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Milano. MOT, cioè il meglio di maiale, oca e trota a buon prezzo

giovedì, 03 Agosto 2017 di

svinando

Milano. MOT. Inutile ipotizzare traduzioni (“un ristorante di parola”), nomi (“ma non era la moglie di Lot?”), nonsense (“mot te magno”) – MOT è un acronimo, sono le iniziali di Maiale Oca Trota, a formare un nome che è una poesia gastronomica, e che contiene in nuce tutto il menù.

Siamo in via Moscova, arteria trafficata, che per ciò fa passare quasi inosservati i locali che la accompagnano verso Brera. Ed è un peccato, perché ci sono cose interessanti, come appunto MOT. Abbiamo detto che maiale-oca-trota sono la linea-guida del menù: ma in realtà ce n’è un’altra, geografica: quella del nord-est. Il nome completo del locale è MOT bistrot – La migliore cucina del Nord-Est, ovvero di Friuli e Trentino Alto-Adige.

L’idea è di Claudio Antonini, economista e gourmet: fare di tre ingredienti poco comuni, lasciati un po’ in disparte dalla ristorazione, e con una ben precisa connotazione geografica, quella nord-orientale, i protagonisti assoluti di un menù – anzi, di tre menù, ciascuno dedicato a uno dei tre protagonisti – e di un ristorante. In cucina, lo chef Ivan Lembo asseconda questa scelta con gusto e bravura.

E io mi son fatto accompagnare da Daniela Ferrando per assecondare le scelte di entrambi.

Maiale. Generoso, saporito, divino

Prosciutto crudo S. Daniele Camarin 16 mesi (7 €), Prosciutto Osvaldo affumicato 16/24 mesi (7 €), Porchetta Mangalica cotta al forno a bassa temperatura (7,50 €), Lardo (6,50 €) e mortadella di Mangalica (Mangatella, 7,50 €), Speck di 6 mesi (6 €): così inizia il menù Maiale, con questi – poetici – antipasti.

I primi, tutti a 11 €, prevedono Canederli allo speck, Zuppa d’orzo con carrè affumicato, e Carbonara alla tirolese (maccheroncini, uovo, scalogno stufato, speck, fetta di lardo di Mangalica). Ma io sono andato direttamente sui secondi: e ai Wurstel (Meraner, Servelade, Bratwurst) con rösti e crauti (10 €) ho preferito il Carrè di maiale, con patate al forno: tenero, saporito, gustoso: 11 €, come le costine. Ci sarebbe anche il maialino da latte, 1,2 kg a 60 €: ma bisognava prenotarlo…

Oca. Curiosa, gustosa, intrigante

Ho preso il Tagliere d’oca, come assaggio di questo secondo menù: salame, speck, e petto (10 €). Amo l’oca (mia nonna aveva anche le oche, in campagna, e quindi le mangiavo già allora…) in tutte le sue forme gastronomiche, e quando la trovo, nei menù, non me la faccio scappare.

Ecco perché ho preso anche i Bigoli al ragù d’oca (13 €). Fatto in casa – e molto bene.

Ma mi sa che dovrò tornare ad assaggiare almeno i Ravioli al burro di malga versato (12 €) e la Coscia d’oca in confit (5 €/etto), cioè cotta nel grasso d’oca. La Tagliata (12 €) e l’Hamburger (13 €)? OK, anche loro…

Trota. Agile, delicata, sorprendente

La trota è stata il campo d’azione di Daniela, in cui io sono intervenuto solo a parziale supporto – mi ha fatto soltanto assaggiare qualcosa, ad esempio del suo antipasto, una sintesi dei tre antipasti in carta a base di trota salmonata affumicata (13/14 €), un’eccellenza di S. Daniele del Friuli: Regina S. Daniele (filetto di trota a freddo su julienne di finocchi), Tagliamento (trota a cubetti con stracciatella di burrata e fiori eduli), Livenza (rotolino di trota, caprino e mele).

E del suo filetto di trota al vapore, marinato agli agrumi, su purea di carote e verdure grigliate (14 €). Fra i primi, sembrano interessanti le Lasagne (filetti di trota affumicata, besciamella, pomodorini, 8 €); fra i secondi, l’hamburger (12 €) e il filetto di trota affumicata al vapore, su purea di piselli (14 €).

E volendo si può anche iniziare con un aperitivo.

Gli interni sono piacevoli e rilassanti, con una serie di dettagli “etnici” indovinati e non incombenti come a volte accade; oche maiali e trote occhieggiano qua e là.

Un nuovo locale che viene dal Nord-Est a Milano, come di recente il Thun Cafè. E vi consiglio di provarlo, questo MOT: ah, l’oca…

MOT Bistrot. Via Moscova, 25. 20121 Milano. Tel. +39 0236631450

[Immagini: MOT bistrot, iPhone Emanuele Bonati, iPhone Daniela Ferrando]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.