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TeaCup Milano te dolce ph Mario Zanaria

Teacup a Milano, il tea bar creativo con 100 tipi di tè

Teacup a Milano è un "bar" dove si servono tè, dolci, Rainbow Latte, si possono ammirare mostre d'arte e sorseggiare aperitivi a base di tè
giovedì, 24 Febbraio 2022 di

Teacup a Milano è, come dice il nome, una sala da tè – ma non è la solita sala da tè, tutta chicchere e centrini ricamati. L’idea di Lavinia Stefanini è stata quella di creare un ambiente non ordinario, un locale dalle atmosfere intriganti. In effetti si passa dai cassettoni cinquecenteschi del soffitto agli effetti optical degli ambienti, giocati sul bianco e nero. A contrasto, un neon viola calligrafico e una esposizione di opere d’arte alle pareti, che cambiano ogni mese. 

TeaCup milano vetrina ph Mario Zanaria

Siamo in zona Sant’Ambrogio, nel cuore della vecchia Milano: viuzze strette, palazzi antichi mescolati alla modernità. E una teierie (si dirà così?) non ci sta male.

Aperto coraggiosamente nell’ottobre 2020, Teacup Milano “si rivela subito come un mondo parallelo,” recita il comunicato stampa. “Ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, alle atmosfere del cinema espressionista tedesco, allo stile giocoso e misterioso di molte pellicole di Tim Burton.”

Potevamo evitare, io e Daniela Ferrando, di farlo diventare la meta di una delle nostre incursioni a due voci? Risposta scontata: no.

TeaCup scatole te ph jMario Zanaria

A proposito: la prima considerazione di Daniela è sulla frequentazione del locale. Teacup non è il salon de thé per anziane signore che vivono in zona Sant’Ambrogio con il filo di perle e il mignolo all’insù. È invece un posto un po’ defilato per giovani curiosi, in particolare studenti della vicina Università Cattolica.

A cup of tea would restore my normality.
Douglas Adams, Hitchhiker’s Guide to the Galaxy. Screenplay.

Durante la nostra permanenza, Teacup si riempie esattamente secondo le intenzioni della sua ideatrice e proprietaria: conquistare la generazione dei 20-30enni. Ma con presenze, io ed Emanuele compresi, decisamente più agée, e altrettanto bene accolte.

I 100 tipi di tè di Teacup Milano

teacup milano bancone

Come osserva Daniela, anima e attrice – quindi animatrice – del locale è proprio la stessa Lavinia. 

La carta, particolarmente ricca, è frutto della selezione di Lavinia, da sempre appassionata di tè, con oltre 100 varietà differenti, suddivise in Ordinary, Premium e Rarity. A loro volta classificate secondo le loro caratteristiche: W White –  G Green – B Black – O Oolong – P Puerh – S Scented – I Infusions – R Rooibos. 

I prezzi delle tazze di tè variano a seconda del formato:

  • REGULAR 4.50 €
  • PREMIUM 6.00 €
  • RARITY 8.00 €
  • MATCHA (Ceremonial first grade from Uji) 5.00 €.
tipi di te mario zanaria

Secondo Daniela, si potrebbe fare un confronto tra i mondo del tè e quello del caffè, assumendo le proposte di Teacup come degli specialty tea.

Comunque: leggere la carta dei tè di Teacup o farsela leggere da Lavinia? È la domanda che formula Daniela, che si risponde: “Con l’esperienza, la patronne Lavinia ha capito che è meglio l’orale dello scritto. Pone lei alcune domande-snodo e fa arrivare così il cliente a una scelta tanto personale quanto ragionata.”

Io Emanuele ci ho rinunciato subito dopo aver letto una decina di righe della carta dei tè, e mi sono – ci siamo, anzi, affidati a Lavinia. Qualche domanda, per capire i nostri gusti, e ci ha portato le nostre tazzine.

Io ho preso un tè fermentato all’arancia – buono, ma l’idea è di tornare e prendere una serie di tè, per capire un po’ meglio caratteristiche e differenze.

Che cosa c’è dietro un tè puro e in purezza: il racconto di Daniela

Io, Daniela, amante dei tè neri intensi (e odiante dei tè verdi troppo erbacei, sorry) ho avuto un magnifico Assam indiano. Puro, cioè non in blend con altri tè, bevuto in purezza, cioè senza limone, latte, zucchero o miele. Assaporare il solo tè senza le vergognose palettate di miele che sono portata ad aggiungere, mi ha restituito una notevole ricchezza sensoriale speziata.

Ho sentito soprattutto la cannella, ma non avrei percepito nemmeno questa se avessi in qualche modo alterato la degustazione con altri ingredienti. 

