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caffe e latte ph nao triponez pexels

Senza caffè non vai in bagno? Hai ragione, è un lassativo stimolante

Sospetti un effetto lassativo del caffè? Hai ragione. La scienza spiega perché, dopo aver bevuto il caffè, le persone devono correre in bagno
venerdì, 03 Dicembre 2021 di

La leggenda del caffè lassativo che fa correre in bagno non è una leggenda, un articolo del New York Times regala momenti di gloria a chi ci ha sempre creduto.

Apriamo le finestre, entriamo nella doccia e beviamo una tazzina di caffè. Al mattino, la bevanda movimenta la nostra sveglia in diversi modi. 

Dopo il caffè devo correre in bagno

Oltre ad aumentare il livello di energia con la spinta della caffeina, il caffè, come un affidabile lassativo, fa scattare un bisogno urgente di espellere le feci. 3 persone su 10 devono usare il gabinetto dopo 5 minuti che hanno bevuto la loro tazzina.

Vista la popolarità del caffè –ci siamo perfino soffermati sui più costosi del mondo che superano il prezzo di 1000 € al Kg– è sorprendente che si sappia così poco su come influisce sul tratto gastrointestinale. Alcuni studi in merito- per la verità limitati e non proprio recenti – suggeriscono che probabilmente non è la caffeina a far scattare l’effetto lassativo. 

Per esempio, secondo una ricerca del 1998, il decaffeinato ha un effetto stimolante sul colon simile a quello del caffè con caffeina, mentre una tazza di acqua calda no. 

Il caffè è una bevanda variegata, ce ne sono molti tipi diversi, le capsule migliori hanno ottenuto un successo clamoroso. È anche complessa: contiene oltre 1.000 composti chimici, molti dei quali hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Capire come influenza l’intestino è impegnativo.

Una cosa che sappiamo è che il caffè non si comporta con tutti allo stesso modo. In uno studio pubblicato nel 1990 sulla rivista Gut, 92 adulti hanno compilato un questionario su come il caffè influenza le loro abitudini intestinali. 

Solo nel 29% degli intervistati la bevanda “ha indotto il desiderio di evacuare” e la maggior parte di loro -il 63%- erano donne. 

Sappiamo pure che, oltre a essere affidabile, l’attività intestinale si mette in moto rapidamente. 

Perché il caffè ha un effetto lassativo

Una tazzina di caffè dall’effetto insospettabilmente lassativo
Una tazzina dei caffè: ne conoscevate l’effetto lassativo?

Nello stesso studio, alcuni volontari hanno accettato di inserire nel colon una sonda per il rilevamento della pressione, così che potesse misurare le contrazioni muscolari intestinali prima e dopo aver bevuto una tazzina di caffè. 

Le contrazioni del colon spingono il cibo che è stato digerito nel retto, che è la parte finale del tratto digestivo.

Tra le persone stimolate nel movimento intestinale, la sonda ha mostrato un aumento significativo della pressione entro quattro minuti dal consumo di caffè. Mentre gli altri, i cosiddetti “non responder” non hanno avuto cambiamenti nell’attività del colon. 

Il fatto che bere una tazzina di caffè riesca a stimolare l’estremità opposta del tratto gastrointestinale in pochi minuti significa probabilmente una cosa.

L’arrivo del caffè nello stomaco invia un messaggio al cervello, che induce il colon a pensare che beh, sarebbe il caso di svuotarsi perché c’è del movimento verso valle. 

Questa comunicazione tra stomaco, cervello e colon, chiamata riflesso gastro-colico (che ci fa cioè scappare in bagno subito dopo mangiato), è una normale risposta all’assunzione di cibo. 

Ma il caffè sembra essere un lassativo più potente. Uno studio pubblicato nel 1998 ha scoperto che una tazzina di caffè stimola contrazioni del colon simili a quelle indotte da un pasto da 1.000 calorie. 

Caffè + latte o cappuccino: l’effetto lassativo aumenta

Cappuccino con decorazione artistica
Cappuccino con decorazione artistica a base di latte

Non sono poche le persone che per favorire l’evacuazione aggiungono il latte al caffè o prendono direttamente un cappuccino. Non sbagliano, perché il lattosio contenuto favorisce le contrazioni intestinali.

I ricercatori hanno ipotizzato che i messaggi tra intestino e cervello indotti dal caffè siano causati dalle numerose sostanze chimiche contenute nella bevanda, mediati da alcuni ormoni che svolgono ruoli importanti nel processo digestivo favorendo l’evacuazione. Per esempio gastrina o colecistochinina, i cui livelli aumentano dopo una tazza di caffè.

Benché il meccanismo resti poco chiaro, l’effetto lassativo del caffè sull’intestino si rivelano utili per alcune persone, compreso chi si sta riprendendo da un intervento chirurgico. 

Una funzione intestinale compromessa è abbastanza frequente dopo gli interventi chirurgici addominali, le conseguenze sono spesso gonfiore, dolore e incapacità di espellere gas e di tollerare il cibo. 

Una ricerca del 2020 ha combinato i risultati di sette studi clinici scoprendo che bere caffè ha permesso ai pazienti che avevano subito un intervento chirurgico ginecologico o colo-rettale di tollerare cibi solidi prima del solito. In media, rispettivamente, 31 e 10 ore prima. Il caffè ha anche ridotto il tempo del loro primo movimento intestinale, che è passato da 15 a 18 ore.

Il caffè, insieme ad altri cambiamenti nella dieta, può essere un toccasana per le persone sofferenti di stitichezza cronica. Che spesso commentano l’effetto lassativo del caffè pensando “Non posso andare in bagno senza caffè”.

Caffè e mal di stomaco

Non tutti i nutrizionisti sono d’accordo, se qualcuno è stitico non è perché assume poco caffè. I consigli per affrontare la stitichezza sono di assumere maggiori quantità di frutta e verdura, che sono ricche di fibre, oltre ad aumentare l’assunzione di liquidi e l’attività fisica. 

Il caffè contiene una piccola quantità di fibre, meno di un grammo per tazzina. Alcune persone dicono di soffrire di mal di stomaco e di feci molli a causa del caffè.

Altri effetti collaterali legati all’eccesso di caffeina possono essere insonnia, ansia, palpitazioni cardiache e mal di testa. 

La quantità di caffeina da assumere in un giorno

guida dei caffè e delle torrefazioni in Italia
La tazzina piena di caffè in chicchi

Le agenzie per la sicurezza alimentare concordano nell’ affermare che si possono bere tranquillamente 400 milligrammi di caffeina al giorno, la quantità di circa quattro tazzine di caffè espresso. 

Ma le persone metabolizzano la caffeina in modo diverso, quindi è una soglia che può cambiare da persona a persona. 

Il punto è che, a differenza di altri cibi, se il caffè dà fastidio lo capiamo da soli. Ma per il resto delle persone la bevanda può rientrare in una rassicurante routine mattutina, movimentando la sveglia in tanti modi diversi.