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Pepe, indiscutibilmente la pizzeria numero 1 di Caiazzo

Alla Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo pizze ottime e prezzi sorprendenti: Margherita Corretta a 5,50 € e ripieno con scarola a 8,50 €
lunedì, 18 Settembre 2023 di

Dici pizza a Caiazzo, vicino Caserta, e dici senza ombra di dubbio Pepe. Chiariamo subito che di pizzerie a Caiazzo che portano il nome Pepe ce ne sono due. La Pepe numero 1, la storica placidamente acquattata nella piazza principale del paese, che porta il nome di Antica Osteria Pizzeria Pepe. E la Pepe numero 2 che della prima è derivata e che trovate nei vicoli con il nome Pepe in Grani.

La storia della pizzeria numero 1 di Caiazzo inizia nel 1931. Semplice come può essere quella di un paesino sperduto nel verde di una collina. È Francesco “Ciccio” Pepe che fa il panettiere e sforna le pagnotte a “otto” e a “coppie”. Coltivando anche la passione per il vino, ecco che nasce l’osteria qualche anno dopo, nel 1937. La pizza trova spazio tra gli anni ’40 e ’60. Nel 1962 è la volta di Stefano Pepe, il figlio, che trasferisce l’osteria ma più che mai votata alla pizza nell’attuale sede, un palazzetto cielo terra in piazza Porta Vetere, porta appunto di accesso a Caiazzo.

Da allora poco è cambiato e in 60 anni e più di storia il marchio Pepe è diventato sinonimo di pizza e non solo a Caiazzo grazie all’impegno di Nino e Massimiliano. Rinforzato dall’apertura della pizzeria Pepe 2 di Franco (correva l’anno 2012), il fratello famoso. Tanto famoso che ha attirato giornalisti, critici, foodblogger in una sorta di buco nero. Che ha finito per spegnere i riflettori sulla pizzeria Pepe numero 1.

La pizza di Pepe a Caiazzo e il ritorno alle origini

L’occasione del ritorno alle origini della Pepe 1 è una pizziata. Dicesi pizziata la tavolata di più appassionati e professionisti al tavolo di una pizzeria per condividere (non esistevano ancora i menu degustazione) spicchi di diverse pizze. Nessun ordine prestabilito se non la prenotazione del (lungo) tavolo. Poi si recita a soggetto per l’ordinazione sulla scorta delle indicazioni di ciascun commensale.

I miei ricordi sono sparpagliati negli anni. Ma due sono le pizze che mi dicono che sono alla pizzeria Pepe numero 1 a Caiazzo: la mastunicola e il calzone con la scarola riccia.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: Nino alla stesura
Nino Pepe prepara la pizza nel 2016

Ho dovuto faticare per ravanare tra i terabyte di foto dell’archivio. Non tutte sono state pubblicate per scelte editoriali (vabbè, a volte ho dimenticato/non ho avuto tempo), ma voglio proporvi questo gioco di flashback per ripercorrere la storia fotografica della pizzeria 1 di Caiazzo.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: ripieno
Il calzone con la scarola riccia nel 2011

A partire dal 9 gennaio 2011 quando il pizzaiolo era come ora Nino Pepe affiancato dal fratello Franco che già era più conosciuto e portava il nome del nonno Francesco detto Ciccio. Ed ecco il calzone con la scarola riccia messa a crudo. Non male, non vi sembra?

2011

Una sbirciatina al forno che è sempre quello per guardare la cottura.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: il forno
2016
2023

Non ci credete che è sempre lo stesso forno? E allora guardate queste due foto del 19 gennaio 2016 e del 12 settembre 2023 (scattata da Antonella Amodio durante la pizziata). A memoria è stata data una mano di vernice.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: ripieno con la scarola riccia
2016

E il calzone? Rieccolo nel 2016. Qui sopra e in copertina. Sembra (è) uguale a se stesso. E Nino Pepe della pizzeria numero 1 di Caiazzo giura che nulla è cambiato da ben prima del 2011. Al tavolo dei commensali è tutta una lode.

Come sono le pizze della pizzeria Pepe numero 1 a Caiazzo

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: pizza fritta
Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: pizza fritta

Ma non voglio confondervi e riavvolgo la serata della pizziata. Partita alla grande con una pizza fritta da manuale non scritto della lievitazione-alveolatura-frittura. Una nuvola aerea che si squaglia in bocca portando la dote generosa del pomodoro. Asciutta e croccante come da poche altre parti al mondo.

Il calzone nel 2023

E ovviamente non potevamo resistere al ripieno con la scarola riccia a crudo. Da film. E mi ripeto, nessun cambiamento, un calzone fedele a se stesso.

E ho anche il testimone del taglio nel 2016. Pizzaiolo molto, ma molto conosciuto.