Anche il minutaggio conta. Per l’infusione del mio Assam, 3 minuti e 90°. Ma non preoccupatevi, su ogni sacchetto di tè acquistato da Teacup, ci sono tutte le istruzioni – minuti di infusione, temperatura di servizio, numero di infusioni possibili.

Le curiosità sono tante. Tra i tè più pregiati (leggasi: costosi) di Teacup Milano, i bianchi e gli invecchiati. Tra i tè più curiosi, sicuramente i moscati, cioè attaccati da una mosca che ne altera il profilo gustativo, ma è un’alterazione interessante.

te dolce TeaCup ph Mario-Zanaria

Parlavamo però del tè bevuto in purezza. Ma come, direte, allora con il tè non si deve più prendere niente?

No, se volete pienamente capire la bevanda.

Sì, se volete godervela e accompagnare il tè o il latte, per dire, con torte e biscotti dall’aria burrosa e fatta-in-casa, che Lavinia squaderna suadentemente sul bancone. 

Oltre ai tè, da Teacup Milano ci sono Rainbow Latte, dolci e mostre d’arte 

dolci te TeaCup ph Mario Zanaria

In carta da Teacup Milano c’è una ricca varietà di Rainbow Latte (sì, latte scritto in italiano, come nella Latte art), ovvero cappuccini di superfood, realizzati su richiesta anche con latti naturalmente colorati.

I prezzi:

  • GREEN (Matcha) 5.50 €
  • YELLOW (Golden milk) 5.00 €
  • PINK (Beetroot and lucuma) 5.00 €
  • VIOLET (Lavender and apple) 5.00 €
  • GREY (Hojicha) 5.00 €
  • BROWN (Chai) 4.50 €

Ci sono anche cappuccini a base di tè. 

TeaCup dolci ph Mario Zanaria

Un’altra passione di Lavinia sono i dolci, preparati su ricette ideate da lei da una pasticceria esterna. Sono anche vegani, gluten free e senza lattosio – e buoni.

Torte da 4.50 a 5.50 €, biscottini e cookies 1.50/2 €, muffin 3.00 €, American scone 3.50 €.

Ci sono poi giovani artisti contemporanei, che Lavinia promuove offrendo loro spazio espositivo gratuito da Teacup Milano. E comunque, niente male i biscotti, che il forno accanto le prepara su misura e su sua ricetta. In occasione dei vernissage delle varie mostre, ci sono anche dei cocktail, naturalmente a base di tè. Viva la mixology che esplora nuovi spazi! 

Lavinia Stefanini: storia di una passione

Lavinia Stefanini teacuo milano

“Sono appassionata di tè fin da piccolissima,” racconta Lavinia. “In casa mia mamma mi faceva trovare sempre tante bustine di tè diversi. Negli anni ho approfondito l’argomento facendo corsi e degustazioni, visitando piantagioni e case del tè nei Paesi produttori, in particolare Cina e Sri Lanka. Ho anche vissuto a Hong Kong i primi sei anni della mia vita. Il tè per me è davvero un mondo incredibile, ricco di sfumature, storie affascinanti e infiniti mondi da scoprire.”

teacup piatto balena moby dick ph eb

Passione che si riflette anche nei dettagli di Teacup Milano, come le tazzine in stile inglese, rigorosamente pezzi unici. Tazzine e piattini che riportano immagini di pin up, di sirene, occhi, balene, o scritte come “Arsenico” o “Sei stato avvelenato”. Il riferimento è all’estetica vittoriana, ma c’è anche qualcosa di Fornasetti. 

Le tazzine, come altri piccoli oggetti e prodotti (oltre al tè, i biscotti, ad esempio) esposti in giro per il locale, si possono acquistare.

teacup milano angolo optical

Anche il design e il concept di Teacup a Milano, realizzati in collaborazione con  Isola Design Studio, riflettono le passioni di Lavinia. Che sono appunto il tè, l’arte, il mondo del design, ma anche il cinema. Si veda la saletta interna, in stile optical: è Alta tensione, il film di Mel Brooks che parodiava Vertigo di Hitchcock.

teacup milano sedie

Una nota di merito soprattutto per le sedie, bianche profilate di nero,. Un po’ ti ricordano i fumetti, un po’ le sedie di Van Gogh – anche se quelle erano color legno.

Pronti a farvi stupire da Lavinia nelle vesti di sommelière (sì, al femminile) di tè?

TeaCup. Via Caminadella, 18. Milano. 

[Testo: Emanuele Bonati, Daniela Ferrando. Immagini: Mario Zanaria/Teacup, Daniela Ferrando, Emanuele Bonati]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.