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La pizza napoletana a casa anche per chi non sa impastare

lunedì, 16 Marzo 2020 di

Il web e i social sono stati invasi da ricette e video ricette di pizze eseguite da pizzaioli famosi nei forni domestici e replicate dagli appassionati rigorosamente a casa come impone il decreto anti Coronavirus.

Le trovate anche nella nostra sezione Lezioni di Pizza con la teglia di Giuseppe Pignalosa e l’impasto al poolish di Luca Pezzetta.

Un successo del weekend legato all’equazione sabato=pizza e domenica=cucinare a casa dei tempi normali.

L’impennata nel fine settimana è stata tale che farina e lievito di birra sono ben presto andati esauriti nei supermercati.

Tutti pizzaioli per un giorno tra richieste di aiuto e qualche ironia che prevede alla fine della quarantena un nuovo esercito di pizzaioli pronti a scendere in campo per aprire nuove pizzerie.

Ma c’è anche chi è stato alla finestra, e non a cantare o ballare, perché non è che tutti all’improvviso siano diventati esperti di impasti e di cucina.

Il movimento del delivery dalle pizzerie e dagli altri locali, che sono aperti esclusivamente per la consegna a domicilio, incontra alti e bassi per difficoltà di interpretazione (come a Roma) o è stato semplicemente vietato (come in Campania).

E se ci sono ristoranti e trattorie che hanno pensato bene di riaccendere i motori con una logica delivery come Wicky’s a Milano o Spacca di Trecca a Roma, a Napoli Giovanni Amodio di Latteria Sorrentina ha pensato alla pizza.

Forte del suo claim “Sulla pizza ci va solo il fiordilatte”, della piattaforma di e-commerce Primo Taglio e del laboratorio di panificazione interno, ha messo insieme le capacità per “sfornare” una pizza da fare a casa. Per tutti.

Come si ordina la pizza napoletana a casa

Nella confezione Primo Taglio Pizza per sentirsi Chef a Casa ci sono 3 dischi di pizza, una confezione di fiordilatte (ovviamente) e una di pomodori pelati a 9,90 €. Basta aggiungere un filo d’olio, il basilico e la pizza margherita è una realtà anche per chi non sa impastare.

E perché mai dovremmo preferirla a una pizza del reparto surgelati dei supermercati? Chiedo a Giovanni Amodio.

“Mi verrebbe da dire subito perché è fatta a Napoli e c’è il fiordilatte di Napoli. E anche la farina di Napoli. In realtà innanzitutto si tratta di un impasto non congelato: noi precuociamo la pizza in un forno a legna quel tanto che basta perché anche il più asmatico dei forni di casa riesca a completare la cottura e a far filare il fiordilatte in modo che con il pomodoro e l’olio extravergine di oliva diventi il boccone prelibato cui tutti agogniamo in questi giorni di quarantena”.

Una pizza a prova di beginner della cucina come spiegano le semplicissime istruzioni della confezione.

“Con il nostro sistema di confezionamento garantiamo anche la necessaria salubrità del prodotto che è diventata una vera preoccupazione per tutti i consumatori in preda al dubbio tra scendere a fare la spesa o richiedere la consegna a domicilio”.

Insomma, ora è possibile dare un taglio all’obiezione ma-io-non-sono-capace-di-preparare-un-impasto-per-la-pizza o all’assenza di delivery di pizza almeno in Campania. Anzi, un Primo Taglio.

Grazie Giovanni! (poi ti mando l’indirizzo di casa per una prova)

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.