mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

5 cocktail con l’amaro St. Hubertus perfetti per la cena piemontese

La barlady Lucia Lanza confeziona 5 cocktail con l'amaro St. Hubertus per una cena piemontese a base di vitello tonnato, plin e bonet
lunedì, 28 Agosto 2023 di

Dopo tanto mare, ci trasferiamo in montagna per una cena piemontese abbinata a 5 cocktail realizzati con l’iconico amaro St. Hubertus.

La tendenza dei bartender ad utilizzare nei cocktail ingredienti locali, che esprimano il territorio raccontando storie e tradizioni di un luogo come avviene nel mondo del food, è ormai risaputa. Certo è che avere un amaro in miscelazione è impresa non facile.

Lucia Lanza, barlady del locale 1786 di Cuneo ha accettato la sfida. La distilleria Bordiga l’ha scelta per fare dell’amaro St. Hubertus un perfetto ingrediente della miscelazione. Lanza ha quindi pensato a cinque abbinamenti.

A proposito di racconto, il St. Hubertus racchiude una storia geologica che risale a oltre 300 milioni di anni. Protagonista della storia è il lichene scandinavo dalle sue antichissime origini, rarissimo esemplare di flora presente infatti solo nel circolo polare artico e sulle Alpi Occidentali.

Il profumatissimo lichene scandinavo è uno degli ingredienti caratterizzanti l’amaro St. Hubertus, un vero e proprio amaro di montagna.

Tutte le botaniche sono raccolte a mano dai montanari e naturalmente è utilizzata l’acqua alpina per la loro infusione.

Tra le altre botaniche ci sono componenti balsamiche come la menta piperita e l’achillea. Le componenti amare derivano da due genziane spontanee montane. La lutea, raccolta in autunno e di cui si utilizza la radice, e la gentiana acaulis, raccolta in primavera e di cui si utilizzano i fiori. Le altre botaniche presenti nell’amaro sono segrete. 

Il St. Hubertus in purezza è vellutato al palato, molto profumato e le sue note balsamiche si bilanciano con quelle amare.

5 cocktail per una cena piemontese perfetta

cocktail per cena piemontese

A dimostrazione della versatilità dell’amaro, Lucia Lanza ha realizzato un twist su alcuni cocktail classici serviti in pairing ai piatti per la cena piemontese dello chef Luca Aprea del ristorante gastronomico White Restaurant al Fiocco di Neve Relais di Limone Piemonte. Una cena preparata in occasione dell’evento di presentazione del nuovo packaging dell’amaro.

Il perfetto equilibrio tra le note balsamiche e amare del St Hubertus e l’abilità della barlady hanno portato un egregio e inaspettato risultato.

1. Il cocktail St Hubertus tonic aperitivo della cena piemontese

Aperitivo
  • 1 1/2 oz SH
  • TOP tonica

2. Pepper joy con vitello, insalata alla piemontese, kiwi, cassia

Vitello e cocktail cena piemontese
  • 3/4 oz St. Hubertus
  • 1/2 oz chutney peperone
  • 1 oz vodka Bordiga
  • 2 dash celery bitter
  • Tintura pepe

3. Hubertus Mary con plin, aglio nero, fondo, burrata

Cocktail cena piemontese plin
  • 1  oz St. Hubertus
  • 1/2 oz vodka Occitan
  • 1/2 oz succo limone
  • 1/4 oz soia
  • 1 1/2 oz pomodoro succo
  • 2 dash Worcester sauce

4. St. Hubertus Sour con maiale, osmosi di anguria, gambero, maionese di mare, bisque

Cocktail cena piemontese maiale
  • 2 oz St. Hubertus
  • 2 oz limone
  • 1 oz sciroppo zucchero

5. Alexander, cocktail in abbinamento al bonet della cena piemontese

Bonet
  • 1 oz St. Hubertus
  • 1 oz liquore cacao bianco
  • 1 oz panna liquida
  • 1 cucchiaino di Elisir al ramasin Bordiga 

Sostenibilità e design nella nuova bottiglia

L’amaro St. Hubertus è prodotto dalla distilleria Bordiga, attiva dal 1888 alle porte di Cuneo, nota anche per la produzione di gin e vermouth.

Un Amaro Riserva che nasce da un’antica ricetta data in regalo da un amico cacciatore Alpino al Cavalier Pietro Bordiga”, raccontano Claudio Arneodo e Riccardo Molinero, due dei titolari della distilleria dal 2009. “Non a caso, il simbolo dell’amaro, anche nel suo nuovo packaging, è un camoscio, animale alpino per eccellenza, che vive sopra i 2500 metri d’altitudine nutrendosi proprio di quelle essenze che ritroviamo nel St. Hubertus”.

In rispetto all’ambiente oggi la bottiglia è fatta con vetro 100% riciclato e certificato.

L’etichetta, invece, nasce in continuità con quella precedente, con il camoscio nel suo ambiente naturale riproposta  su carta ruvida con la scritta St Hubertus in lamina ramata. Il tutto evoca l’aspetto premium del prodotto. 

L’amaro St. Hubertus è cosi anche oggetto di culto grazie all’immagine che ti trasporta in vetta tra le cime quasi a sentire i profumi del bosco.

Di Alessandra Fenyves

Ho una lunga e bellissima esperienza come headhunter nei settori moda, ristorazione e hotellerie Scrivo con passione di food, drink e lifestyle selezionando storie e prodotti che mi intrigano