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dolce di San Gennaro

Dolce di San Gennaro a Napoli: 11 pasticcieri raccolgono la sfida

Dolce Di San Gennaro a Napoli il 7 settembre: 11 super pasticcieri raccolgono la sfida e provano i immaginare un dolce dedicato al santo
giovedì, 27 Agosto 2020 di

Sono 11 i maestri pasticceri che si sfideranno nel nome del dolce dedicato a San Gennaro a Napoli il 7 settembre, presso il Roof Garden Terrazza Angiò del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo.

L’occasione è il pastry contestSan Genna’…Un dolce per San Gennaro”, giunto alla terza edizione e organizzato da Mulino Caputo

A proporre la loro versione per un dolce dedicato al Santo, ci saranno anche pasticcieri del nord.

I pasticcieri in gara per il dolce dedicato a San Gennaro

dolci San Gennaro
  1. il pastry chef Nello Iervolino, del ristorante stellato Indaco del Regina Isabella di Ischia, con la sua “Santarella”
  2. Angelo Mattia Tramontano, del Gran Caffè Napoli 1850 di  Castellammare di Stabia, con “E’ sango e nun è acqua”
  3. Ciro Poppella della Pasticceria Poppella di Napoli, con “Ampolla di San Gennaro”
  4. da Roma arriva Alessandro Fiorucci, della pasticceria-Caffè Mela Verde, con “Eusebia”
  5. Nicola Obliato, della Pasticceria “Mille Dolcezze” di Frattamaggiore, proporrà  “Il Cappello del Cardinale”
  6. Rocco Cannavino dello “Zio Rocco Lab-Store” di Pomigliano D’Arco,  proporrà “ ‘O Miraculo”
  7. Pasquale Pesce, della “Pasticceria Pesce 1896” di Avella, porterà “Il Peccato di San Gennaro”
  8. Andrea Casillo, docente dei servizi ristorativi  presso l’Istituto “Bartolomeo Scappi” di Castel S. Pietro Terme, in provincia di Bologna, presenterà  “Miraculum”
  9. Luigi Avallone, della  “Pasticceria Avallone” di Quarto, proporrà il “Pasticcio di San Gennaro”
  10. Vincenzo Baiano, della “Caffetteria Baiano” di  Marano, ha ideato  per l’occasione il ”Sigillo di San Gennaro”
  11. Ciro Cascone della “Pasticceria Giuseppe Ferraro” di Terzigno, proporrà “Miracolo di Frutta”.

L’evento gode del Patrocinio morale dell’Ampi, la prestigiosa “Accademia Maestri Pasticceri Italiani” e del supporto di Agrimontana, azienda italiana riconosciuta in Italia e nel mondo per la qualità dei suoi canditi e dei marron glacé.

Da sempre, e non solo in Italia, sono fortissimi i legami tra il culto dei santi e le specialità dolciarie. I più famosi tra i dolci tipici sono nati proprio in omaggio alla figura di un santo. La zeppola di San Giuseppe, la sfogliatella Santa Rosa nata a Conca dei Marini, la Minna di Sant’Agata a Catania, il dolce di San Martino a Venezia e la Torta di Sant’Antonino a Sorrento sono solo alcuni tra i dolci dei Santi.

E dopo una immeritata lacuna durata 1700 anni, proprio grazie al contest organizzato da Mulino Caputo, c’è stato un fiorire di dolci dedicati a San Gennaro. 

La giuria chiamata a scegliere il migliore tra i dolci proposti per l’edizione 2020 sarà composta da Luigi Biasetto, Gino Fabbri, presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, e Antimo Caputo, Ad di Mulino Caputo. L’evento sarà presentato dal giornalista e show-man Gianni Simioli.

L’evento è molto atteso, non solo dai gourmet, dai foodies e dagli appassionati di pasticceria ma anche dai tantissimi devoti ed estimatori del più celebrato tra i 53 compatroni della città di Napoli, il cui culto travalica i confini cittadini: San Gennaro, infatti, è venerato a Napoli come a New York e conta più di 25 milioni di devoti.

Dolce San Gennaro vincitore contest Raffaele Barresi Antimo e Mauro Caputo

“Siamo molto orgogliosi del fatto che “San Gennà…” sia diventato un appuntamento fisso nel calendario degli eventi nazionali di pasticceria – ha dichiarato Antimo Caputo.  Ogni anno aumentano le candidature in arrivo da ogni regione di Italia e questo fa sì che il confronto creativo tra i maestri pasticceri che partecipano all’evento sia sempre più intenso, proficuo e anche divertente. Inoltre, anno dopo anno, si sta arricchendo il repertorio di creazioni dolciarie dedicate a San Gennaro e realizzate con prodotti italiani di altissima qualità, interpretati, elaborati e abbinati in base alle specificità culturali e territoriali di ciascun concorrente”.