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L’Oasi di Galbusera Bianca per un Natale e un Capodanno a buon prezzo

lunedì, 10 Dicembre 2018 di

Agriturismo bio di charme. Questa dichiarazione d’identità dell’Oasi di Galbusera Bianca va capita senza girarci troppo attorno ma puntando dritto alla meta.

Che non è lontana da Milano: una quarantina di minuti.

E, una volta arrivati, siete in una placida Brianza collinare di cui Scatti di Gusto vi ha già parlato.

Potreste farlo durante un week end o in una giornata infrasettimanale – prenotando, ché è meglio. E lì passeggiare, mangiare e, se volete, dormire. Anche per le Feste, cui il luogo presta la sua atmosfera e quello splendore caldo, affettuoso, che gli inglesi chiamano “glow”.

Per esempio, le bottiglie di cristallo molato, tutte diverse tra loro, sul bancone all’ingesso per il libero assaggio dei succhi di frutta. O l’illuminazione che rende giustizia al cibo nei piatti. O il colore degli interni e il ritmo con cui gli ambienti si susseguono, che riposano lo sguardo.

Merito di Gaetano Besana, padrone di casa, ex fotografo di moda e grande viaggiatore, che ha preso in carico il borgo diroccato ereditato dal padre creando, oltre alla prima Oasi WWF privata in Italia, anche una bolla temporale e uno spazio dove è bello (fingere di) essere a casa. Perché lì non si va più di fretta. Si gusta l’attimo.

Cosa e come si mangia

Le cose bio dell’Osteria Bio. Che significa abbondanza e una cucina piena di colori veri, di sapori ritrovati, di frutti antichi. Con un tocco di spezie, tesoro di ogni dispensa. Con un Benvenuto a sorpresa (per noi crema di patate con mais). Con menu tematici sui prodotti locali e di stagione, come è accaduto per tutto il mese di novembre con castagne, mele, zucca, verza, patate …

Gli chef Ezio Gatto e Luca Perissinotto con la brigata di cucina, la deliziosa Alice e tutti i suoi colleghi in sala, compongono e consigliano piatti per ogni tipo di appetito, dal grande carnivoro al vegano stretto.


Ciò si rispecchia nei piatti che abbiamo scelto noi: gli Involtini di verza ripieni di lenticchie, patate e cavolo su letto di radicchio e riduzione di aceto balsamico. O la Vellutata di verza, patate e anice con semi di sesamo e paprika, i Raviolini di verdura in brodo – delicati e confortanti.

E poi, accompagnata da polenta scura, una sontuosa Cassoeula (mangiarla in loco è un conto, poi c’è chi la prepara sottovuoto).

42 € il menu completo.

Bisogna aver tempo per un simile pasto. E torniamo al tema del ritmo lento, che fa trovare posto ai più vigorosi per un assaggio di Chutney mele-cipolle sul pane nero fatto in casa e un pezzetto di formaggio caprino locale. Nei calici, vini La Costa.

Come si dorme

Tra guanciali ben sprimacciati. Al calduccio. Con un silenzio impensabile intorno. In stanze una diversa dall’altra, che possono accogliere anche 3-4 persone. Non so se la più ambita sia quella con il letto appeso, che dondola e culla, perché in realtà ciascuna contiene attrattive uniche: un letto su balle di fieno, mobili fatti con vecchie botti, una vasca da bagno in ferro, un carriola-poltrona …

Natale e Capodanno

C’è una proposta declinata, sia per il pranzo del 25 dicembre, sia per il cenone di San Silvestro in tre menu.

Sono rispettivamente il menu della tradizione (e qui il Cappone natalizio non manca, ma ripieno con salsa di castagne con coulis di ribes e mostarda di mele dell’Oasi) e veg con creazioni come il Raviolo di zucca ripieno di topinambur e funghi, mantecato con crema di cime di rapa e crumble di pane nero.

A Natale, menu tradizione e veg a 75 € per 7 portate dal benvenuto al dolce vini compresi, e per bambini a 35 €.

A Capodanno, 95 € per 8 portate dal benvenuto al dolce con 4 calici di vino a persona, acqua e caffè, e per bambini a 45 €.

L’unica variabile non contemplata in menu, è la neve.

Oasi di Galbusera Bianca. Via Galbusera Bianca, 2. La Valletta Brianza. Tel. +39 039.57.03.51

[Immagini: iPhone di Daniela; Oasi di Galbusera Bianca]

Di Daniela Ferrando

Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.