Milano. La vera gastronomia giapponese apre con Yamamoto il 15 settembre

La data, me la sono segnata: Yamamoto, una gastronomia giapponese, aprirà il 15 settembre al 5 di via Amedei, una di quelle viuzze nascoste fra via Torino e corso Italia. Siamo in pieno centro storico, dunque: un’ottima posizione per un locale che, se non sbaglio, non ha corrispondenti a Milano. Una gastronomia costruita sul modello di quelle nipponiche autentiche (mi sa che non ci sarà il sushi…). Un’operazione-nostalgia sul modello di quella fatta da Giacomo Bulleri con Giacomo Rosticceria: piatti pronti, da asporto, o da mangiare sul posto.
In che senso parliamo di autenticità? Nel senso di cucina casalinga, di osouzai-ya お惣菜 appunto: i negozi dove si compra del cibo pronto, gastronomie. Nel senso che ci sarà ad esempio un piatto molto semplice, il menchi katsu メンチカツ – una polpetta che Aya Yamamoto andava a comprare per i nonni in una gastronomia vicino a casa loro (“Anzi, lo faccio tutt’ora quando torno in Giappone!”).
Aya Yamamoto, con sua madre Shih Chy Yamamoto, è l’ideatrice (sono, anzi, le ideatrici) di questo progetto. In Italia dal 1991, Shih ha aperto il Nobi’s Cafè e Zakuro, e ha fatto conoscere gli onigiri; sua figlia Aya, nata a Tokyo, cresciuta a Milano, ha portato a termine gli studi e ha lavorato a Londra, per poi rientrare in Italia. Al loro fianco, o meglio in cucina, lo chef giapponese Yasuhiro Masumoto, già nelle cucine di Zakuro e Osaka; in sala, Takara Sato, ex Zazà Ramen.