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Max Mariola ristorante

Max Mariola ristorante: nuova dura recensione negativa a Milano

Max Mariola ristorante: il locale di Milano stroncato da una recensione negativa che critica tutto: carbonara a 30 €, atmosfera e prezzi
sabato, 27 Aprile 2024 di

Dopo aver letto le critiche del ristorante milanese di Max Mariola, in una nuova e durissima recensione negativa, ci è venuto istintivo un pensiero. 

“Redimiti Max, cambia tutto finché sei in tempo”.

Pensiero addirittura blasfemo a gennaio 2024, nei giorni dell’inaugurazione, quando le file interminabili e l’entusiasmo dei fan adoranti autorizzavano sogni di gloria per il locale aperto in zona Brera. 

Al pari delle temerarie dichiarazioni diffuse dallo stesso cuoco romano, nato a Roma l’11 aprile 1969 e famoso per le ricette in video. “Ho 9.000 prenotazioni fino a maggio”.

Ma a marzo, lo sbarco su TripAdvisor, con annesso tsunami di critiche e recensioni negative, aveva dato adito a qualche domanda. 

È proprio vero che il ristorante di Max Mariola è prenotato per mesi? Dobbiamo fidarci delle code all’ingresso dei ristoranti, non saranno create ad arte?  

Max Mariola ristorante: carbonara a 30 € 

Da ieri, dopo le aspre critiche della rivista online Mow, tira una brutta aria nelle chat dei supporter del cuoco che fin dai primi anni Duemila ha collaborato con Gambero Rosso Channel. Realizzando numerosi programmi.

Già protagonista di un involontario autogol pochi giorni fa. Quando in un’intervista al Corriere della Sera aveva pontificato sul prezzo della carbonara: 28 euro a piatto.  

Intanto, vale a dire nel giro di pochi giorni, pure aumentato. Visto che ora la carbonara costa 30 euro.

Nuova durissima recensione negativa 

I redattori di Mow si scontrano subito con “le dure leggi dello hype”: prenotare un tavolo nel ristorante di Max Mariola è un’impresa. Inutile telefonare, non rispondono. Si prenota solo online e i tavoli disponibili sono pochissimi. Apparentemente. 

Ma nulla è come sembra perché alla fine un tavolo spunta fuori. Certo, l’orario non è proprio comodissimo, le 22:30. C’è comunque soddisfazione per l’obiettivo raggiunto.

Subito smorzato dall’arrivo della conferma di prenotazione. Il problema è il tempo di permanenza che il ristorante del cuoco romano concede ai propri avventori. 

Max Mariola ristorante: tempo di permanenza un’ora e 45 minuti 

Stiamo parlando di un ristorante dove si spendono diverse decine di euro a persona e dove la famigerata carbonara costa 30 euro. Eppure? Eppure “il tempo di permanenza consentito per mangiare è di un’ora e 45 minuti”. 

Mow lamenta uno stile comunicativo inadeguato a certi ristoranti: “Max Mariola mette fretta, che è il contrario di quello che qualsiasi ristorante dovrebbe fare: accogliere il cliente”. 

Altro che calda accoglienza, la cifra stilistica del ristorante milanese sembra essere l’aggressività: “Max Mariola mette fretta, e minaccia pure 30 euro di penale se non ti presenti, la sera vorremmo andare a cena a rilassarci, non a timbrare cartellini”.

L’arrivo

È il momento di avviarsi verso il ristorante per far valere la sospirata prenotazione. All’arrivo la situazione è anomala. 

Decide di persone ammassate e in fila attendono di entrare. Anche il personale ha un aspetto insolito: “I camerieri sono quasi tutti in t-shirt, ma di colori diversi, un po’ a casaccio”. 

Se vi aspettate che almeno la fauna degli avventori o l’ambiente possa rassicurare i redattori di Mow, beh, siete fuori strada. 

“Intorno a noi signore cotonate e boccolose”, mentre “il soffitto ricorda un alveare di plastica gialla”, oltre a contenere il mantra marioliano: “The Sound of Love”. 

