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31 Agosto 2023 Aggiornato il 29 Luglio 2024 alle ore 17:34

Cicchetti veneziani: cosa sono, il prezzo e dove mangiarli a Venezia

Cicchetti veneziani? A Venezia non si possono perdere gli stuzzichini dei bacari, economici e tipici. Dove provarli in ogni quartiere
Cicchetti veneziani: cosa sono, il prezzo e dove mangiarli a Venezia

Il mondo sta per invadere Venezia e nessuno ha ancora tirato fuori una guida ai cicchetti veneziani. Tutti vogliono conoscere il programma della Mostra del Cinema 2023. D’accordo, ma una volta lì dovrete pure nutrirvi, perbacco. 

Ah, se non ci fosse Scatti di Gusto.

Cosa sono i cicchetti veneziani

Cicchetti veneziani

Sono piccoli stuzzichini tipici dei migliori bacari, le osterie della città lagunare che scoprite in un giorno seguendo il nostro tour

Posti dove si entra per “cichetar” (fare incetta di cicchetti) e per “ciacolar” (aprirsi alla convivialità), sempre con “un’ombra in man” (un bicchiere di vino). 

Una tradizione, quella dei cicchetti veneziani, che risale al tempo dei mercanti, abituati a festeggiare i loro affari con un boccone di pane e qualche specialità del posto. 

Questi mini sfizi gastronomici a base di carne, pesce, verdure, formaggi, salumi, vivono un momento di gloria all’ora dell’aperitivo nei migliori locali della città, dove si spiluccano in piedi o seduti spesso da banconi vetrati.

Quanto costano i cicchetti veneziani

Il cicchetto è, per definizione, il modo di mangiare a Venezia spendendo poco.  Se è vero che la città è costosa e non priva di trappole per turisti, nei bacari, specie in questi 30 bacari i prezzi sono decisamente alla portata. I cicchetti costano da 1 a 3 euro a seconda del tipo scelto, le ombre da 2 a 4 euro.

11 cicchetti veneziani tipici

Un modo dinamico di apprezzare il cibo di strada della Serenissima. 

Ecco i cicchetti imperdibili a Venezia, piccoli bocconi che, pur rappresentando la tradizione della cucina lagunare, si adattano a un consumo giovane e informale. 

Li trovate spesso anche in queste 26 trattorie di Venezia dove mangiare di gusto spendendo il giusto.

1 – Con il baccalà mantecato

Una crema di stoccafisso e olio, morbida emulsione dal sapore delicato e profumato, che si spalma su una fetta di pane o di polenta. 

Il baccalà mantecato è uno dei piatti simbolo della cucina veneziana, servito anche come antipasto durante le feste natalizie.

2 – Variante baccalà alla vicentina

Un variante del precedente è il classico baccalà alla vicentina, ammollato e cotto in una salsa di latte, cipolle, olio, burro e formaggio grana, diffuso anche a Venezia grazie ai commerci tra le due città. 

Si serve su una fetta di polenta gialla, oppure si può tagliare a pezzi e servire come cicchetto accompagnato con un bicchiere di vino bianco secco. 

Cicchetti da strada

Scartosso

3 – Scartosso alla veneziana

Un modo economico e divertente di gustare il pesce fritto, tipico della città lagunare. Si tratta di un cono di carta che contiene una porzione di pesce fritto misto, caldo e croccante da abbinare allo Spritz. 

Lo scartosso veneziano si trova nei banchi dei pescivendoli ambulanti, che lo preparano al momento e lo servono con una spruzzata di limone. 

4 – Polpette

Un altro cicchetto veneziano molto diffuso e apprezzato nei bacari. Sono piccole palline di carne, pesce o verdure. 

Sono famose le polpette al sugo, con le melanzane e con il tonno. 

Cicchetti molto veneziani

5 – Trippa Rissa

Altro celeberrimo cicchetto veneziano, un piatto antico e popolare che si prepara con la trippa di vitello, tagliata a striscioline, fritta in olio bollente poi spolverata di sale e pepe. 

La trippa rissa si trova nei bacari oppure nei banchi dei macellai ambulanti, che la vendono dentro coni di carta. 

6 – Schie e polenta 

Le schie sono piccoli gamberetti grigi della laguna, fritti o bolliti e serviti con una polenta morbida e cremosa. 

Un tempo le schie erano il cibo dei poveri, oggi sono apprezzate come una specialità gastronomica. 

Polenta e schie sono un abbinamento perfetto, che esalta il sapore dolce dei gamberetti con quello rustico della polenta. 

7 – Cicchetti con sarde in saor

Si tratta di sarde fritte e ricoperte di cipolle in agrodolce, arricchite con pinoli e uvetta. 

