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5 Dicembre 2025 Aggiornato il 5 Dicembre 2025 alle ore 10:31

Nuova Guida Michelin vini 2026: si apre la caccia ai Tre Grappoli

La Guida Michelin irrompe nel mondo del vino con una guida dedicata alle cantine e ai vigneti. Si inizia nel 2026 con la Francia
Nuova Guida Michelin vini 2026: si apre la caccia ai Tre Grappoli

Nel 1926 sono nate le stelle Michelin, gioia e dolori per tanti ristoranti e chef che le inseguono e sperano di vederle brillare sulle proprie tavole. Da 71 anni accompagnano anche la selezione dei ristoranti in Italia, mentre sono ben più recenti le Chiavi che segnalano sempre con la sequenza 1-2-3 i migliori alberghi (dal 2024). E ora, nel 2026 avremo nella Guida Michelin anche i Tre Grappoli – e ovviamente 1 e 2 Grappoli. Che si aggiungono al pittogramma del vino creato nel 2004 per distinguere abbinamenti eccezionali con il cibo e al Michelin Sommelier Award introdotto nel 2019.

La nuova distinzione della Guida Michelin metterà in evidenza le cantine vinicole di diverse regioni del mondo. Valuterà la loro eccellenza complessiva basandosi su cinque criteri universali applicati in modo uniforme. Nel mondo del vino, la Guida Michelin premierà non solo i vigneti ma anche, soprattutto, donne e uomini che li fanno vivere. Con questa nuova distinzione, la Guida intende mettere in evidenza storie uniche e competenze trasmesse di generazione in generazione, ma anche tecniche innovative e pratiche contemporanee, utilizzando una metodologia rigorosa e indipendente.

Cosa significano i Grappoli della nuova Guida Michelin per le cantine

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Tre Grappoli. Produttori eccezionali. Qualunque sia l’annata, gli amanti del vino possono orientarsi alle produzioni di queste cantine in tutta fiducia.

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Due Grappoli. Produttori eccellenti che si distinguono per una qualità e una costanza notevoli all’interno del loro territorio.

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Un Grappolo. Produttori di grande qualità che realizzano vini di carattere e stile, particolarmente riusciti nelle migliori annate.

Selezionato. Produttori affidabili, scelti per la loro costanza e qualità, i cui vini ben fatti promettono un’esperienza di qualità.

I 5 criteri che portano all’assegnazione dei Grappoli nella Guida Michelin

Per la sua nuova distinzione, la Guida Michelin applica cinque criteri universali. 

  1. Qualità dell’agronomia. La valutazione riguarda lo stato di salute del suolo, l’equilibrio dei ceppi e la cura della vite. Tutti fattori essenziali che influenzano direttamente la qualità del vino.
  2. Competenza tecnica. La valutazione si concentra sulle competenze tecniche nel processo vinicolo. Gli ispettori cercano processi di vinificazione precisi e rigorosi, che producano vini ben sviluppati e che riflettano il terroir e le tipologie di viti [varietà di uve], senza difetti perturbanti.
  3. Identità. La Guida valorizza i produttori di vino che esprimono la personalità, il senso del luogo e la cultura che li accompagnano.
  4. Equilibrio. Valutazione dell’armonia tra acidità, tannini, legno, alcol e zuccheri.
  5. Costanza. I vini saranno valutati su più annate per verificare la loro costanza nella qualità, anche negli anni più complicati. La Guida celebra i vini che rivelano maggiore profondità ed eccellenza col passare del tempo.

La competenza al centro delle valutazioni

Le future selezioni si baseranno sull’esperienza di ispettori dedicati al vino, tutti professionisti e dipendenti del gruppo Michelin. Questo team, che redige le sue raccomandazioni in maniera collegiale e indipendente, riunirà specialisti esperti del vino e nuovi ispettori appositamente assunti.

Tutti i membri del team sono stati selezionati non solo in base alle proprie qualifiche, ma anche alla capacità di valutare un vigneto con rigore e integrità. Sono tutti professionisti esperti nel settore – ex sommelier, critici specializzati o esperti di produzione – e portano al team un’esperienza concreta e approfondita del mondo vinicolo. 

Le future selezioni rifletteranno l’eccellenza e la costanza delle aree selezionate.

La prima Guida Michelin 2026 assegna i Grappoli nel 2026: si inizia con Borgogna e Bordeaux

Nel 2026, il Grappolo Michelin scriverà il suo primo capitolo nel cuore di due rinomate aree vinicole francesi: la Borgogna e il Bordeaux

Nel corso dei secoli, Bordeaux si è affermata come una forza storica nel mondo del vino. I suoi distinti vigneti e la loro reputazione vanno ben oltre i nostri confini. L’intera prestigiosa regione di Bordeaux è rinomata in tutto il mondo per le sue innovazioni e le sue tradizioni.

Il Bordeaux si è affermato nel corso dei secoli come una regione storica nel mondo del vino. Le sue grandi proprietà e la sua reputazione trascendono i confini francesi. Terra di prestigio e innovazione, il Bordeaux unisce tradizione e fama internazionale.

La Borgogna, da parte sua, si distingue per il suo approccio profondamente radicato nel patrimonio locale. I suoi vigneti, a misura d’uomo e a conduzione familiare, riflettono una tradizione fatta di rigore e cura in ogni fase della produzione. L’eredità trasmessa di generazione in generazione ha plasmato l’identità locale e forgiato la reputazione mondiale della Borgogna.

Cosa dice Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide Michelin nel mondo

“Dopo aver guidato i buongustai di tutto il mondo verso le migliori tavole in oltre 70 destinazioni e verso gli hotel più eleganti del mondo, la Guida MICHELIN è lieta di aprire un nuovo capitolo con il mondo del vino. Questa nuovo punto di riferimento si rivolge sia al neofita curioso, sia all’esperto più appassionato e mette in risalto uomini e donne che, in tutto il mondo, modellano con talento ed esigenza le cantine vinicole di oggi e di domani.” spiega Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale della MICHELIN Guide

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