In questo contesto leggermente allucinato, a sorpresa, si crea “un piccolo momento da Lilly e il Vagabondo”. Merito di una coppia che, nel ristorante di Max Mariola, sceglie proprio il centro della scritta per darsi un bacio. Dev’essere stato lui, il cuoco della carbonara, novello Cupido, a scoccare la freccia.  

Il servizio

Nel frattempo le 22:30 sono passate da un pezzo. Il personale del ristorante del cuoco romano re dei social sembra seguire delle istruzioni precise. 

“Veniamo spinti a sederci in gruppo, tre tavoli alla volta, sette persone insieme, e nella confusione non si capisce a chi tocca e di chi sia il turno”, si legge nella recensione negativa di Mow.

I primi minuti seduti al tavolo non vanno meglio: “La mise en place è minimal, senza tovaglia, e la nostra lampadina a un certo punto lampeggia e si spegne”. 

È invece rapidissimo il personale, che senza lasciare il tempo di guardare bene il menu ha già servito agli ospiti del vino e “l’entré della casa, ovvero un piattino di mortadella servito con pane e un goccio d’olio”. 

La rapidità del servizio è il filo rosso di tutta l’esperienza ma, per la precisione, “più che essere efficienti sembra che i camerieri ti mettano fretta per mandarti via il prima possibile”. 

I piatti del ristorante di Max Mariola

Max Mariola ristorante milano amatriciana

Buono ma “niente di particolare” l’antipasto di carciofi alla giudia, “un piattino da 12 euro. Forse dovevamo provare le polpette ‘Piacchiame un po’ a 18 euro, coi pomodorini in omaggio.

Il primo non può che essere la carbonara da 30 euro. Max Mariola aveva risposto alle critiche per il prezzo alto spiegando che il piatto è fatto al tavolo, “non è una semplice portata, è uno show”, si era giustificato.  

Logico che i redattori di Mow si aspettino il cooking show.

Max Mariola non c’è, neanche lo show della carbonara

Non di Max Mariola, però, assente al ristorante (anche per questo bersaglio di critiche su Tripadvisor). Ma neanche dello chef di turno. 

“Il ristorante è strapieno”, si legge su Mow, “e il carrello per la pasta non passa fra le sedie, intravediamo lo chef a distanza a travasare carbonare”. Insomma, per dirla tutta: “Un cooking show nel quale non si capisce granché. Un po’ una fregatura”.

Giudizio tecnico sulla carbonara: L’aspetto è ottimo, il guanciale croccante e la pasta cremosa, anche se è molto salata, e dopo un po’ dà noia. Se non altro, è abbondante”. 

Finora non abbiamo menzionato la colonna sonora. Fatta di canzoni italiane molto popolari e poi di musica disco in una escalation “leggermente trash”, secondo Mow.

La recensione negativa, quando arriva il momento del conto, si riempie di critiche e qualche dolore. 

Quanto si spende nel ristorante di Max Mariola? 100 euro a testa

“Con un’acqua e due calici si fa prestissimo a toccare 100 euro. 100 euro per due primi e un antipasto”. Altro che 60 euro a testo come Mariola aveva detto nell’intervista al Corriere della Sera. 

“Va bene che siamo a Milano”, scrivono i redattori di Mow, “ma altro che “Sound of Love”, siamo al sound della carta di credito che striscia sul pos”. 

Eccoci vicini alla fine, scatta inevitabile la domanda delle domande: “Dunque, ci torneremmo?”. Risposta dei redattori di Mow: “Probabilmente no. Vale la pena? Nemmeno”.

Amara la conclusione, sempre riferita alle improvvide dichiarazioni del cuoco re dei social al Corriere della Sera.

”Ma da uno che dice che “L’Italia deve alzare i prezzi del cibo. La gente comune può comprare lo sgombro e non il salmone” forse dovevamo aspettarcelo. Scemi noi”. 

E voi?