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Divieto di barbecue

Divieto di barbecue: a Bologna si unisce Roma. Le regole

Divieto di barbecue a Bologna, Roma e in altre città italiane: scopri le regole e quali sono le sanzioni per chi non le rispetta
martedì, 18 Aprile 2023 di

svinando

Il divieto di barbecue è una realtà che riguarda alcune città e regioni italiane, dove sono state emanate ordinanze per ridurre le emissioni di fumo e odori. 

L’obiettivo è tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente, ma il divieto di barbecue sta creando disagi ai non pochi italiani che amano grigliare all’aperto. Come noi, che abbiamo scritto persino una guida artistica al barbecue di primavera. 

Vediamo quali sono le città che hanno imposto il divieto di barbecue e quali sono le regole da seguire per non incorrere in multe salate.

Divieto di barbecue nei condomini

Una delle situazioni più complesse è quella dei condomini, dove il divieto di barbecue dipende dal regolamento interno, che può prevedere delle restrizioni o dei divieti per l’uso di griglie e bracieri sul balcone o sul terrazzo. 

In generale, è consigliabile usare dei dispositivi a gas o elettrici, che producono meno fumo e odori, e informare i vicini prima di accendere il barbecue. In caso di reclami o contestazioni, si può ricorrere al giudice di pace o al tribunale.

Nelle aree verdi

Un altro caso in cui il divieto di barbecue è in vigore è quello delle aree verdi pubbliche o private, come parchi, giardini, pinete o boschi. Il divieto di barbecue nelle aree verdi ha lo scopo di prevenire il pericolo di incendi e di proteggere l’ambiente. 

Per grigliare in queste zone, bisogna avere il permesso del proprietario o dell’ente gestore, e seguire delle precauzioni, come usare apposite attrezzature, tenere a portata di mano un estintore o dell’acqua, e spegnere bene i residui di brace. 

In alcune regioni, come l’Emilia-Romagna, il divieto di barbecue nelle aree verdi vale da maggio a settembre.

Divieto di barbecue nelle città

Infine, il divieto di barbecue è in vigore anche in alcune città italiane, dove sono state adottate ordinanze comunali apposite per limitare le emissioni di fumo e odori. 

Il divieto di barbecue nelle città riguarda soprattutto le zone residenziali o quelle vicine a scuole, ospedali o monumenti. 

Tra le città che hanno introdotto il divieto di barbecue ci sono Bologna, Roma, Torino e Milano. Le multe previste per chi viola il divieto vanno da 25 a 500 euro.

A Bologna, il divieto scatta da ottobre a aprile quando l’aria diventa irrespirabile a causa dell’inquinamento. 

Bologna: la guerra del barbecue

Carne per barbecue divieto Bologna

Proprio nel capoluogo bolognese è scoppiata la più recente guerra del barbecue. A dar fuoco alle polveri, meglio alla carbonella, è stata un’ordinanza emessa nei giorni scorsi dal sindaco Matteo Lepore. 

In presenza di valori alti di polveri sottili, l’ordinanza proibisce anche l’accensione dei barbecue all’aria aperta. Infatti, un trentenne è già stato sanzionato dai vigili urbani (dovrà sborsare 200 euro) per aver acceso il barbecue nel proprio giardino in periodo di divieto. Da qui è scaturita una vivace polemica che si protrae da giorni.

La situazione a Roma

A Roma, invece, il divieto vale tutto l’anno se non si dispone di una apposita canna fumaria. 

Anche nella capitale ci sono due divieti analoghi a quelli di Bologna, oltre a quello che vale tutto l’anno se non si dispone di apposita canna fumaria.

Il primo, si applica quando entrano in vigore le ordinanze antincendio tipiche della stagione estiva e che proibiscono ogni tipo di combustione. 

Mentre la seconda è legata alle ordinanze per l’inquinamento atmosferico. Che sono le stesse che limitano il traffico dei veicoli, abbassano la temperatura e gli orari di accensione dei riscaldamenti nelle abitazioni e negli uffici e, appunto, impediscono di accendere fuochi, che siano barbecue, caminetti o stufe a pellet

Come grigliare senza problemi

Il divieto di barbecue imposto dal Comune di Bologna ha scatenato una polemica a livello nazionale. Alcuni sindaci del sud, come quelli di Cosenza e Catanzaro, hanno espresso il loro appoggio alla decisione, sostenendo che si tratta di una misura necessaria per ridurre le emissioni di polveri sottili e tutelare l’ambiente e la salute. 

Altri, invece, hanno criticato il provvedimento, ritenendolo eccessivo e limitativo della libertà dei cittadini.

Per grigliare senza problemi e senza rischiare multe salate, è bene informarsi sulle norme vigenti nel proprio comune o nella propria regione, e seguire alcune buone pratiche.

  • Scegliere dei dispositivi a gas o elettrici, che producono meno fumo e odori;
  • Usare della carne magra e marinata, che brucia meno e sprigiona meno grasso;
  • Evitare di usare liquidi infiammabili o accendifuoco chimici;
  • Posizionare il barbecue in un luogo ben ventilato e lontano da materiali infiammabili;
  • Informare i vicini prima di accendere il barbecue e invitare loro a partecipare;
  • Pulire bene il barbecue dopo l’uso e smaltire correttamente i residui di brace.

Seguendo queste regole, è possibile godersi le gioie del barbecue all’aperto senza disturbare nessuno e senza infrangere la legge.