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Gelato confezionato Twix

Gelati e etilene: perché sono stati ritirati Twix, Bounty, M&M’s e Mars

I lotti dei gelati ritirati per eccesso di ossido di etilene. Cos’è la sostanza tossica e cancerogena e in che modo può danneggiare la salute
martedì, 12 Aprile 2022 di

Gelati contaminati da ossido di etilene.

Nuovo allarme per quattro noti prodotti del gruppo Mars, in particolare Bounty Ice Bar, M&M’s Choco Ice Bar e Twix Ice Bar.

Il ritiro di alcuni lotti delle tre marche di gelati si deve alla presenza di ossido di etilene in quantità superiore ai limiti previsti dalla legge. 

A superare la quantità di ossido di etilene consentita dalla legge europea che regola la materia, è un ingrediente contenuto nei gelati confezionati. Si tratta della farina di semi di carrube (E410).

Sono state le catene di supermercati Unes e Decò a segnalare la contaminazione da ossido di etilene chiedendo il ritiro dei gelati. 

Cosa è l’ossido di etilene trovato nei gelati

Una barretta di gelato confezionato Twix

Pur essendo proibito dall’Unione Europea, l’ossido di etilene viene impiegato dalle industrie alimentari per eliminare batteri, muffe, funghi, insetti.

L’ossido di etilene è un disinfettante sotto forma di gas usato per sterilizzare gli alimenti termolabili. Come per esempio i gelati confezionati, che verrebbero danneggiati dal calore della pastorizzazione.  

Secondo la IARC, Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, il disinfettante è una sostanza tossica e cancerogena. Può avere un’incidenza sullo sviluppo di leucemie e linfomi.

L’AFSCA, Agenzia belga per la sicurezza alimentare, ha richiamato l’attenzione sul rischio cronico potenziale.

In altre parole, possono incorrere in rischi gravi per la salute le persone che assumono ogni giorno e per un lungo periodo alimenti eccedenti il limite di ossido di etilene.

Nei paesi extraeuropei le leggi sono meno restrittive. Quasi sempre l’impiego di ossido di etilene in numerosi prodotti come i gelati confezionati non viene nascosto. 

In passato la sostanza è stata trovata in prodotti quali cereali e semi prodotti e conservati fuori dall’Unione Europea.

Spesso è presente nei gelati e yogurt. Ma ricorre in numerosi prodotti vegani e di origine vegetale, prodotti a base di soia, anche delle marche più acquistate.

Il ritiro di queste ore segue di alcuni mesi un provvedimento analogo. All’epoca l’allarme riguardava i gelati Snickers, Twix, Bounty e M&M’s, tutti del gruppo Mars.

La causa? Sempre per ossido di etilene superiore ai limiti consentiti.

Quali sono i lotti ritirati

I gelati sottoposti a richiamo provengono da uno stabilimento europeo del gruppo americano Mars, precisamente quello di Route de Saverne, a Steinbourg, in Francia. 

I gelati contaminati da valori eccessivi di ossido di etilene sono i seguenti. 

  • Bounty Ice Bar, in confezioni da 6 pezzi da 39,1 grammi ciascuno, con il Tmc 31/05/2022 (EAN 5000159483063);
  • M&M’s Choco Ice Bar, in confezioni da 4 pezzi da 63 grammi ciascuno, con il Tmc 31/05/2022 (EAN 5000159500678).
  • Twix Ice Bar, in confezioni singole da 40 grammi, con il termine minimo di conservazione (Tmc) 31/07/2022 (EAN 5000159484657);
  • Twix Ice Bar, in confezioni da 6 pezzi da 34,2 grammi ciascuno, con i Tmc 31/04/2022 e 31/07/2022 (EAN 5000159484695).

Chi è in possesso di questi gelati non deve consumarli. È invitato a contattare il servizio consumatori al numero 800 303130.

Aggiornamento. Mars spiega che non ci sono problemi per la salute

L’ufficio stampa della Mars ha inviato questa nota che pubblichiamo a integrazione dell’articolo.

Mars è stata informata della presenza di ossido di etilene (ETO) in uno degli ingredienti utilizzati nella fabbrica di gelati in Francia in livelli superiori a quelli consentiti dalla legge europea; tali rilievi sono emersi a seguito di ulteriori test effettuati dal fornitore di materia prima su richiesta delle autorità francesi in seguito alla medesima problematica riscontrata la scorsa estate. Vi segnaliamo che il livello di ETO rilevato non è dannoso per la salute e che l’ingrediente interessato è relativo alla produzione 2020 e 2021: trattandosi pertanto di produzioni e consegne datate indietro nel tempo, ci aspettiamo che i prodotti siano stati verosimilmente già venduti ai consumatori e/o consumati

Le date di scadenza sono comunque prossime per cui è molto improbabile, essendo lotti prodotti nel 2020-2021, che qualche consumatore possa avere ancora il prodotto conservato nel proprio congelatore. Gli altri prodotti gelato non sono affetti da queste problematiche.