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Khaby Lame pizza

Khaby Lame, re di TikTok, spopola: Americani, giù le mani dalla pizza

Khaby Lame dall'alto dei suoi 67 e passa milioni di follower su TikTok difende la pizza dalle interpretazioni d'oltreoceano
domenica, 06 Giugno 2021 di

Khaby Lame ha preparato una pizza margherita su TikTok, per controbattere a una pizza americana con sopra delle caramelle gommose. In una pizzeria vera, l’Antica Pizzeria da Michele a Milano, con tanto di forno a legna. Khaby dimostra una buona manualità. E la pizza, a giudicare dal filmato, non è venuta per niente male.

https://youtu.be/TfJE_DDCESQ

Il tiktok di Khaby Lame è partito come risposta polemica a un tal Brandon M., su TikTok come @pizzamanbran.

sour patch kids

Brandon ha provato a fare una pizza usando come farcitura i Sour Patch Kids, delle caramelle gommose zuccherate e asprigne (sour). Esperimento fallito, come si vede alla fine del filmato – ma il video ha ottenuto comunque quasi 300.000 cuoricini (unità di misura del consenso su TikTok).

Oltre a una serie di video di reazione, il più clamoroso dei quali è appunto quello del nostro Khaby. Che rivendica l’italianità della pizza impastando infornando e sfornando una bella margherita. Titolo del video, Please Don’t Do that with Pizza! 

Cosa fa Khaby Lame sui social

https://youtu.be/tWLSe4m666Q

Definire esattamente cosa faccia Khaby Lame nei suoi filmati non è facilissimo. Nei più o meno 30” di un filmato standard, prende spunto dai video pubblicati in rete, e li reinterpreta. In particolare, parte dai tutorial, dai “life hack videos”, i video che ti spiegano come fare le cose, anche le più assurde. E ti fa vedere come fare le stesse cose nel modo più semplice. A volte termina la sua dimostrazione con un gesto delle mani, tipo “hai visto?”, “ecco fatto”. 

https://youtu.be/x7IPOe4N7rE

C’è chi usa una mannaia per sbucciare una banana, rendendola un parallelepipedo? Lui ne prende una, e la sbuccia con le dita, osservandoti con quella sua faccia un po’ alla Buster Keaton, impassibile. C’è chi spezza una mela tenendola nell’incavo del gomito? Lui la taglia col coltello, e con il calciatore Alessandro Del Piero la indica con il gesto delle mani: voilà.

Khaby parla molto di rado, è una specie di artista del film muto. Rotea gli occhi per esprimere il suo disappunto, scuote la testa. Involontariamente buffo, è Everyman, è l’uomo qualunque dei social, che non si capacita delle astruserie che si possono incontrare in rete.

Khaby Lane il tiktoker più seguito d’Italia

khaby lame

Chi non conosce Khaby Lame? Di sicuro lo conoscono i suoi 67 e passa milioni di follower su TikTok, o i quasi 20 milioni su Instagram. Un risultato notevole, specie se si considera che la sua crescita è organica, interna ai social, senza l’ausilio di follower comprati o altro.

Non consideriamo Facebook, 75.000 fra mi piace e follower, un medium “per vecchi”. Mentre gli iscritti al suo canale YouTube, aperto da un mese, sono 990 (anzi, 991: mi ci sono appena iscritto anch’io).

https://youtu.be/BEp7eCpf77U

Per dire – Chiara Ferragni su TikTok ne ha 4.400.000, e 23 milioni su Instagram. A fine aprile, Khaby Lame ha superato per numero di follower Gianluca Vacchi, l’ex-italiano più seguito di TikTok. E anche Mark Zuckerberg. Attualmente, è al quarto posto fra i personaggi più seguiti in Europa. Ma potrebbe anche diventare il più seguito al mondo: ora è Charli D’Amelio, 17 anni, con 116 milioni di follower.

Il suo successo è planetario, ha follower un po’ dappertutto in Europa, negli USA, in Brasile, e in Senegal. Il passaggio a influencer è ormai prossimo, anche se Khaby ha dichiarato che vorrebbe fare l’attore. Sta già iniziando a collaborare con alcuni brand, come Barilla.

Khaby Lame milano

Ventunenne, Khaby (diminutivo di Khabane) è nato a Dakar, in Senegal, il 9 marzo 2000. In Italia dal 2001, vive a Chivasso con la famiglia. Nel 2020 ha perso il lavoro causa pandemia, e a marzo ha iniziato a pubblicare i suoi primi video.

Khaby non ha ancora la cittadinanza italiana, i soliti problemi burocratici. Mi sento italiano, dice Khaby, non ho bisogno di un pezzo di carta che lo dimostri. Ma il passaporto del Senegal rende più complicato viaggiare, ad esempio negli Stati Uniti, dove è richiesto come influencer. Per inciso, Il New York Times gli ha già dedicato un lungo articolo.

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.