Un piatto antico, che risale a quando i pescatori usavano l’aceto per conservare il pesce. 

Il nome saor deriva dal verbo salare, che significa insaporire. Pane o polenta sono l’accompagnamento ideale.  

Ancora cicchetti tipici

8 – Folpetti

Tipico stuzzichino marinaro veneziano preparato con piccoli polpi, chiamati anche moscardini, cotti in un sugo di pomodoro con aglio, prezzemolo e peperoncino. 

Il liquido di cottura dei folpetti, chiamato guazzetto, si addensa con il loro succo e diventa una salsa corposa e profumata.

Il guazzetto di folpetti si serve su una fetta di pane o di polenta.

9 – Cicchetti con pastin e formaggio di malga

Un cicchetto veneziano preparato con il pastin, ovvero una pasta di carne di maiale e manzo, aromatizzata con spezie, vino e un formaggio stagionato proveniente delle zone alpine. 

Il pastin e formaggio tagliato a fette sottili, si fa scaldare su una piastra o una padella fino a farlo sciogliere leggermente. Poi si serve su una fetta di pane o di polenta. 

Con pesce o salumi

10 – Mozzarella in carrozza con la sarda

Una variante della mozzarella in carrozza che prevede l’aggiunta di un filetto di acciuga tra le fette di mozzarella. 

Si prepara come la versione tradizionale, utilizzando pane in cassetta, uova, farina e pangrattato. 

La differenza sta nel fatto che tra le fette di mozzarella si inserisce anche un filetto di acciuga, ben scolato dall’olio e asciugato con carta assorbente.

11 – Cicchetto veneziano con porchetta trevigiana

I cicchetti con i salumi sono un grande classico veneziano, la versione più gettonata è quella con la famosa porchetta trevigiana. 

Di solito i salumi sono accompagnata da formaggio, verdure sott’olio, mostarda o altre salse. 

Dove mangiare i cicchetti veneziani: Dorsoduro

Il sestiere (come a Venezia si chiamano i quartieri) di Dorsoduro, battezzato così perché il terreno è meno paludoso del resto di Venezia, è popolato soprattutto da studenti universitari.

La zona propone diverse chicche da leccarsi i baffi. 

Al netto del nome plurale, Cantine del vino già Schiavi in Campo Santa Margherita (Dorsoduro 992, fondamenta Nani, Venezia, tel. 041 5230034) è una vecchia osteria che fa cicchetti da secoli. 

Dentro si trova di tutto, dal pesce ai salumi, ma il must è il baccalà mantecato, una delizia. 

Sono quasi un centinaio gli assaggi da abbinare al vino, che nel locale si trova a fiumi visto che parliamo principalmente di un’enoteca. Di solito si mangia in piedi godendosi lo spettacolo delle gondole che passano. 

“Fugaccia”: la migliore focaccia dolce della città

Se avete ancora spazio, a pochi metri c’è Dal Nono Colussi che fa le migliori “fugacce” (focacce dolci) della città. 

Dal 1956 non hanno mai cambiato ricetta, niente canditi o uva, solo una pasta lievitata super soffice. Meglio di panettone e pandoro messi insieme! Nel forno lavorano nonno, papà e figlio e si vede che ci tengono alla qualità (calle lunga S. Barnaba, Dorsoduro 2867 A – Venezia. Tel. 041 5231871). 

Si mangia bene anche da Sudest1401 vicino a Ca’ Pesaro (Dorsoduro 1401, Palazzo delle Zattere – Venezia, tel. 041 0996843). 

È un ristorante che promuove l’inclusione, con cicchetti e piatti che vanno oltre la tradizione, giardino e atmosfera green.

Per un gelato “storico”, raccontato in numerosi romanzi, si va alla Gelateria Nico, la più famosa della città da 80 anni e passa alle Zattere. Il gusto gianduiotto è un must assoluto (Dorsoduro 922, fondamenta Zattere del ponte Longo – Venezia, tel. 041 5225293).

Dove mangiare i cicchetti veneziani: Rialto

Alla madonna

Al mercato di Rialto ci si immerge nell’atmosfera vibrante di Venezia. Tra il vociare dei venditori che spacciano la loro mercanzia, è un turbinio di pesci freschi, verdure e frutta colorata. Chiedete come cucinare le seppie, riceverete consigli utilissimi (calle Prima de la Donzella, 306 – Venezia).

