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8 Agosto 2011 Aggiornato il 9 Agosto 2011 alle ore 12:31

Ora che il kebab è tra le cose dell’altro mondo, chi lo dice ai veneti che anche la pizza è a rischio?

Cose dell'altro mondo è il film con Abatantuono e Mastrandrea che racconta di un Veneto senza immigrati. Zaia e il sindaco anti kebab Bitonci protestano
Ora che il kebab è tra le cose dell’altro mondo, chi lo dice ai veneti che anche la pizza è a rischio?

Bisognerebbe spiegarlo al sindaco di Cittadella (Padova) e deputato leghista Massimo Bitonci che vietare l’apertura di attività che somministrano kebab o simili pietanze da asporto che non “fanno parte della nostra tradizione e della nostra identità” vuol dire chiudere altri esercizi. Almeno a rigor di logica. O vogliamo sostenere che la terronissima pizza napoletana abbia avuto i natali sul Grappa dopo aver passato l’Irno grazie al Ministro Brambilla?

In terra celtica, si sa, tutto può accadere. Anche che l’indimenticabile Zaia dopo aver cercato di risollevare da ministro le sorti dei formaggi italiani con il McItaly (contrario il Guardian e supponiamo anche Vincenzo Mancino della Bottega del Gusto/Dol che se l’era presa con il McCiociaro) ora da Governatore della Regione Veneto plauda a Bitonci non per la crociata anti-kebab, ma per l’interrogazione sul film di Francesco Patierno, Cose dell’altro mondo, con Diego Abatantuono che da piccolo imprenditore ed editore televisivo si ritrova in un Veneto con tanti leghisti e senza immigrati regolari.

“Bitonci ha fatto bene a presentarla – ha dichiarato Zaia – perché solleva un problema del fatto che comunque bisogna finire di inondare i veneti e la gente del Nord di infamia. Vogliono dipingerci come zulù, con tutto il rispetto per gli zulu, ma è ora di finirla. Visto e considerato che poi siamo sempre noi a pagare il conto di famiglia e le bollette a fine mese”.

Avete capito Bitonci? Non vuole alimentare lo “spaccio molesto” di kebab per salvaguardare la tradizione e non ci sta a vedere un Veneto abitato solo da leghisti in un film.

Ma forse finiranno fuori oltre ai kebab e alle pizzerie, anche i sushi, i cinesi e perché no, le specialità delle altre regioni italiane. Festeggeremo la polenta dominata del lombardo-veneto con la benedizione del Ministro Brambilla?

E voi, quanta cucina non tradizionale nella vostra città avrete colpevolmente assaggiato? Siete pronti a confessare?

Foto: Kamila Barbara Czudwska. Link: il mattino di padova

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