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Rum 5000 euro 3 bottiglie

Il rum da 5000 euro lo comprate nella bottiglia rivestita in mosaico

Può una bottiglia di Rum costare 5000 euro? Sì se è realizzata completamente in mosaico veneziano da una delle più antiche case di Venezia
giovedì, 22 Giugno 2023 di

5000 euro per una bottiglia di Rum. L’abbiamo vista, toccata e abbiamo capito perché costa così tanto.

La terza edizione di Brugal’s Global Artist Series vede protagoniste 18 bottiglie di Rum Brugal 1888 realizzate a mano da Orsoni Venezia 1888. Le bottiglie celebrano 135 anni di eredità condivisa, maestria familiare ed unicità dell’artigianato nella produzione di rum e nell’arte del mosaico.

Parliamo di una collezione di lusso, limited edition, nata dalla collaborazione tra l’antico brand produttore di Rum domenicano Brugal 1888  ed Orsoni Venezia 1888, storica azienda di Venezia legata all’arte del mosaico.

Rum 5000 euro collezione completa

La collezione di bottiglie di Rum Brugal 1888 da 5000 euro

La collezione vede 18 pezzi unici rivestiti con la speciale tecnica mosaico caratteristica di Orsoni Venezia 1888. Queste opere d’arte sono il simbolo dell’heritage e dell’abilità manifatturiera di famiglia, tratti distintivi che caratterizzano i valori di entrambi i brand. La bottiglie di Rum in limited Edition costano 5000 euro l’una e possono essere prenotate qui.

Produzione e taglio Brugal

Il talento della mosaicista Adriana Landi che ha creato le bottiglie di rum da 5000 euro

Rum 5000 euro Adriana Landi

Cruciale ed emozionante parlare direttamente con Adriana Landi, la mosaicista originaria di San Paolo. È stata proprio lei a rivestire le bottiglie di Rum Brugal con i mosaici Orsoni e che ora valgono 5000 euro. Parlare con lei ci è servito a capire tutte le difficoltà nel rivestire con piccole tessere un corpo cilindrico e tronco conico. Capire, ancor prima della composizione del mosaico, come risultassero i colori a lavoro ultimato, prevedendone i riflessi e valorizzandone i dettagli. Decidere quindi quale dimensione massima potevano avere le tessere (1,1/1,2 cm al massimo) affinché una volta montate non si aprissero dando vita non più ad un cilindro ma ad una forma decagonale. La tempistica per realizzare una singola bottiglia è di un mese e poco più. Pensiamo che questo bottiglie di Rum valgano a ragione 5000 euro.

L’ispirazione delle bottiglie di Rum da 5000 euro

Rum 5000 euro collezione

Orsoni Venezia 1888 usa la stessa tecnica per produrre mosaici da 24k, oro colorato e smalti veneziani, dal 1888. Per celebrare una forma d’arte iconica associata all’arte veneziana, ognuna delle 18 bottiglie è pensata per raccontare oltre un secolo di storia delle famiglie Brugal ed Orsoni. Tutte le 18 opere d’arte sono decorate con vari smalti colorati e incorniciate nel mosaico a foglia d’oro 24 k Orsoni.
La collezione di 18 bottiglie di rum Brugal dal valore di 5000 euro è stata progettata intorno a 4 temi comuni ai due brand.

Bold Beginnings mette in evidenza l’importante storia dei fondatori. Ogni pezzo di arte accompagnerà gli osservatori in un viaggio che racconta i loro punti in comune: passione, tenacia e spirito innovativo.

Mastery of Craft mostra il percorso che c’è dietro ad un’artigianalità vecchia 135 anni e pregna di insegnamenti tramandati di generazione in generazione.

Welcoming Family racconta in maniera approfondita la naturale ospitalità della famiglia Brugal, caratteristica della Repubblica Domenicana, come raccontato dal team di Orsoni nel contesto della visita in casa Brugal a Puerto Plata.

Lasting Legacy ruota attorno alla comune visione e volontà di lasciare un’impronta, con lo scopo primario di sostenere le terre in cui ognuna delle case è nata.

