Presepe e Scaturchio: chiusa e riaperta la pasticceria a Napoli
È durata meno di 24 ore l’apertura della pasticceria Scaturchio a via San Gregorio Armeno, la strada dei presepi di Napoli, che è arrivata la chiusura. Aperta la mattina, chiusa nel pomeriggio dopo le ore 18 a seguito di un blitz dei vigili urbani. Il motivo è nell’esecuzione di una delibera della giunta del sindaco Manfredi di luglio di quest’anno. L’assessore al Turismo, Teresa Armato, ha stabilito che a San Gregorio Armeno, la strada dei pastori nel cuore del centro antico, è possibile aprire solo botteghe a tema. Quindi nessun tipo di attività al di fuori di quella per cui San Gregorio è riconosciuta universalmente. E non fabnno eccezione menneno insegne storiche del food come la pasticceria Scaturchio.
[Aggiornamento: Il TAR ha dato ragione a Scaturchio e ha sospeso temporaneamente il provvedimento del Comune, per cui il bar può riaprire: almeno fino al 24 ottobre quando il giudice ha fissato la camera di consiglio per esaminare il merito]
Che ha la sede storica non molto lontano, a piazza San Domenico Maggiore, dal civico 54 di via San Gregorio Armeno. Pochi metri ma che a partire dall’8 dicembre fanno gran differenza per il via vai di napoletani e turisti. Nessuna eccezione con questo regime speciale istituito nella zona a soli presepi. Non valgono le sfogliatelle né i babà di produzione Scaturchio. Né tanto meno i famosi ministeriali, i famosi cioccolatini fondente a forma di medaglione con ripieno di crema al liquore. Per loro non c’è posto tra in pastori se non sulla tavola delle osterie ammodernate secondo il gusto presepiale napoletano.
Perché Scaturchio non può aprire nella strada dei presepi
La delibera cerca di mettere un freno all’espansione incontrollata di negozi di street food, friggitorie e pizzetterie che hanno già stravolto l’identità della città. Via Toledo è forse l’esempio più eclatante. Nel pomeriggio, Palazzo San Giacomo dirama un comunicato. “Prima concreta applicazione della nuova disciplina voluta dal sindaco Manfredi a tutela del centro storico Unesco… gli uffici hanno impedito l’apertura di un nuovo locale a San Gregorio Armeno”. Non si cita Scaturchio ma il successivo intervento dei vigili che chiude la pasticceria nella strada dei presepi non lascia spazio a dubbi.
La società Opera Café che gestisce i quattro locali di Scaturchio a Napoli sottoline a per mezzo dell’avvocato Gian Luca Lemmo che la decisione è assurda. La società ha preso in affitto il locale ad aprile, prima della delibera di luglio. Scaturchio ha quindi “fatto le corse” per presentare la richiesta di inizio attività per aprire la pasticceria accanto ai presepi in regime transitorio.
Dal Comune specificano che la Scia, la richiesta di inizio attività, risulta inefficace perché non è prevista alcuna norma transitoria per la zona di specifica tutela. E il blocco triennale riguarda tutte le attività che non sono direttamente connesse alla produzione o vendita legata alla lavorazione artigianale dei pastori. Un sistema per preservare l’autenticità dei luoghi. Per l’avvocato Lemmo nella delibera non c’è questa indicazione, per cui farà ricorso al TAR.
Per ora, però sfogliatelle, ministeriali e struffoli di Natale non potranno prendere residenza nella strada dei presepi. Toccherà fare a piedi 350 metri per raggiungere la sede storica.