Dopo un giro al mercato vi sarà venuta fame, mangiare uno spuntino passeggiando è d’obbligo. All’Acqua e Mais il famoso “scartosso” riempito di fritto di pesce è una bomba, con una fetta di polenta arrostita che si scioglie in bocca (S. Polo 1411, campiello dei Meloni – Venezia, tel. 041 2960530). 

Se volete sedervi, la trattoria Antiche Carampane è perfetta, si riforniscono al mercato quindi il pesce è top (S. Polo 1911, Venezia, tel. 041 5240165). 

Con lo Spritz

Per un veloce cicchetto correte al Pescaria, piccolo wine bar dove il rapporto qualità-prezzo è imbattibile! La pausa ideale è uno spritz accompagnato da gamberetti e crostini (S. Polo 317, Rialto – Venezia). 

Chi vuole portarsi via qualcosa, al WEnice trova sarde in saor, moscardini e un’impeccabile frittura (calle de le Beccarie 319, S. Polo, Venezia, tel. 041 8220298). 

Infine chi vuole provare la vera cucina veneziana trova piatti impeccabili (seppie in tecia e risotto ai frutti di mare) a prezzi abbordabili all’antica Trattoria Alla Madonna (S. Polo 594, calle della Madonna, Venezia, tel. 041 5223824). 

Dove mangiare i cicchetti veneziani: Castello

Cicchetti veneziani con acciughe

Attraversato il ponte di Rialto, alla vostra destra, c’è Castello, il sestiere più verde di Venezia! 

Questa zona ospita anche la Biennale all’Arsenale, posto da vedere assolutamente. 

Per un pasto genuino si fa tappa ad Al Covo: le moeche fritte con cipolla di Tropea e gli spaghetti alle vongole sono una gioia! 

Da CoVino il bistrot annesso, si sperimentano invece piatti creativi e vini naturali (Campiello de la Pescaria, 3968 – Venezia, tel. 041 5223812). 

Stuzzicare all’aperto

A pochi passi c’è Al Giardinetto da Severino: mangiare nel dehors fiorito il baccalà mantecato o le seppioline con polenta, è un incanto (Castello 4928, salizada Zorzi ruga Giuffa, Venezia, tel. 041 5285332). 

Siete gourmet curiosi e volete provare sapori diversi? Andate al ristorante Local, i prezzi sono un po’ alti ma il risotto di gò è una delizia (Salizzada dei Greci, 3303 – Venezia, tel. 041 2411128).

Al ristorante Wildner dell’omonimo hotel affacciato sul Canal Grande, un po’ caro, ma visto il contesto…, è d’obbligo concedersi moscardini e polenta o un piatto di bollito (Riva degli Schiavoni, 4161 – Venezia). 

Prima di raggiungere Piazza San Marco fate tappa alla pasticceria Marchini e toglietevi lo sfizio con i baicoli, biscotti secchi tipici della città (campo S. Luca, S. Marco 4589 – Venezia, tel. 041 2413087).

Dove mangiare i cicchetti veneziani: San Marco

Quando arrivate a Piazza San Marco, entrate nel gotha internazionale dell’ospitalità! Attenzione ai prezzi, però.

Davanti a tutti c’è l’elegante Grancaffè Quadri dopo il restyling di Starck, con piatti gourmet supervisionati dagli Alajmo, come i gamberi rossi e la sogliola al nero di seppia. 

Di fronte, il leggendario Florian ha 300 anni di storia, è passato da lì mezzo mondo! Oltre al rito dell’aperitivo, provate i brutti ma buoni al cioccolato e nocciole. 

Siete a Venezia? Non può mancare un salto all’Harry’s Bar, ritrovo di star e non, dove ordinare il dry martini con il fegato alla veneziana (San Marco 1323 – Venezia, tel. 041 52 85 777). 

Non fatevi distrarre troppo dal fascino di un posto mitico come l’Harry’s Bar di Venezia e tenete d’occhio i prezzi.

Le pizzette con le acciughe

Non distante da Piazza San Marco, il posto da non mancare è la trattoria Aciugheta, altro tempio dei cicchetti veneziani. 

Le pizzette con le acciughe sono lo sfizio più richiesto e indubbiamente la star del posto che fa parte dell’Hotel Rio (Campo Santi Filippo e Giacomo, 4359 – Venezia).

Pochi sanno che nel chiostro dei Carmelitani, oltre all’Acqua Melissa, un preparato terapeutico a base di erbe, i frati producono e vendono vini da vitigni antichi e rari recuperati con grande lavoro, come il Glera o il Verduzzo (Cannaregio 54 – Venezia, tel. 348 7728430). 

Tra caffè secolari, pasticcerie d’altri tempi e luoghi di culto dell’hospitality, San Marco sa come farvi sentire al centro del mondo.

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