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Roma: frigo tax negli scontrini, le bibite costano fino a 40% in più

Roma, novità negli scontrini dei supermercati, compare la “frigo tax”. Le bibite tenute in frigo arrivano a costare fino al 40% in più
mercoledì, 13 Settembre 2023 di

Una tassa sul freddo impressa negli scontrini dei supermercati di Roma. 

Si potrebbe riassumere così la nuova pratica di numerosi supermercati della capitale che, come racconta il Corriere della Sera, hanno deciso di far pagare ai clienti un sovrapprezzo per le bibite tenute in frigo

Una sorta di “frigo tax” che, scontrino alla mano, fa lievitare il costo delle bevande in buona parte dei punti vendita di Roma fino al 40% in più, e colpisce soprattutto i lavoratori che cercano un po’ di refrigerio durante la pausa pranzo.

La novità “Frigo tax” negli scontrini di Roma 

La frigo tax, come è stata ribattezzata, consiste nell’aggiungere 20 centesimi al prezzo di ogni bevanda presa dal frigorifero. Con la dicitura “Aggiunta frigo”.

Una novità rispetto alle fantasiose diciture che hanno tormentato le vacanze degli italiani per giustificare rincari a volte ingiustificabili.

Non importa se si tratta di acqua, birra o succo di frutta: in alcuni supermercati di Roma, come dimostrano gli scontrini, il ricarico è fisso e non tiene conto del prezzo originale del prodotto. 

Quanto pesa la tassa sul freddo

Così, per esempio, al Conad di via Archimede, in zona Parioli, un’aranciata che costa 51 centesimi a temperatura ambiente aumenta fino a 71 centesimi se presa dal frigo. 

Un succo all’aloe vera passa da 1,55 euro a 1,75 euro.

La giustificazione degli esercenti di Roma è che i costi dell’energia sono aumentati, e che la dicitura “Aggiunta frigo” negli scontrini serve a coprire le spese per mantenere le bibite fresche. 

Una spiegazione che non regge al confronto con i fatti. 

Il guadagno dei supermercati

Se si considera che in un frigorifero ci sono almeno 50 bevande assortite, ognuna con un ricarico di 20 centesimi, si ottiene che la frigo tax porta nelle casse del supermercato 10 euro in più per ogni frigorifero svuotato. 

Una cifra che supera di gran lunga il consumo energetico del frigorifero stesso, e che rappresenta una vera speculazione sui clienti.

In altre parole la frigo tax imposta negli scontrini è una pratica sleale dei supermercati di Roma, che sfrutta il bisogno di rinfrescarsi delle persone in queste giornate di caldo estivo. 

È anche una pratica discriminatoria, che penalizza chi ha meno possibilità economiche e chi deve lavorare all’aperto o in ambienti poco climatizzati. 

Operai edili, trasportatori, rider, lavoratori che si accontentano di un panino comprato al supermercato e che vorrebbero accompagnarlo con una bibita fresca. 

Per loro la frigo tax è una vera beffa.