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ristorante Colline Emiliane tortellini in brodo

Colline Emiliane a Roma per mangiare i piatti della tradizione

Dal 1931 le Colline Emiliane ammalia i clienti con piatti tipici della tradizione emiliana: i migliori tortellini di Roma si mangiano qui
mercoledì, 23 Novembre 2022 di

Tra i vicoli adiacenti Piazza Barberini a Roma, l’occhio viene rapito da una vetrina su strada del ristorante Colline Emiliane. Sui tavoli di marmo le sfogline impastano la pasta fresca, pronta per essere servita ai commensali.

Colline Emiliane è un’insegna di Roma che propone il meglio dei piatti dell’omonima regione seguendo alla lettera le antiche ricette tradizionali. Una storia cominciata nel 1931 e proseguita poi dal 1967 dalla famiglia Latini che da allora continua a celebrare una fantastica cucina emiliana, nota in tutta la città.

Il ristorante ha una trentina di coperti e fra turisti buongustai e affezionati non è facile trovare posto. Nella sala d’ingresso potete ammirare Anna e Paola Latini stendere la pasta e preparare i dolci. In fondo al locale, una seconda saletta più intima è adornata con i disegni di Federico Fellini che era solito sostare qui. Un arredamento classico e un’atmosfera accogliente sono un ottimo preludio per l’inizio del pasto.

Cosa si mangia e quanto costa Colline Emiliane a Roma

Alle Colline Emiliane di Roma non si può cominciare il pasto senza assaggiare il loro antipasto misto, consigliato per due persone (29 €), ma molto generoso. Sulla tavola arriva una fiamminga con una selezione delle migliori specialità emiliane. Culatello di Zibello, prosciutto di Langhirano, mortadella di Bologna, salame di Felino e prosciutto di spalla di San Secondo. Prodotti di una qualità incredibile, che si degustano al meglio con il gnocco fritto di accompagnamento.

I formaggi non sono da meno: squacquerone e parmigiano reggiano Dop stagionato oltre 24 mesi che contrastano al meglio la sapidità degli insaccati.

Si termina la fiamminga con una ricetta tipica, l’erbazzone, una torta salata ripiena di bieta, pancetta e parmigiano. Una goduria.

Proseguiamo gli antipasti con i funghi porcini fritti (20 €), accompagnati da una maionese fatta in casa. La qualità del prodotto è tangibile e la frittura è realizzata in maniera impeccabile.

Concludiamo le entrée con una delle specialità stagionali di Colline Emiliane a Roma, l’insalata di ovoli, sedano e parmigiano reggiano (22 €). Ottima per sgrassare il palato e prepararsi alla portata dei primi.

I primi piatti

gli gnocchi con zucca e tartufo del ristorante Colline Emiliane a Roma

Gli gnocchi di zucca con crema di parmigiano e tartufo nero (23 €) sono uno dei piatti meglio riusciti del ristorante. La crema di zucca è morbida ed equilibrata, il parmigiano reggiano e il tartufo nero sono lo sprint che invogliano a mangiarne ancora.

tortelli di zucca

L’altro primo è un grande classico della tradizione servita alle Colline Emiliane a Roma: i tortelli di zucca dolci con amaretti (15 €) e una spolverata di parmigiano. Un sapore dolce-amaro che ritrovate anche nella nostra ricetta scientifica.

La carne e il carrello dei bolliti di Colline Emiliane a Roma

il giambonetto di vitella con purea di patate del ristorante Colline Emiliane a Roma
Il giambonetto di vitella

Arriva il momento della preparazione più celebre del ristorante Colline Emiliane a Roma, il giambonetto di vitella con purea di patate (19 €). La carne della specialità della casa è cotta al forno nel latte per 8 ore. Un procedimento che le dona una morbidezza setosa ed un gusto impareggiabile.

i bolliti del ristorante Colline Emiliane a Roma
I bolliti

L’ultimo secondo piatto è il carrello di bolliti con salsa verde e mostarda (24 €), altra ricetta tipica dell’Emilia. Una pietanza che con il passare degli gli anni diventa sempre più attuale.

mousse di zabaione al ristorante Colline Emiliane a Roma

Chiudiamo la cena al ristorante Colline Emiliane di Roma con la mousse di zabaione (8 €), altra grande prova di Paola e Anna.

I piatti assaggiati al ristorante sono l’esempio che spesso basta avere un’ottima materia prima e una brigata preparata, brava e attenta a non scivolare in manierismi e tecniche di cottura eccessive.