Anima a Roma, ristorante del boutique hotel The Rome Edition
The Rome Edition è il boutique hotel di lusso con 91 camere di Ian Schrager progettato dalla designer e architetta spagnola Patricia Urquiola. Qui, a Roma tra via Veneto e piazza Barberini, ospita il ristorante Anima, suddiviso in due sale distinte: la sala Yves Klein Blue e la sala Chartreuse.
Il rovere bianco domina la composizione. Al pavimento, nella boiserie, per gli arredi. La cena si svolge nella Sala Chartreuse con la cucina a vista in acciaio inox filtrata dal vetro ambrato. Le panche sono rivestite in velluto chartreuse con cuscini in seta coordinata. Le eleganti lampade a sospensione in alabastro di Emmanuel Levet Stenne, autore delle sospensioni del Jerónimo al The Madrid Edition, illuminano i tavoli.
Le forme sferiche, attraversate da leggere striature lunari, contribuiscono a un’illuminazione morbida e uniforme. Alle pareti, 115 fotografie in bianco e nero di Elio Sorci, storico paparazzo romano dell’epoca de La Dolce Vita. Scatti che restituiscono frammenti di una Roma ormai remota.
Alla guida della del ristorante Anima a Roma c’è lo chef quarantenne Antonio Gentile, nato a Ercolano. Dopo la formazione iniziale ha lavorato con Antonio Sciullo allo storico George’s a Roma, al ristorante stellato Faro di Capo d’Orso e all’Imàgo dell’Hotel Hassler. Ha poi proseguito in Costiera Amalfitana al Furore Inn con Antonio Sorrentino e a Londra con Heinz Beck, al ristorante Apsleys. Rientrato in Italia, ha guidato per cinque anni la cucina del Red Fish di Ostia.
La proposta gastronomica parte dalla cucina romana, arricchita da elementi della tradizione napoletana. Piatti iconici del Lazio sono reinterpretati con ingredienti e sensibilità campane. Questo dialogo si riflette anche nella carta dei vini, costruita attorno al mondo degli artisti e del cinema, con QR code che rimandano a spezzoni di film in cui alcune bottiglie compaiono all’interno delle scene.
Come si mangia al ristorante Anima a Roma
La cena stampa si apre con una sequenza di amuse bouche. Pallotte napoletane da immergere in una salsina aioli, polpette di manzo sfilacciato, una tacos di tonno, un assaggio di pomodoro confit spellato e gocce di basilico su un cracker e un’ottima reinterpretazione di burro e alici con lisca “lingua di gatto” realizzata in cremoso di olive nere e carbone vegetale. Colpiscono la mise en place, fresca e divertente, e i sapori che solleticano il palato. In accompagnamento arriva la focaccia servita con olio extravergine di oliva laziale, cultivar Itrana, proposta a 7 euro.
I vini in abbinamento da Anima a Roma sono scelti dal sommelier Aires Da Silva. Per gli antipasti il rosato Sancerre 2023 Domaine Vacheron.
Tra gli antipasti, Cacio con le pere (30 euro) è una tartare di manzo arricchita da nocciola del Viterbese, tartufo nero, cacio e pere, giocata su contrasti tra dolcezza, sapidità e note tostate che piace anche per il gioco di consistenze.
Funghi e gamberi (30 euro) abbina gambero rosso, castagne e liquirizia, con un brodo ai funghi pensato per bilanciare le componenti più morbide del piatto. Il gusto è buono, peccato solo per le temperature: mi aspettavo i pioppini fossero serviti lievemente più tiepidi-caldi.
Totano e patate (28 euro) propone totano locale arrosto con patate, cozze e cime di rapa, un piatto sapido che conquista. Le cime di rapa con la loro croccantezza giocano bene con il resto degli ingredienti. Ad accompagnare l’Etna Rosso Alta Mora 2023.
I primi piatti
Tra i primi piatti ecco La Genovese (28 euro) con candele del Pastificio Gentile condite con genovese di tonno e finocchietto selvatico. Ottima scelta del finocchietto selvatico. In abbinamento il Carménère di Ca’ del Bosco.
Zucca e provola (26 euro) è un buon risotto con zucchetta napoletana e provola affumicata di bufala.
Linguine cacio, pepe e gamberi (30 euro), uno dei piatti più rappresentativi dello chef, utilizza linguine del Pastificio Mancini con Pecorino Romano DOP, pepe nero e gamberi rossi di Mazara del Vallo marinati al limone di Amalfi. Nonostante sia un piatto amato dai clienti abbiamo preferito gli altri due primi.
I secondi di carne al ristorante Anima a Roma
Per i secondi di carne si passa al Barolo 2021 della cantina Ceretto che accompagna la Passeggiata nel bosco (38 euro). Cioè agnello con pinoli, mirtilli, funghi, tartufo nero e pino mugo bio, con uno spiedino di agnello. Soprattutto, lo spiedino rimane impresso perché la carne si scioglie in bocca e sprigiona nell’aria le note dell’affumicatura al rosmarino.
Manzo e capra (38 euro) invece è composto da manzo alla brace, porro cotto sotto cenere e blu di capra locale. Un piatto che sicuramente spinge di sapidità, risulta coraggioso e bilanciato.
Il pre-dessert è giocato su banana e lime.
Il dolce è Idea di Pastiera, una pastiera scomposta composta da frolla, ricotta, fiori d’arancio e gelato, proposta a 14 euro. Deliziosa e incredibilmente fresca e leggera grazie al gelato.
Aires Da Silva sceglie due vini dolci. Il Muffato della Sala 2023 dei Marchesi Antinori si apre o, meglio, invade le narici con il suo bouquet di profumi – mango, banana, frutto della passione – ma il sorso non è prolungato. Per lo Château Lamothe Guignard Sauternes 2021 al naso i sentori, meno persistenti, sono di albicocca, pesca, litchi ma il sorso è prolungato.
Quanto costa il ristorante Anima a Roma
A cena il prezzo medio per un pasto con antipasto, primo e secondo è di 95 euro a persona.
A pranzo, la carta propone classici come il vitello tonnato (24 €), la carbonara (26 €), il fritto di mare (30 euro). Il prezzo medio in questo caso scende a 60 euro.
Anima del The Rome Edition. Salita di S. Nicola da Tolentino, 14, 00187 Roma RM. Telefono: 06 4524 9000. Instagram
