Lo scontrino emesso sulla nave Aki della compagnia Moby, e rilanciato sui social da Matteo Bassetti, al netto di un certo protagonismo che affligge il medico del San Martino di Genova, conferma una cosa che abbiamo sempre saputo.
Sulle navi italiane si mangia male. Spesso malissimo.
Un’esperienza dal punto di vista gastronomico che non vi auguriamo, anche se per un certo tipo di vacanze è inevitabile, una specie di grande depressione del gusto.
Scontrino salato per Matteo Bassetti
Il virologo, che avevamo lasciato in polemica con la collega Antonella Viola sul vino pericoloso per la salute umana, si è trovato a pagare 71 euro per 9 tranci di pizza gommosi e unti su una nave della Moby.
Ma questa è solo una delle tante disavventure che ha vissuto durante una vacanza da incubo, tra “ritardi, maleducazione, sporcizia e servizi scadenti”.
Ecco come il primario del reparto di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova ha raccontato la sua esperienza.
La nave in ritardo: due ore di attesa e il ristorante chiuso
Le vicende che portano allo scontrino contestato da Matteo Bassetti iniziano con un viaggio da Olbia a Genova sulla nave Aki della compagnia Moby. Il professore, famoso per le sue opinioni sul Covid-19, aveva prenotato una cabina e un posto al ristorante alla carta per sé e per i suoi ragazzi.
Ma la nave arriva con due ore di ritardo e, una volta imbarcato, il gruppo scopre che il ristorante è già chiuso.
Il commissario di bordo, che si rifiuta di dare il suo cognome, li liquida con sufficienza dicendo che il ristorante chiude alle 23 a prescindere dall’orario di partenza della nave. Peccato che, afferma Bassetti, “La nave sia salpata proprio alle 23…”.
Matteo Bassetti e lo scontrino da 71 euro per un “pasto indegno”
Costretti a ripiegare sulla pizza al trancio, Matteo Bassetti e i suoi ragazzi si trovano davanti a uno scontrino da incubo: “71 euro per 9 tranci gommosi e unti, che non meritano nemmeno il nome di pizza”.
Il prezzo esorbitante per una “qualità pessima” fa arrabbiare il medico, che lo definisce “un furto”. E pensare che il viaggio gli è costato 1300 euro andata e ritorno con auto e cabina.
La pulizia della nave
Per Matteo Bassetti lo scontrino da incubo è solo una parte del problema. “Cabine imbarazzanti e spazi comuni sporchi”. Ma non è finita qui. Il medico deve affrontare anche “la sporcizia della nave”, che documenta con alcune foto pubblicate su Facebook.
Secondo il medico: “Le cabine sono imbarazzanti, con lenzuola macchiate, cuscini lerci e bagni sporchi. Gli spazi comuni sono altrettanto indecenti, con mozziconi di sigaretta, rifiuti e polvere ovunque”.
Una situazione inaccettabile per chi viaggia su una nave, sentenzia Bassetti, “che dovrebbe rappresentare l’eccellenza italiana”.
Matteo Bassetti: lo scontrino per denunciare la Moby
Il virologo conclude il suo racconto con una denuncia contro la Moby, accusandola di “fare male all’immagine dell’Italia”.
Il medico dice di aver viaggiato su una nave così scadente provando vergogna, soprattutto per la presenza di molti turisti stranieri.
Chiede quindi alla compagnia di fare autocritica e di migliorare i suoi servizi, altrimenti rischia di perdere ogni credibilità.
E invita gli altri utenti a non farsi fregare da questa “truffa”.
