mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Buonissimi. Racconto per immagini dell’evento che ha donato 97.500 €

mercoledì, 26 Giugno 2019 di

Oltre 2.000 partecipanti, 140 tra chef pizzaioli e pasticceri, 97.504 € in beneficenza.

Buonissimi, la serata di beneficenza organizzata alle Rocce Rosse di Salerno, manda in archivio la terza edizione centrando l’obiettivo della raccolta fondi ideata e promossa dall’Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma – OPEN Onlus, con il sostegno della Fondazione Giuseppe Marinelli, dedicato alle eccellenze enogastronomiche del Mediterraneo per nutrire la ricerca scientifica.

Nei 2.500 metri quadri allestiti sul fronte del mare del Golfo di Salerno la scelta di cosa assaggiare era particolarmente ampia.

Sempre ben fornito il reparto pizzeria con le star Francesco Martucci, Carlo Sammarco e Giuseppe Pignalosa insieme alla rivelazione del 2019 Alessandro Esposito.

Impasti “a cura” dello sponsor Mulino Caputo che non fa mai mancare l’appoggio della farina di Napoli agli eventi benefici.

Insieme a quello dei pizzaioli che sono sempre più protagonisti di questi eventi.

Sul versante chef, due piatti hanno strabiliato: la zucchinella alla scapece di Fabio Pesticcio del Papavero di Eboli e il super baccalà alla mugnaia di Antonio Abbruzzino.

E che dire di un classico del ristorante di pesce per antonomasia di Salerno? I tubetti al coccio di Luigi Iapigio in forze a Pescheria sono ottimi anche in versione da campo.

Gli ha risposto Michele De Martino del Casamare con le candele spezzate, patata alla colatura e polpa di riccio.

Sempre in forma Lino Scarallo dello stellato Palazzo Petrucci di Napoli con il suo cuore di bue, pomodoro in realtà carne che si iscrive in una ricca antologia di pomodori “falsi”

Sul fronte carne, la combo Paolo Parisi – Massimiliano Malafronte funziona benissimo.

Al pari dei würstel di Sabatino Cillo, campione della specialità (la novità era un affumicato).

Tra gli sfizi, ecco l’arancino con i totani leggermente piccanti di Lorenzo Cuomo, padrone di casa visto che è lo chef dello stellato Re Maurì.

Si è fatto notare per allestimento e per la fresella di mare Punto Nave di Monte Ruscello dei fratelli Daniele e Simone Testa.

Ma la lista potrebbe allungarsi allo sgombro marinato di Angelo Carannante del neo stellato Caracol, al baccalà coriandolo e miele piccante di Micol Izzo del Piazzetta Milù, alla pasta alla genovese con mele annurche di Luciano Bifulco dell’omonima Braceria.

Ma questi eventi sono soprattutto occasione di incontri in relax tra i protagonisti della scena gastronomica.

E allora ritorniamo alla festa con la novità del palco installato pieds dans l’eau su cui si sono esibiti i Quisisona Band e il deejay Mario Nicastro.

Una festa che diverte e fa Buonissimi come ricorda la nota ufficiale.

I 97.504 € si aggiungono ai 151.670,00 € delle edizioni 2017 e 2018 destinati al progetto triennale di ricerca scientifica “La Biopsia Liquida nei bambini malati di tumore” condotto dai professori Achille Iolascon e Mario Capasso

Gioisce Anna Maria Alfani, presidente di OPEN onlus, con tutta la squadra Buonissimi, capitanata dalle organizzatrici Paola Pignataro e Silvana Tortorella e dal piccolo esercito di guariti (cinque giovani di Salerno e Napoli tra i 18 e i 21 anni) che sul palco, ha testimoniato l’alto valore della ricerca. A condurre lo a Pippo Pelo in coppia con la sua co conduttrice del morning show di Radio Kiss Kiss, Adriana Petro.

La madrina, Veronica Maya, ha raccontato di aver conosciuto OPEN a causa di una vicenda che l’ha coinvolta personalmente. «Una mia amica è stata sostenuta passo dopo passo dall’Associazione. Il suo bambino purtroppo non ce l’ha fatta – ha raccontato il volto tv – ma in OPEN abbiamo trovato grande conforto. Non ci manca niente, doniamo alla ricerca scientifica. Non assicuriamo a questi bambini di guarire ma regaliamo la speranza di crescere e di avere un futuro come meritano tutti».

Infine la parola è andata ad Achille Iolascon, Principal Investigator del Ceinge Biotecnologie Avanzate di Napoli. «La nostra speranza è sconfiggere completamente il tumore – ha detto Iolascon – e per questo abbiamo bisogno di nuovi investimenti per poter effettuare degli studi cosiddetti di medicina personalizzata. Ci auguriamo di poter diagnosticare il tumore di ciascun soggetto e le sue prospettive di guarigione».

Il piacere di partecipare è stato espresso praticamente da tutti. E valga per tutti il saluto di Gennaro Esposito che con il suo risotto anni 80 chiude idealmente questa edizione di Buonissimi. Lui che è il motore dell’altra grande manifestazione di beneficenza: Festa a Vico.