Il Rum Liquid Gold costerà molto di più di 5000 euro

Liquid Gold Brugal

Parte di quest’ultima collezione di rum da 5000 euro, una bottiglia speciale chiamata Liquid Gold, sarà messa all’asta. Il ricavato verrà devoluto in beneficenza alla Fondazione Ugo e Olga Levi, un centro di ricerca musicale e musicologico veneziano che insegna musica classica tradizionale. La donazione sarà destinata alla ricerca e al restauro di opere d’arte storiche di famosi musicisti.

Liquid Gold simboleggia l’eredità che entrambi i brand lasceranno, e rende omaggio al pluripremiato rum di Brugal. Un rum perfetto nel tempo, così come gli intramontabili mosaici in foglia d’oro 24k di Orsoni utilizzati per creare l’incredibile design.

L’intervista a Jassil Villanueva Quintana, maestra del rum di Brugal

Jassil e Stefano
Jassil Villanueva Quintana e Stefano Incerti di Scatti di Gusto

Come nasce l’azienda Brugal?

Brugal è nata nel 1888 ed è stata fondata dal mio bisnonno. Originario di Sitges, Spagna, per motivi personali andò a Cuba e lì imparò l’arte del Rum. Per circostanze sociali dell’epoca da Cuba emigrò con la sua famiglia in Repubblica Domenicana, a Puerto Plata, nella parte nord dell’isola e lì fondò l’azienda.
Un’azienda a conduzione familiare, che all’inizio produceva solo agua ardiente (una sorta di grappa) poi acquistò dei campi di canna da zucchero e terreni. La canna da zucchero la vendeva alla popolazione indigena per la produzione di zucchero trattenendo la melassa. È proprio da qui che parte l’azienda che oggi, dopo cinque generazioni, chiamiamo Brugal.

Rum 5000 Famiglia Brugal

Dove producete attualmente e quali sono i vostri mercati migliori?

Il processo produttivo avviene in due nostri stabilimenti. Dagli anni ‘90 a San Pedro di Macorìs, all’est dell’isola, abbiamo uno stabilimento dove avviene la distillazione e quindi la produzione dell’alcol. In una zona adiacente abbiamo i campi di canna da zucchero. Qui fermentiamo e distilliamo la melassa, produciamo l’alcol a 95 gradi che giornalmente trasportiamo su camion a Puerto Plata dove abbiamo la produzione e l’impianto d’invecchiamento. Una volta arrivato a destinazione ne riduciamo la gradazione alcolica a 65 gradi e travasiamo in barrique 1 anno minimo per l’invecchiamento. Poi diluiamo la gradazione alcolica, imbottigliamo ed esportiamo in 40 Paesi nel mondo. Attualmente il nostro mercato principale è la Repubblica Domenicana che acquista il 70% della produzione. In Europa il nostro mercato principale è ancora la Spagna. Molto bene l’Italia con una crescita annuale del 21% per il nostro prodotto premium Brugal 1888. Bene anche Germania ed Inghilterra.

Botti Brugal

Come si diluisce la parte alcolica?

Da 95° lo portiamo a 65° semplicemente utilizzando acqua e facciamo passare il tutto da filtri di rena, carbone o mineralizzatori, assicurandoci che tutti gli aromi e le caratteristiche del rum restino invariate. Queste caratteristiche non sono conferite al prodotto dalla materia prima in sé, ma dalle barrique utilizzate. Produciamo l’alcol più neutro producibile a 95° e quando lo diluiamo a 65° lo facciamo con un’acqua totalmente demineralizzata, neutra, incolore ed insapore. Ogni anno facciamo grandi investimenti economici per assicurarci che le nostre barrique siano le migliori per assicurare ai nostri prodotti qualità e caratteristiche che siano costanti nel tempo. Utilizziamo barrique di quercia bianca americana, cottura interna media, di secondo utilizzo, che abbiano contenuto del Burbon. Abbiamo anche barrique in quercia europea, utilizzate in precedenza per la produzione di Pedro Jimenez o barrique vergini di legno francese.

