Pizze e piatti con Francesco Martucci e Nino Di Costanzo

Nuova incursione di Nino Di Costanzo, chef del ristorante due stelle Michelin Danì Maison nel mondo della pizza. O forse dovremmo dire il contrario con Francesco Martucci de I Masanielli di Caserta che approccia l’alta cucina di cui è fervente osservatore. La combo è con la cena a quattro mani officiata all’hub di Identità Golose sotto l’egida di Latteria Sorrentina. Che dopo aver invaso le pizzerie e le cucine, a Tuttofood ha lanciato 3 prodotti per i supermercati e le cucine domestiche.
La cena a tutto latticini
5 portate hanno disegnato un nuovo modo di intendere consistenze e accostamenti del Fiordilatte di Napoli, della Provola affumicata e della Fuscella.
1. Fiordilatte e scampo

Partenza fulminante con Nino Di Costanzo che trasforma il Fiordilatte di Napoli in una nuvola di latte pronta ad avvolgere lo scampo e a solleticare il palato con l’acidità del limone. Doppio colpo per gli ingredienti che restano protagonisti pur in una combinazione indimenticabile.
2. Provola e pepe, pizza finta ma vera

Francesco Martucci risponde da par suo con lo spicchio di pizza Finta Provola e Pepe. Su un impasto pensato per l’occasione, Martucci elabora un classico esaltando il ruolo del pomodoro: Crema di pomodoro riccio arrosto, pomodoro del piennolo saltato, chips di pomodoro San Marzano, confettura di pomodoro corbarino, mousse di finto ragù di San Marzano DOP. Finta nella trasposizione della pizza “dei pizzaioli”, autentica nel sapore della Provola di Napoli messa a crudo per esaltare il valore della trasformazione del latte e del processo di affumicatura. Che va a nozze con il pepe di Cubebe e quello di Sichuan.
3. Provola e calamari

Nino Di Costanzo riesce dare nuova consistenza alla materia prima. Il suo Calamaro in carbonara di Provola di Napoli richiama subito il piatto di pasta. Ma si fa tagliatella e vira sulle note dolci per essere accarezzato dalla affumicatura in paglia al naturale della provola. E stravolgere consistenze, ricordi, sensazioni.
4. La pizza in musica


Francesco Martucci, che ha riaperto da poco la sua pizzeria con una sala degustazione in cui si mangia accompagnati da un sottofondo musicale, rilancia la sua idea con Johan Sebastian Bach. La sua doppia cottura – leggermente fritta e ripassata in forno – accoglie spinaci al burro di Normandia, il Fiordilatte dei Monti, il latticino di Latteria Sorrentina pensato proprio per la pizza, tartare di manzetta prussiana, alici fermentate al limone, uovo di bianca livornese pastorizzato. Un buon passaggio mare e monti.
5. Il dolce

Chiusura in combo con i due attori che sui classici della pasticceria napoletana costruiscono una pizza dolce capace di riscrivere la sfogliatella e la pastiera utilizzando come trait d’union la Fuscella di Napoli, l’essenza stessa del latte lavorato interamente a mano. Non una ricotta, quindi non una ricottura del siero, ma la cottura del latte.
Perché pizza e cucina insieme

“Il latte è il fil rouge che unisce l’alta cucina e la pizzeria e ne siamo tanto convinti che le trasformazioni del nostro fiordilatte e della nostra provola sono la dimostrazione che la qualità della materia prima e il rispetto sono gli elementi essenziali. Nino Di Costanzo e Francesco Martucci lo hanno dimostrato nelle loro interpretazioni che al variare delle consistenze e delle temperature hanno restituito l’essenza del gusto per cui noi siamo impegnati da cinque generazioni”, spiega Giovanni Amodio, Vice Presidente di Latteria Sorrentina.
“Una caratteristica che ci ha spinto a considerare la realizzazione di nuovi prodotti pensati per il consumo domestico e i supermercati. Con il Fiordilatte Taglio a mestiere per la pizza da fare a casa, la Ricotta Ricca per aiutare nella creazione di dolci e le Filacce di Fiordilatte in panna fresca pensiamo che gli stessi sapori dell’alta cucina e dell’alta pizzeria arriveranno a casa di tutti. Anche dei fan di Francesco Martucci e Nino Di Costanzo”, conclude Giovanni Amodio.