La pizza Mastunicola

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: Mastunicola

‘O Masto, il Maestro in napoletano, è un artigiano fortissimo. Come doveva essere questo benedetto Nicola cui è intitolata la pizza Mastunicola, archetipo della napoletana (per conoscere i dettagli, leggete qui). E Maestro è anche Nino Pepe della pizzeria di Caiazzo, tant’è che mi è sempre sorto il dubbio che Nicola fosse di queste parti.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: pizza Mastunicola con i fichi
La pizza Mastunicola nel 2023

A questo giro, l’hanno fatta “innovativa”. Aggiungendoci dei graditissimi fichi caiazzani che devono essere parenti delle famose olive caiazzane. Che ci siamo spazzolati a complemento stile caramelle. E che non si dica che la Mastunicola sia diventata una Masturafele.

Se state arzigogolando circa la differenza di tonalità, sappiate che una reflex è (ancora) superiore a un iPhone (12). Vogliate apprezzare la (O-M-G) conformazione a canotto che a Caiazzo esisterà probabilmente dagli anni ’40.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: margherita

E che fai, non ti fai una Margherita in una pizziata? Questa è quella della pizzeria Pepe 1. Complotto. Non è la stessa pizza. È cambiato il piatto e pure la tovaglia. Bravi. Lo spicchio è del 2023, la pizza intera è del 2016. Questa si chiama sempre allo stesso modo: Margherita Corretta.

Sarà tradizionale, moderna o contemporanea, ma è proprio buona. Quale pizza margherita può reggere il confronto a Caiazzo e dintorni? Il confronto naturale è con la Margherita della pizzeria Elite di Alvignano (continuate la strada maestra per qualche chilometro). Sfornata da Pasqualino Rossi assurto agli onori delle cronache gastronomiche per aver rispolverato la pizza nel ruoto.

La chiusura con mozzarella, calzone e vini

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: Massimo Pepe
Massimo Pepe

Ho detto Alvignano? Eh sì. Quindi ci va la mega treccia di mozzarella di bufala di Mimmo La Vecchia del caseificio Il Casolare. Che quest’anno al Campionato della Mozzarella purtroppo non ha ripetuto la performance del 2022 quando si era piazzato al secondo posto della categoria Dop.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: calzone con prosciutto e mozzarella

C’è ancora spazio per un altro classico delle pizze della pizzeria Pepe a Caiazzo: il calzone con prosciutto cotto e mozzarella. Anche lui leggerissimo.

Capitolo vini. Entrée affidata al sempre godibilissimo Gragnano Otto Uve di Salvatore Martusciello. Nel mezzo una magnum Vite Colte Alta Langa dalla cantina di Luciano Pignataro. E Lucia Migliaccio ha messo al centro il rosato e i Falerno del Massico della cantina Bianchini Rossetti di Casale di Carinola.

Con un impasto a mano e gli ingredienti delle farciture scelti dai fratelli Pepe dell’omonima pizzeria di Caiazzo vi sarà difficile alzare bandiera bianca. Ma lo farete e quindi vi aggiungo un paio di flashback.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: pizza capricciosa

La pizza capricciosa del 2011 preparata in quel caso da Franco Pepe.

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: soffritto

E il soffritto del 2016 (che ora costa 9 €).

Nino Pepe

A Nino e Massimo Pepe l’onore di aver portato avanti la tradizione di una insegna quasi centenaria. A Gianmarco Pepe, il giovane figlio di Nino, l’onere di continuare la storia della pizzeria numero 1 di Caiazzo. E che non si ripeta la storia dell’oblio da social.

Menu e prezzi

Antica Osteria Pizzeria Pepe a Caiazzo: menu e prezzi

Una selezione delle pizze proposte dalla pizzeria Pepe a Caiazzo con l’avvertenza che “per variazioni non comprese nel listino il prezzo è da stabilire”. Come recita il menu.

Pizza fritta montanara (6,50 €)

Calzone fritto con ricotta di bufala, Silano affumicato, salsiccia di maiale nero casertano, cicoli, pepe olio extravergine di oliva (6,50 €)

Pizza semplice con pomodoro, origano del Matese, aglio (5 €)

Margherita (5,50 €)

Marinara (5,50 €)

Capricciosa (7,50 €)

4 stagioni (9 €)

Ai porcini (7 €)

Diavola (7 €)

Calzone con pomodoro, mozzarella e prosciutto cotto (8 €)

Caiatina con mozzarella, rucola, prosciutto crudo, scaglie di parmigiano (8 €)

Focaccia classica con lattuga, pomodoro fresco, pecorino “Brigante”, prosciutto crudo (7,50 €)

Le pizze di gusto

Ripieno con scarola di Mastro Stefano con scarola riccia cruda, olive caiazzane, capperi, acciughe (8,50 €)

La Mastunicola conciata: schiacciata con sugna di maiale nero casertano, pepe, basilicom conciato romano Le Campestre, origano del Matese (7 €)

Salsiccia e broccoli (8 €)

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.