Bottiglia classica Brugal

 Come vedi Brugal tra circa 15 anni? Quali sono gli obiettivi?

Il nostro obiettivo principale è quello di diventare la marca numero uno al mondo per quanto riguarda il Rum super-premium, ma non da qui a 15 anni, molto prima, entro il 2030. Stiamo tutti lavorando duramente e quotidianamente per raggiungere questo obiettivo.

Cosa vuol dire per te essere maestra ronera?

Essere maestra ronera, specialmente all’interno della famiglia Brugal, è un gran riconoscimento dovuto alla carriera fatta in azienda. Incorona una serie di qualità, di nozioni, di conoscenze e di piccole attenzioni, che si tramandano di generazione in generazione. Per è motivo di orgoglio. Non si tratta di un vero e proprio ruolo all’interno dell’organigramma aziendale, ma, come ti dicevo, di un riconoscimento. I maestri roneri sono sempre discendenti della famiglia o del fondatore e questa è per noi una componente fondamentale ed imprescindibile. 
Essere maestra ronera in Brugal vuol dire essere responsabile della miscelazione, della formulazione e contribuire all’accrescimento della marca, sviluppando nuove ricette e nuove tecniche per i prodotti nel futuro.

Jassil maestra ronera

Qual è il tuo punto di vista sulla cucina che prevede un pairing con la mixology?

Premetto non aver ancora partecipato, qui in Europa, ad una cena laddove il pairing fosse con cocktail. Ho partecipato a questo tipo di cene ed eventi in Repubblica Domenicana, dove i cocktail vengono proposti in pairing con il cibo. Il rum, e non parlo adesso solo di Brugal 1888, ma del prodotto in sé, ha qualità e caratteristiche intrinseche che lo rendono molto versatile. Questo aiuta a creare cocktail con ingredienti semplici ed a rivisitare i grandi classici che, con l’aggiunta del rum, cambiano profilo gustativo senza però cambiare il DNA del cocktail stesso. Le esperienze fatte hanno regalato emozioni ed un’experience particolare e divertente a tutti gli invitati.

Rum 5000 euro pairing

Come hai organizzato queste degustazioni in pairing con il cibo?

Tutto inizia con l’assaggio del rum da parte dello chef. Così com’è, senza aggiunta di niente, al naturale. In questo modo lo chef ha la possibilità di assaporare e di capire il prodotto, la sua consistenza, le sue caratteristiche gustative ed olfattive. Da qui lo chef ha la libertà di proporre i suoi piatti ad hoc, di costruire il suo menù decidendo se giocare con sapori che contrastano o che accompagnano il cocktail in maniera armoniosa.
Piatti che ricordo particolarmente centrati in pairing con Brugal 1888 sono la tartare di tonno, il ceviche, una carne di manzo con una salsa che altro non era che una riduzione di rum, salmone oppure risotti. Sicuramente anche i dolci, primo tra tutti quelli a base di cioccolato domenicano che ha note aromatiche diverse dagli altri, ma anche quelli a base di frutta, tra tutti l’arancia.
Tra i cocktail in abbinamento ricordo un Negroni ed un Old Fashion rivisitato con l’aggiunta di rum.
Certamente in ottica di un menù da 5 o 8 portate vanno riviste le porzioni dei drink, altrimenti uno finisce per bere troppo. Se cambiamo drink ad ogni piatto, consigliamo che la porzione sia almeno 1/3 della porzione che normalmente viene servita in un cocktail bar. Altrimenti, se vogliamo optare per una porzione di cocktail intera e normale, dobbiamo pensare ad almeno 2 o 3 piatti da abbinare allo stesso drink.
Sottolineamo l’importanza di bere bene, ma bere responsabilmente.

[In collaborazione con Brugal]






Di Stefano Incerti

Milanese di nascita e toscano d'adozione, poliglotta, viaggia per il mondo da quando aveva 14 anni. Oggi conta più di 500 ristoranti fine dining recensiti.