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Trovata morta Giovanna Pedretti della pizzeria Le Vignole criticata per la recensione a difesa di disabili e gay

Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria Le Vignole criticata per la risposta al commento anti gay, è stata trovata cadavere
domenica, 14 Gennaio 2024 di


Il corpo di Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano, è stato trovato senza vita sulla riva del fiume Lambro. L’allarme è scattato intorno alle ore 14 e sul posto sono accorsi carabinieri e vigili del fuoco che hanno transennato la zona.

La pizzeria Le Vignole e Giovanna Lambretti sono finite al centro delle cronache e delle critiche. Il motivo è un post di risposta a una recensione su TripAdvisor. Un cliente aveva scritto dell’imbarazzo provato per trovarsi seduto a mangiare la pizza accanto a dei ragazzi gay. E alla presenza di un ragazzo disabile in carrozzina che mangiava con difficoltà. La risposta della proprietaria aveva zittito il recensore anti gay con parole di fuoco (“credo che il nostro locale non faccia per lei. Non selezioniamo i clienti in base ai loro gusti sessuali e men che meno la disabilità”).

Una risposta che aveva fatto il giro del web. Almeno fino a quando la coppia Lorenzo Biagiarelli – Selvaggia Lucarelli non era intervenuta sul caso sollevando dubbi sulla veridicità della recensione e della risposta. Il dubbio a seguito delle domande di Biagiarelli e delle risposte vaghe era diventato via via più forte. E il TG3 aveva dedicato un nuovo servizio sulle stranezze della recensione e della risposta.

Un caso di marketing studiato a tavolino prendendo una recensione di qualche tempo fa da TripAdvisor o un inciampo provocato da qualcuno?

Il post di Lorenzo Biagiarelli ricostruiva la vicenda.

I dubbi di Biagiarelli sulla risposta alla recensione anti gay

recensione e risposta della pizzeria sul caso gay e disabile

Ho chiamato la titolare della pizzeria della recensione omofoba e abilista, visto che ha appena dichiarato a una giornalista che la sua recensione è vera e che non si aspettava ‘tutta questa cattiveria’. Non si capisce quale cattiveria, visto che ha tutta la stampa e le tv che la osannano e solo due o tre stronzi hanno provato a sollevare dei legittimi dubbi sulla storia, ma va bene così.

La telefonata è durata sei minuti. Le ho chiesto se lo screenshot fosse vero. Mi ha detto che è vero, che ha ‘allargato e messo in evidenza’ la sua risposta (quindi modificandolo). Le ho fatto presente che il font non è lo stesso di Google, da cui dovrebbe provenire la foto, e mi ha risposto che era ‘andata dai carabinieri per tutelarsi su questa cosa e dare la sua versione’. Le ho detto che bastava che mi mandasse lo screenshot originale, ma mi ha detto di averlo cancellato per fare spazio sul telefono ‘perché lo usa anche per fare i menu’.

Una recensione vecchia

Provo un’altra strada e le chiedo come sia possibile che l’autore di quella recensione, il cui screen è stato pubblicato sulla pagina Facebook del ristorante l’altro ieri con il testo che diceva ’18 ore fa’, sia già tornato al suo ristorante e lei l’abbia riconosciuto e messo alla porta, come dichiarato a alcuni giornalisti. Lei risponde che la recensione in realtà è vecchia, forse di aprile o maggio, e che l’avventore si è ripresentato solo pochi giorni fa, e lei l’ha riconosciuto, anzi, ‘ha avuto la sensazione che fosse lui’, gli era rimasto impresso il viso, ma non è un abituale.

È a quel punto che ha deciso di riesumare una recensione di otto mesi prima, che ai tempi non aveva pubblicato ‘per non abbassarsi al suo livello’, postarla su Facebook dopo averla modificata (ingrandendo ed evidenziando la sua risposta), e poi cancellarla definitivamente dal telefono. Le dico che mi sembra strano che cancelli proprio oggi dal telefono una recensione che ha tenuto in archivio addirittura da aprile, lei mi dice che non l’ha cancellata mica oggi, ma mesi prima (?). Le chiedo come abbia fatto a pubblicarla ieri se l’avesse cancellata mesi prima, lei mi dice che deve lavorare e mette giù.

Per me finisce qui, a meno che non mi convochino i carabinieri. Finisce qui anche per umana pietà per la signora e per la sua attività, vittima un po’ del proprio goffo tentativo di ribalta ma soprattutto di chi ha trasformato una piccola storia dalla dubbia veridicità in un caso nazionale.

Edit: un ringraziamento al tg3 e al suo giornalista Jari Pilati, l’unico che ha avuto il coraggio e l’onestà di tornare sui suoi passi e fare notare alla signora tutte queste incongruenze. Recuperando il tg3 delle 19 di stasera potete vedere com’è andata a finire.

Il gesto disperato non è da escludere

Repubblica riporta che il sospetto sia quello di un gesto estremo della donna. Giovanna Pedretti era uscita di casa presto oggi e non avrebbe più dato notizie di sè. Il ritrovamento del cadavere a distanza di poche ore dalla vicenda solleva molti interrogativi. Ma sulle cause del decesso gli inquirenti al momento mantengono il massimo riserbo.

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