mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Sicilia. Cena stampa per conoscere la cucina dell’hotel Talè che vuol dire meraviglia in dialetto

giovedì, 18 Aprile 2019 di

La Sicilia offre tanti pretesti per trascorrere una vacanza tra arte, cultura, bellezze paesaggistiche e ottimo cibo.

Come alle pendici dell’Etna tra mare e vulcano. Qui, a Piedimonte Etneo, in provincia di Catania, c’è il Talè Restaurant & Suite.

La struttura di design contemporaneo, che mantiene le tracce di due antichi palmenti, è attorniata da alberi di ciliegi e agrumi siciliani che negli anni’60, con il boom dell’agrumicoltura, hanno preso il posto dei vigneti.

Sono 10 le camere finemente ristrutturate che rievocano intime atmosfere, con vista mozzafiato da una parte sul mare, dall’altra sul vulcano.

Non a caso “talè” è un’espressione dialettale siciliana che indica meraviglia.

Alla riapertura stagionale del ristorante si segnala la novità dell’ingresso in cucina di Luca Miuccio, chef originario di Taormina, che prende il posto di Giuseppe Torrisi.

Sono stata a cena al Talè per la presentazione dello chef alla stampa ed è stato subito chiaro che Miuccio, 31 anni, in cucina da quando ne aveva 17, padroneggia tecnica, rigore e precisione nell’esecuzione dei piatti. Non manca la creatività e quel pizzico di audacia nell’accostamento dei sapori che è sempre piacevole ritrovare in un menù degustazione. Grande rispetto per gli ingredienti e sapori ben distinti e perfettamente riconoscibili sono le caratteristiche che ho apprezzato nella sua cucina.

Iniziamo dall’amuse bouche. Miuccio si presenta con gnocchi croccanti di seppia scottati in padella e serviti con emulsione del suo nero, ricotta di pecora aromatizzata al limone e cicorietta saltata. Elegante biglietto da visita che fa parte del menù degustazione del ristorante.

Nel Crudo a modo mio alla base del piatto c’è una spirale di pomodorino giallo di Ragusa, gambero rosso di Mazara del Vallo, capasanta scottata, polpetta di scampo panata con pane panko. Il tutto viene completato da un’infusione alcolica di timo e ginepro. Elegante la presentazione, piacevole l’insieme con una freschezza che resta a lungo in bocca.

Il risotto proposto dallo chef è fra tutti il piatto più audace. Si tratta di riso vialone nano mantecato con agrumi km zero della tenuta, servito con crema di aglio nero fermentato, emulsione di riccio di mare, polvere di liquirizia. Non viene eseguita la classica mantecatura con burro e formaggio, ma utilizzando l’amido stesso del riso, lo chef ottiene un doppio risultato: l’accentuata cremosità e un gusto delicato, povero di grassi. I sapori sono riconoscibili e si fondono nell’insieme in un generoso contrasto tra dolcezza e acidità.

I tortelli di grani antichi sono ripieni di baccalà e patata. La pasta fresca viene servita su crema di favette novelle con pomodoro confit e bottarga di tonno. Quest’ultima dona carattere al piatto. Anche questo piatto fa parte del menù degustazione.

Come il trancio di ombrina al fumo di pigna, servito con friarelli scottati e salsa alle acciughe (una sorta di bagnacauda). Il piatto, pur nella sua semplicità, raggiunge il perfetto equilibrio di sapori. La cottura a bassa temperatura (in acqua cottura) lascia le carni morbide e succose. L’affumicatura è piacevole. Il risultato è armonioso.

Per concludere la serata, lo chef sceglie di servire il dolce di punta, suo cavallo di battaglia presente nel menu degustazione che non lascia delusi i commensali. La sfera al cioccolato fondente, aromatizzata al timo, è ripiena al mou, servita su un disco di pan di spagna allo zafferano e maraschino e crema inglese alla vaniglia.

Per la cena sono stati serviti i vini dell’azienda vitivinicola siciliana Fausta Mansio.

Il menù degustazione da 5 portate ha un costo di 70 €. Il menù dei classici siciliani da 4 portate costa 45 €.

Talè Restaurant & Suite. Via Bellini, 186. Piedimonte Etneo (Catania). Tel. +39 335 364 772