The Manzoni a Milano, i prezzi dei piatti al tartufo da 30 a 80 €
Il ristorante The Manzoni si trova a due passi dalla Scala di Milano, all’inizio di via Alessandro Manzoni. Il posto lo ricordavamo con il nome di Larte, caffè-ristorante e altro, sponsorizzato da Altagamma, già chiuso da tempo. Al suo posto, da un anno, The Manzoni Milano, ristorante di design ma anche showroom delle creazioni del designer londinese Tom Dixon.
Il lato design, “spinto” rispetto a Larte, sembra voler rimpiazzare (grazie anche alla cucina) quell’aria un po’ vip e modaiola del locale precedente.
The Manzoni Milano: un ristorante di design
Il design quindi permea di sé gli ambienti del ristorante: The Manzoni è anche uno showroom a tutti gli effetti. Il designer britannico Tom Dixon è specializzato in illuminazione, mobili e accessori, che qui si possono vedere “in ambiente”.
Il risultato di questa commistione di design e locale per la ristorazione ha creato un ambiente di estrema eleganza e linearità, dall’atmosfera rilassata e piacevole.
The Manzoni è molto grande, come ricordavamo dai tempi di Larte. Un bar all’ingresso, una lunga sala che porta alla cucina, e altre sale e ambienti sul fondo del locale.
Ricordiamo qualche dato topografico: la Scala (con il ristorante Il Foyer, ex Marchesino) a sinistra, e Giancarlo Perbellini da Trussardi. Le Gallerie d’Italia (e Il Luogo di Aimo e Nadia) davanti, col piccolo parco che affaccia sul giardino di Casa Manzoni (che coincidenza?). Poco oltre il ristorante di Identità Milano, alle spalle Brera, più avanti il Mandarin con il ristorante Seta. Il Poldi Pezzoli, senza ristorante, come Palazzo Bagatti Valsecchi. E poi via Montenapoleone, Armani con il Ristorante e il Bamboo Bar, il Quadrilatero della Moda…
Per una topografia cultural-sentimentale, segnaliamo che qui nacque Carlo Emilio Gadda.
Una nota: a quanto pare, il ristorante – e bar – The Manzoni fa un orario continuato, caso unico a Milano, fino alle 3 di notte. Ovvero, ci si può mangiare prima dello spettacolo alla Scala, e fermarsi per il dopoteatro a bere qualcosa.
“Magnete” un menu che attrae
“Magnete” è il menu autunno-inverno del ristorante The Manzoni Milano. Firmato dall’executive chef Giuseppe Daniele (ma la squadra comprende il sous chef Gabriele Fiorino e il pastry chef Halit Gajda), ha una sua “presentazione” teorica in carta.
«L’Universo è attrazione e rilascio. La forza magnetica trasforma. L’energia trasmuta il pensiero ed eleva. Siamo magneti.»
Noi siamo mangiatori semplici, e ci accontentiamo di leggere quello che ci troviamo nel piatto. Che parla da solo, in una successione di portate affascinanti, che coniugano la dimensione “casalinga” con le esperienze della cucina contemporanea. E non è uno slogan, di quelli che ti semplificano la scrittura: lo usano tutti, quindi si sa cosa vuol dire.
In due pranzi stampa al The Manzoni a cui abbiamo partecipato io e Daniela [Ferrando. che contribuisce a e condivide queste riflessioni], abbiamo potuto effettuare un test incrociato. Che ci ha trovato d’accordo nel ritenere The Manzoni uno dei nuovi ristoranti promettenti della scena di Milano.
Qui ci sta bene un’altra definizione del The Manzoni per il suo menu Magnete: «Magnete vuole piacere e non compiacere.»
Il menu tartufo a dicembre 2022
Il ristorante The Manzoni ha introdotto a dicembre un menu interamente dedicato al tartufo bianco.
- Uovo morbido, crema di pane e tartufo bianco, 50 €
- Uovo fritto con tartufo bianco, 50 €
- Tagliolini di pasta fresca, burro e tartufo bianco, 60 €
- Risotto “Pozzi Riserva”, champagne e tartufo bianco, 70 €
- Filetto di manzo, funghi e tartufo bianco, 80 €
- Cioccolato, caco, mandorle tostate e tartufo bianco, 30 €
Tartufo bianco 5 grammi per piatto – extra tartufo 12 € al grammo.
“Oltre ai piatti al tartufo, rimangono fermi quelli che sono diventati il nostro marchio di fabbrica: risotto all’astice e caviale, il galletto disossato con peperone e la sfera di cioccolato con foglia d’oro”, spiegano gli chef.
Il menu degustazione del ristorante The Manzoni a Milano (pranzi stampa pubblicati il 25 novembre 2022)
La carta del menu Magnete del The Manzoni Milano è divisa in Attrazione, antipasti, Trasformazione, primi e secondi. Elevazione, dolci. Il menu Degustazione la ripercorre a grandi linee. E i piatti a noi destinati erano una degustazione nella degustazione, un riassunto delle varie portate. Per dire che il galletto me lo sarei mangiato per intero.
Menu Degustazione: 120 € a persona, bevande escluse
Zucca al forno, crema di parmigiano e tartufo nero.
Carpaccio gamberi rossi, foie gras e caffè.
