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Alfio Ghezzi apre un nuovo ristorante al Mart di Trento e Rovereto

mercoledì, 18 Settembre 2019 di

svinando

Interessante, stimolante, affascinante, è infatti il nuovo ristorante che lo chef Alfio Ghezzi apre al Mart, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.

Un ristorante tutto suo, che si chiama come lui, Alfio Ghezzi, e che per i prossimi sei anni occuperà i locali della caffetteria del museo, rinnovati di recente dall’architetto Mario Botta.

L’apertura è prevista per il 22 ottobre 2019.

Il percorso di Alfio Ghezzi, classe 1970, quindi alla vigilia dei 50 anni, trentino, è stato lungo e complesso, nel senso che è passato da una serie di cucine in Italia e all’estero, e dalla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Ma è stato certamente segnato da Gualtiero Marchesi (ancora una volta presente nella carriera di uno chef diventato grande), per un triennio con un passaggio a Erbusco e in altri locali, e da Andrea Berton, per 4 anni al Trussardi alla Scala. Nel marzo 2010 inizia l’avventura alla Locanda Margon, a Ravina (TN), su chiamata della famiglia Lunelli (le Cantine Ferrari), conclusasi dopo 9 anni, e che Alfio lascia con le due stelle Michelin.

Dopo una parentesi danese, eccolo pronto e deciso in partenza con una nuova avventura, che riassume veramente tutto il suo percorso e la sua esperienza, in un luogo particolarmente stimolante come può essere un museo. Format che del resto attrae molti grandi chef, a partire dall’esempio più famoso, quello di Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.

Sono davvero felice di essere in un luogo così profondamente legato al bello e a ciò che faccio perché solo il respiro di qualche istante in questo spazio basta per farmi sentire in sintonia con il MART.

Per la (ormai ex) caffetteria, Mario Botta insieme allo studio Baldessari e Baldessari ha pensato a un percorso attraverso il design del XX secolo, rigorosamente made in Italy. In sintonia con le collezioni d’arte ospitate dal museo.

Da Alfio Ghezzi (il ristorante) “I tavoli non avranno la tovaglia, i piatti serviti saranno semplici sia nella composizione che nell’impiattamento, non mancherà mai un piatto conviviale da mettere in centrotavola e lo chef vivrà non solo la cucina, ma anche la sala, dove farà la sua apparizione per sporzionare alcuni piatti davanti agli ospiti. I prodotti proverranno dalla filiera corta e celebreranno quella che lo chef ha definito ‘nuova italianità’: sapori nostrani, il tutto a esplicitare l’impostazione di informalità e rispetto delle tradizioni che Ghezzi vuole dare al suo locale. Alla base l’idea di creare una profonda interazione con gli ospiti e la possibilità, attraverso un percorso itinerante, di assaporare le varie portate, ognuna servita secondo precise modalità, in specifiche zone del ristorante: dalla lounge, dove sarà servito l’aperitivo, alla zona bistrot, dove si potranno gustare la prima colazione e il pranzo, fino alla zona gourmet, riservata all’esperienza serale.

La proposta di Alfio Ghezzi (il ristorante, ma anche lo chef), dalla colazione all’ora di cena, è legata alla tradizione culinaria italiana, soprattutto trentina, com’è ovvio, e alla produzione del territorio: conserve, confetture, marmellate e altri prodotti artigianali (anche in collaborazione con la cooperativa Mas del Gnac), “charcuterie”, formaggi e sottaceti esposti in apposite vetrine anche se normalmente sono considerati più “da osteria” che da alta ristorazione, come vuole la tendenza, mondiale (Ghezzi l’ha approfondita durante il suo soggiorno a Copenhagen), a un atteggiamento rispettoso e responsabile che segua i cicli della terra, dimostrando da un lato responsabilità ambientale e dall’altro il rispetto per la tradizione.

Continuiamo citando il comunicato stampa: il menu includerà una proposta Veloce con Gusto, pizza sia alla pala che nel ruoto, una selezione di panini realizzati con prodotti tipici trentini, lievitati, tra cui pane dolce al cioccolato, veneziana e bombolone alla confettura, e torte da credenza, come quella di mele o la sacher. Per il pranzo, veloce, 4 piatti ispirati alla tradizione gastronomica trentina, Viaggio in Trentino, oppure una scelta di 8 piatti Classici Italiani (Vitello tonnato e verdure alla griglia e burrata, Pachè monograno Matt all’Amatriciana, Riso alla milanese, Saltimbocca alla romana, Baccalà mantecato, Bunet, Meringa semifredda). La sera, un Menu Degustazione di alta cucina per massimo 25 clienti, 6 portate fisse più una scelta (tra i secondi) o, in alternativa, una versione “light” di 4 portate. Cantine scelte, birre artigianali, miscelati, estratti e centrifughe da abbinare alle varie portate; sarà inoltre possibile degustare il personal blend di caffè realizzato in collaborazione con Illy, estratto seguendo i metodi più svariati: dalla Kemex alla V60 alla French Press. La sera il caffè verrà realizzato al tavolo con una caffettiera a leva manuale, ispirata alla prima macchina da caffè di Achille Gaggia. 

Cucina, arte, design, tre parole che caratterizzano il made in Italy. Aggiornate in cucina alla contemporaneità, aperta (non chiusa!) alla tradizione, alla filiera, all’ambiente. attenta e responsabile. Sarà un capolavoro? Appuntamento, per scoprirlo, a settembre.

Alfio Ghezzi presso Mart. Corso Bettini, 43. 38068 Rovereto (TN).

[Immagini: Jacopo Salvi; la foto del Mart: Wikipedia/public domain]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.