Burgez è stata acquistata all’asta per 1,3 milioni di euro

Il marchio e i locali di Burgez, la catena di hamburger irriverenti, è stata venduta all’asta telematica per 1,3 milioni di euro. A darne notizia è Il Giorno che ha seguito l’andamento della procedura. L’acquirente, però, non è conosciuto. Esclusa la possibilità di uno “spezzatino”, sul mercato è andata tutta Burgez. Cioè il marchio e gli 11 punti vendita di cui 7 a Milano e gli altri a Roma, Torino, Verona e Bologna. Chi si è aggiudicato l’asta ha acquisito anche gli uffici in viale Vittorio Veneto a Milano, i marchi e le attrezzature. I dipendenti di Burgez dovrebbero essere riassorbiti, ma al momento non si conoscono le modalità.
La base d’asta per acquisire Burgez era di 940 mila euro e Il Giorno ha contato 51 rilanci fino al termine dell’asta con rilanci da 5 – 10 mila euro ad ogni battuta del banditore.
A Milano, però, è di nuovo aperto il punto vendita di via Eustachi (cui si riferiscono le foto). Anche se il termine delle procedure dell’asta era prevista alle 12. E quindi non è possibile trarre indicazioni su come proseguirà l’attività.
Burgez ha sempre fatto parlare di sé e non solo per l’asta

Burgez ha fatto parlare di sé ben prima dell’asta. Il suo fondatore ha improntato tutte le campagne pubblicitarie con una guerrila marketing divisiva. E a volte decisamente poco politically correct. Tra i tanti slogan che hanno fatto anche infuriare il web quella del 2019. In occasione della festa della donna, l’8 marzo i locali regalarono magliette con le istruzioni per “il vero doggy style”. Le polemiche che si sollevarono furono tali da consigliare la cancellazione di ogni traccia dal web. Ma proprio lo spirito irriverente ha contraddistinto iniziative come quella della cassiera sfruttata che lasciava bigliettini con richiesta di aiuto ai clienti (2021). Un’altra operazione di comunicazione che fece esplodere le polemiche in un momento quasi post covid in cui le cronache erano piene di casi di lavoratori sottopagati. O di personale che non si trovava.
Ma per tutta la storia di Burgez antecedente all’asta potete leggere qui.