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Torta Pasqualina. Tutte le ricette da fare a casa

sabato, 31 Marzo 2018 di

Vi piace la Torta Pasqualina, bella ricca di uova e verdure?

A noi molto e abbiamo fatto una piccola ricerca per offrirvi la migliore ricetta per questi giorni di festa.

Innanzitutto vi trasmettiamo la ricetta della vera torta pasqualina ligure, così come l’abbiamo trovata ne Il Cucinone. Ricettario Gatronomico Internazionale Mondadori, pubblicato, con prefazione di Vincenzo Buonassisi, nel 1978. La ricetta comprende ingredienti e procedimento, ma elenca anche gli utensili da utilizzare.

E poi a seguire qualche confronto con le ricette più recenti.

La ricetta perfetta della Torta Pasqualina

Ingredienti (per 8 persone)

500 g di farina bianca
500 g di bietole
250 g di ricotta
50 g di burro
5 uova
pepe
sale
maggiorana
100 g di parmigiano grattugiato
3 dl di olio

Utensili

1 casseruola
1 terrina
1 tovagliolo
1 matterello
1 cucchiaio di legno
1 teglia

Procedimento

Impastare 400 g di farina con un pizzico di sale, 1-2 dl di olio e poca acqua se fosse necessario ammorbidirla ulteriormente.

Lavorare la pasta per 10 minuti circa e lasciar riposare sotto un tovagliolo inumidito.

Pulire le bietole, scartando le costole, lavarle bene e tagliarle a strisce sotttili.

Farle lessare in poca acqua e, a cottura ultimata, strizzarle e condirle con 50 g di parmigiano, sale, pepe e maggiorana.

Preparare un impasto con la farina rimanente, 2 uova, 50 g di Parmigiano e le bietole condite e la ricotta.

Dividere la pasta precedentemente preparata in 10 parti. Stendere ogni parte con il matterello fino a ottenere delle sfoglie sottilissime.

Disporre 5 sfoglie nella teglia, foderandola completamente: ogni sfoglia deve essere prima unta con un po’ d’olio.

Riempire la teglia con il composto di bietole e praticare in esso tre piccole fossette, in cui mettere le 3 uova rimaste, sgusciate, ma in modo che restino intere. Condire con sale, pepe, Parmigiano e olio.

Stendere le altre 5 sfoglie sulla superficie del composte, sempre oliando fra l’una e l’altra.

Praticare un piccolo foro al centro della pasta e passare in forno a calore medio per 1 ora circa.

Calorie per porzione: 981.

Le altre ricette

Accanto a questa, che possiamo definire “classica”, ci sono in rete varie altre ricette e versioni – qui ve ne suggeriamo qualcuna più moderna. Tenendo presente che comunque, secondo la tradizione, gli strati di pasta sfoglia dovrebbero essere 33, come gli anni di Gesù Cristo.

Sonia Peronaci, ad esempio, accanto alla versione classica (ma con qualche aggiunta, dai 290 g di acqua nell’impasto allo yogurt greco assieme alla ricotta alla cipolla con le bietole) propone una Pasqualina con farina integrale e carciofi, ingrediente alternativo abbastanza diffuso, e uova di quaglia. I carciofi li usa ad esempio anche Lucia Arlandini di Ti Cucino Così.

Segnaliamo anche la ricetta di Robysushi, con un semplice impasto di acqua e farina.

Non poteva mancare la Pasqualina di Fatto in casa da Benedetta: però Benedetta Rossi utilizza la pasta brisée, e gli spinaci.

C’è anche una ricetta per il Bimby (oggetto del desiderio di molte cuoche, e cuochi), ma fatta anch’essa con gli spinaci e con la pasta brisée.

Non può mancare certo la ricetta vegana: la trovate sul sito Veganblog.

Ma ci sono anche le ricette degli chef: ad esempio, Yotam Ottolenghi, un altro chef-star della ristorazione, di origini israeliane ma con base a Lonsra, ne propone una sua personale rivisitazione. Mentre Carlo Cracco, nel suo libro A qualcuno piace Cracco, usa una pasta all’olio (e ha confessato che, prima di lavorare al suo libro, non la conosceva bene, e ha dovuto studiarla).

Ivano Ricchebono, unico chef stellato del genovese, ne ha proposto in Tv una versione con la prescinseua, un formaggio fresco ligure. Anche Luigi Taglienti, ligure, ha una sua ricetta: la trovate sul sito Mangiarebene.

I più attenti dei nostri lettori diranno c’è anche la Pasqualina veneziana, una ciambella dolce che ricorda i bussolà, biscotti dolci ciambelliformi di Burano.

[Immagini: La Cucina Italiana, Bimby, Fine Dining Lovers, siti e blog citati]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.