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10 Giugno 2010 Aggiornato il 24 Gennaio 2012 alle ore 23:53

Salviamo i bianchetti e la frittura. Banner

La campagna chiede l'applicazione rigorosa del Regolamento Mediterraneo (UE) che impone il divieto di pescare novellame, frittura di paranza, telline, seppie
Salviamo i bianchetti e la frittura. Banner

ma anche le seppie, i calamaretti, i cannolicchi, il novellame. Mi sono arrivate un po’ di mail. Quelle che apprezzano l’iniziativa cui hanno aderito subito gennarino.org, tzatzikiacolazione.blogspot.com, lost-in-kitchen.blogspot.com sono superiori a quelle che denunciano il complotto della Unione Europea e la fine della gastronomia di mare.
Come detto, alla decisione della UE abbiamo partecipato anche noi e, raggiunta l’intesa, abbiamo pensato di sprecare i 42 mesi di periodo di transizione ritenendo che tutto sarebbe finito nel dimenticatoio. Invece, Maria Damanaki, commissaria per gli affari marittimi e la pesca, ha chiesto una puntuale applicazione delle norme per evitare che il Mediterraneo diventi un deserto. Ovviamente sta a noi applicare le leggi e per una Capitaneria di Porto (quella di Livorno) che ha subito messo le cose in chiaro preparando pescatori e operatori del settore alla scadenza del 1 giugno, ad Anzio c’è chi stamani comprava ancora telline turbosoffiate, calamaretti e frittura di paranza. Cioè a 10 giorni dall’entrata in vigore di una legge i calamaretti si vendono a 32 € al chilo, mentre le telline stanno sui 13 €. Le solite due velocità che daranno spazio al bracconaggio. Così le tradizioni di sicuro mai più potranno ritornare.

Per fortuna il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Giancarlo Galan, nell’incontro che si è concluso da poco ha ribadito che non è possibile farsi illusioni: “Dobbiamo affrontare la crisi – ha sostenuto il ministro – partendo da considerazioni realistiche, senza illusioni, valutando attentamente ciò che i regolamenti comunitari ci consentono allo stato attuale di avanzata applicazione. Ogni valutazione improntata al facile ottimismo non aiuta la causa”. Tradotto, le deroghe non sono possibili. E difatti l’Agenzia AGI ha battuto la conclusione del Ministro: “Sono pronto a mettere tutto il mio impegno per rappresentare le vostre istanze nelle sedi europee e nazionali competenti. Avviamo un processo per una pesca italiana pronta ad affrontare le nuove sfide che il regolamento mediterraneo ci impone, mettendo in campo anche la ricerca per valutarne gli impatti. Senza illudere nessuno, ma anche senza rinunciare alla possibilità di essere gli attori del governo del settore, utilizzando al meglio la legge delega, acquisendo autorevolezza nel dibattito comunitari della nuova PCP, partendo da una forte spinta evolutiva da dare alla nostra pesca”. Tradotto, occorre pensare ad un nuovo modello di pesca. Poi ci saranno sempre gli appassionati e i piccoli pescatori che con un rastrello a mano faranno gustare le telline. Ma rispettando le regole.

Un rispetto che speriamo vorrà essere condiviso da altri siti e blog di appassionati di gastronomia. L’impegno di tutti può far comprendere che è un bene evitare il consumo di alcuni prodotti. Proprio come è avvenuto con i datteri di mare che solo qualche venditore di chincaglierie a piede libero può ancora trafficare per far credere ai compagni di merende di essere un grande intenditore di cucina. Ma in realtà o è un bracconiere o è un ricettatore. Con Teresa De Masi (gennarino.org) si commentava l’apparizione su Facebook di una ricetta di pasta con i datteri di mare. Un fatto illegale che viene pubblicizzato: una follia.

Oggi ha chiamato un ristoratore, Marco Davi, in procinto di aprire il suo nuovo locale “In mezzo al mare” a Nettuno. Marco adotterà la logica della campagna “Fatti pescare dalla parte giusta” proponendo la stagionalità del pescato e tipi di pesce quasi dimenticati come il palombo, il manfrone (una sorta di pezzogna), la salpa (vituperata perché erbivora) e il “cavallo” (sorta di sgombro). Al bancone da asporto ci saranno i fritti tutti rigorosamente ben dimensionati come le alici (in questo periodo le aliciere ne prendono a tonnellate). L’inaugurazione è domenica 20 giugno alle 18,30. “Aspettiamo i primi clienti dopo la vittoria dell’Italia di calcio”, sorride Marco reduce della Festa a Vico dove ha presentato un sandwich di triglia. Il primo appuntamento per dire di aver scelto la legalità.

Speriamo, quindi, di poter allungare la lista. E di poter far risalire la tendina sui bianchetti dei banner (qui potete scaricare quello da 1000 pixel) per inserire i nomi dei sostenitori e mandare nell’album dei ricordi, avvolti da questa simbolica nebbia, il consumo dei bianchetti.

E voi da che parte vi fate pescare?

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Ecco chi ha aderito

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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