L’impatto visivo è da “wow”. Doppio “wow” se si pensa che i pannelli nella zona del tetto si possono alzare e che si può mangiare praticamente sotto le stelle. Stiamo parlando dell’Hangout Cafè, che ha appena inaugurato in via Flavia, negli spazi di un ex laboratorio sartoriale tra i più famosi della città.
Oltre al corpo centrale, ci sono due salette perfette per cene più intime o per incontri di lavoro, dato che ci sono anche maxi-schermi per proiettare slide. I materiali sono per lo più realizzati su misura, mentre i pannelli in legno sui muri – promettono dalla proprietà – sono insonorizzati, quindi non si crea “l’effetto caciara” degli spazi così grandi.
La cucina è gigante, con tre aree, grandi forni, friggitrici, abbattitore, laboratorio di pasticceria – che è affidata a Carlo Lermani, pastry chef lucano.
Ai fornelli c’è Maurizio Lustrati, classe ’75 e una carriera maturata per lo più in giro per il mondo.
Il menu si ispira alla cucina romana, ma propone anche qualche influenza dal resto d’Italia e aggiunge qualche piatto dedicato esplicitamente ai turisti ospitati nelle decine di alberghi limitrofi – come la caesar salad e gli hamburger, arricchiti dalle uova di Parisi – ma ci sono portate che incuriosiscono.
Tra gli antipasti, il più attraente è il tortino di carciofi alla romana su fonduta di pecorino, arricchito da chips di patate al vino rosso. Il carciofo si sposa bene con la sapidità del pecorino e le sfogliette sono croccanti al punto giusto. I prezzi degli antipasti oscillano tra i 9 e i 12€.
Interessante, e tutto sommato riuscito, l’accostamento tra un pesce considerato povero come la triglia e il tartufo nero. Questo è il primo che costa di più: 21 €. Ma gli altri partono dai 12: dalle paste classiche – cacio e pepe, carbonara e amatriciana – ai ravioli con spolverata di cacao.
Invece 15-18, in media, gli euro che spendereste per un secondo. Che in carta sono per lo più di pesce, con due-tre proposte di carne – esclusi i piatti del giorno – come il filetto di maiale ai quattro pepi con verza brasata ed ananas scottato.
Il locale sarà aperto dalla colazione al dopocena: al mattino, appena si entra, il bar sforna cornetti e produce caffè, dolci e così via. A pranzo la formula è quella del light-lunch per chi va di fretta e per gli impiegati degli uffici vicini.
E il dopocena è in sala, grazie a un angolo cocktail che prepara drink e spilla birre artigianali. Durante il week-end è previsto anche intrattenimento musicale blues e jazz.
Che ne dite? Vale la pena andarlo a provare?
Hangout Cafè, via Flavia 73/A. Tel. 06-42010026. Chiuso la domenica sera.
La grazia del gusto e dell’eleganza.
Ricercatezza,eleganza,alta qualita’
della cucina. Locale al Top!
UN POSTO CHE PRIMA AVEVA FASCINO E CHE ADESSO E’ PRECIPITATO NELL’ANONIMATO !
GESTORI SCORTESI E POCO PREPARATI
Ma che vuol dire ha aperto da dieci giorni, forse sei stato in un altro locale!!
mi riferisco ai locali quando c’era la casa d’asta era uno spettacolo adesso sembra un fastfood…rifinito!
ci sono tornato…ma mamma mia ho atteso più di 30 minuti (ed il locale era semivuoto) cibo normale e prezzi alti!
Locale al top per l’accoglienza del personale gentile e disponibile .. cucina veramente ottima .. tortino ai carciofi von chips di patate al vino rosso delicato e saporito al punto giusto … filetto di ombrina al limone e spinaci df gusto equilibrato … Pinot bianco fantastico… prezzo giustamente bilanciato…