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Milano. Chiude il Noodle Bar di Eugenio Roncoroni

mercoledì, 22 Gennaio 2020 di

Sono molto triste: alla fine di gennaio, il 31 per la precisione, chiude il Noodle Bar fondato sette anni fa da Eugenio Roncoroni con il socio Beniamino Nespor.

Ovvio, i posti aprono e chiudono, non è una tragedia, sono cose che succedono. Ma era un posto che mi piaceva molto.

L’annuncio è comparso sulla sua pagina Facebook, con un paio di immagini a corredo. Portare a Milano l’Asia di strada, quella autentica, così come al Taco Bar la vera America Latina, basandosi sulle loro esperienze nelle cucine del mondo: era questo l’intento dei due soci, a metà fra l’azzardo e il tentativo di indicare una strada più legittima alle tendenze fusion della gastronomia.

Il Taco Bar aveva chiuso a dicembre 2016, poco tempo dopo la scomparsa di Beniamino. Avevo mangiato lì un po’ di cose, avevo iniziato a salire la scala di Scoville, quella che misura la piccantezza dei peperoncini. Era un percorso aperto, come sempre nei locali del due Roncoroni-Nespor, che è tutto sommato rimasto un duo anche quando Beniamino ha deciso di volersene andare.

Il Noodle Bar era venuto prima, appunto nel 2013. La chiusura? Forse per la difficoltà della proposta, difficile a volte nonostante Milano si sia sempre più internazionalizzata e abbia sviluppato, in questi ultimi tempi, un gusto molto più aperto e attento. O magart gli spazi non particolarmente spaziosi. Ma forse non importa neanche tanto.

Importa il messaggio che accompagna l’annuncio, il ringraziamento a noi clienti e amici, e alla squadra – a Beniamino, e a Francesca, Lecchi, che ha accompagnato a lungo la loro cucina – le grandi cuoche stanno sempre fianco a fianco ai grandi chef – ma che ora (un altro colpo al cuore) lascerà il gruppo-Al Mercato. E a tutti gli altri.

Appuntamento il 31 gennaio per i saluti finali, con Franco Tucci Ponti ai drink, e Shimpei Moriyama in cucina.

E il 1° febbraio Al Mercato. O Al Mercato Burger Bar.

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.

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