quella del cucchiaio, avviene nel 1897 per ordine del re Chulalongkorn dopo un viaggio in Europa. Prima di quel tempo, i Thailandesi mangiavano con le mani.
Dopo questa veloce ricognizione vi accorgerete di qualche errore e forse avete suggerimenti per evitare brutte figure a tavola in qualche Paese. O con questo abbiamo chiuso la partita del galateo e possiamo metterci a fotografare tranquillamente?