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Cena stampa per scoprire le cene gourmet a 50 € di Ivano Ricchebono a Scalo Milano

venerdì, 29 Dicembre 2017 di

Ivano Ricchebono fa l’ospite, nel senso di chef ospite. Perché gli ospiti, intesi come clienti, siamo invece noi. Noi, la sottoscritta Daniela Ferrando ed Emanuele Bonati che, come se dicembre fosse agosto, abbiamo raggiunto Scalo Milano a Locate Triulzi per essere i primi a provare il nuovo menu composto da Ivano Ricchebono per Aromatica: nel mall sotto le stelle, il ristorante più gourmet.

Anzi, come recitano le presentazioni: cucina gourmet in un contesto commerciale. Una bella sfida per Cir Food che, con l’associazione CHIC – Charming Italian Chef – l’ha voluto così, in un luogo fuori città, con in più l’idea di portare, a rotazione mensile, uno chef sempre diverso con suo menu.

Spazi eleganti, luminosi, legno, arredi su disegno,ispirazione ai valori della sostenibilità, Aromatica si compone di uno spazio lounge bar e del ristorante vero e proprio. Al cui interno un lungo tavolo corre parallelo al banco cucina e tavolini sono disseminati per la sala, ampia, ariosa. Tavolini perfetti di giorno per lunch di lavoro e la sera per cenette a lume di abat-jour. Anche tête-à-tête.

Ivano Ricchebono che, fino a un attimo era al The Cook di Arenzano, prepara già nuovi progetti. Ben giunge quindi la parentesi aromatica. Anzi, Aromatica, con un menu-degustazione a 50 € fino a tutto gennaio. La dimostrazione pratica che una ristorazione “alta” può essere accessibile e ripetibile: il menu è cucinato dal resident chef Antonio Morlino e dalla sua brigata seguendo alle lettera i dettami dell’ideatore.

Sì, ma cosa propone Ivano Ricchebono?

Propone piatti di matrice ligure e con materie prime del territorio, rivisitati con fantasia e tecnica impeccabile. C’è stata, per noi, una sorpresa di benvenuto, un amuse-bouche sotto forma di una quenelle di salmone in acqua di pomodoro.

Ma veniamo al menu, quello promesso e premesso. Si comincia con un antipasto di lattughe ripiene alla genovese: piccoli, delicati pacchettini in uno specchio di brodo. Ripieno vegetariano, ricco di erbe profumate.

Il primo: tufoli dell’Azienda Agricola Mancini con acciuga croccante, zucchine nostrane, olio EVO taggiasco.

Pesce, il secondo, forse il piatto più sbalorditivo dell’intera sequenza: fishburger di lampuga con avocado e mou salato. Non lo vedi subito, il burger. C’è un’alga nori quadrata sormontata da un tocco di avocado in crema che nasconde l’inatteso. Ma poi quando lo addenti, il fishburger sodo e friabile, raccogliendo anche un po’ di mou salato ancora caldo, godi. Per la delicatezza. Per l’originalità dei sapori che si alternano. Si capisce che mi è piaciuto molto? Io avrei potuto cenare anche solo con questo e alzarmi beata.

Il dessert è una reinterpretazione della sacripantina, dolce ligure a cupola che, scherzando tra concavo e convesso, a noi è stato servito nella cavità semisferica di una fondina.

Ordunque, ben coperti, siete pronti ad attraversare il varco spaziotemporale delle Feste e fare scalo allo Scalo entro il mese di gennaio?

Aromatica. Scalo Milano City Style – Ingresso 4. Via Milano, 5. Locate di Triulzi (Milano). Tel. +39 02 90730653

[immagini: iPhone Daniela Ferrando e Emanuele Bonati]

Di Daniela Ferrando

Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.