Gnocchi di spinaci, crema al cavolfiore e liquirizia.
Galletto alla cacciatora con peperone arrosto.
La triglia, crema di pane e cima di rapa.
Zucchina trombetta, gel agli agrumi e cervella di vitello fritte.
Croccante al cioccolato e lamponi.
C’è anche il Business lunch a 30 €.
Il menu alla carta: Attrazione e Trasformazione verso l’Elevazione
La forza di attrazione e il Magnete sono i concetti su cui poggia l’esplorazione della carta. Che poi, a leggere il menu, i ragionamenti espressi all’inizio (e che possono sembrare un po’ respingenti) acquistano significato.
“Attrazione”: una forza magnetica che unisce cuore e cervello
Carpaccio di gamberi rossi, foie gras e caffè. € 35
Tonno croccante, olive disidratate e caprino. € 28
Panino al vapore, tartare di manzo e caviale. € 32
Zucca al forno, crema di parmigiano e tartufo nero. € 24
Polpo croccante e patata mantecata all’olio extravergine d’oliva. € 28 Ventresca di tonno scottata, crema di carote, cipolle rosse marinate e peperone crusco. € 32
Capriolo, polenta fritta, spugnole e foie gras. € 26
Terrina di verdura e pesto di rucola. € 20
Culatello e burrata. € 24
“Trasformazione”: dal cervello all’emozione
Che è quello che dovrebbe succedere in ogni ristorante, non solo al The Manzoni. Le papille gustative come tramite dell’esperienza.
Eliche “Gerardo di Nola”, zucchine, salsa al pecorino e tartufo nero. €28
Ravioli del plin con faraona, crema di nocciola e champignon. € 35
Risotto “Pozzi Riserva” all’astice e caviale. € 55
Linguine “Gerardo di Nola”, scampi, aglio nero e burrata. € 32
La cotoletta. € 38
Branzino scottato, crema di fave e bietoline. € 42
Filetto di manzo ai funghi di stagione. € 40
Baccalà fritto, crema di scarola e scalogno fondente. € 36
Lepre à la royale. €65
Funghi saltati 15 €
Patate novelle. 10 €
Insalata di stagione. 10 €
Bietoline saltate. 10 €
Selezione di formaggi, marmellata di fichi piccante. 22 €
“Elevazione”: il dolce punto d’arrivo
La pasticceria al ristorante The Manzoni è il regno di Halit Gajda.
Mousse ai tre cioccolati e fava tonka. 15 €
Tiramisù artigianale. 15 €
Sfera di cioccolato, oro e cremoso al caffè. 20 €
Cremoso al pistacchio, gel di barbabietola e gelato alla ricotta. 15 €
Babà al rum e semifreddo all’amarena. 15 €
Croccante al cioccolato e lamponi. 15 €
Sgroppino amalfitano. 15 €
Insalata di frutta 15 €
Il meglio del ristorante The Manzoni Milano nel pranzo stampa
“La triglia crema di pane con bisque, cime di rapa. Un piatto da gustare al meglio a sé, è quasi troppo per un percorso degustazione. Mi piace moltissimo l’idea di riportare l’umile crema di pane in piatti strutturati. Anche Bottura recentemente ha spinto sull’idea del pesto di pane.”
Condivido appieno queste osservazioni di Daniela (tranne forse dove lo ritiene ‘troppo’).
L’altro piatto del ristorante The Manzoni preferito da Daniela? Un dolce-poco-dolce, trait d’union simbolico fra Trasformazione ed Elevazione.
“Il pre-dessert di zucchine trombetta marinate in sciroppo di agrumi, bocconcini di cervella fritte (queste un po’ estreme per me non carnivora, ma accostamento ipnotico), crema di agrumi, sorbetto di cetriolo e zenzero! Geniale perché sposta sempre più il dolce nel regno non dei frutti e delle creme o cioccolati, ma nel regno delle verdure. Quelle un po’ insolite, magari, come appunto le zucchine trombetta.”
Il nuovo menu
«Abbiamo voluto creare un menu intenso, forte, con grandi sapori di terra, di carne, di selvaggina. Senza compromessi, deciso. Amo lavorare la carne ed è grazie al mio maestro Luigi Taglienti che ne ho potuto scoprire e capirne l’immenso valore. Sempre riconoscente anche verso gli chef Romito e Guida che hanno contribuito, con la loro scuola, a formarmi» racconta lo chef Giuseppe Daniele.
Rispetto al menu precedente, Dynamo, possiamo dire che sono state superate alcune incertezze. Per dire, all’inaugurazione del ristorante The Manzoni, alla presenza del fior fiore dei vip di Milano, qualche incertezza si notava. Gli gnocchetti con polvere di liquirizia, che sovrastava e schiacciava il tutto, alla mia seconda visita a pranzo erano già molto più equilibrati.
Alcuni piatti secondo me sono da segnare in agenda (proprio nel senso di “cose da agire”, da fare ovvero ri-mangiare), come il Galletto alla cacciatora con peperoni. E il Cremoso con gel di barbabietola, una sorpresa piacevolissima, visto che non amo la barbabietola. O il Carpaccio di gamberi e foie gras, e la triglia.
[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, Luigi Lombardo]