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Niente orso alla festa della Lega. Roma ladrona manda i Nas?

lunedì, 04 Luglio 2011 di

I Nas bloccano il banchetto a base di carne d’orso alla festa della Lega del Primiero, in Trentino. “Manca il certificato d’importazione”, assicurano i Carabinieri.

Niente spezzatino né bistecche d’orso, volute, accanto alle più ordinarie prelibatezze trentine, dal responsabile della Lega Nord Trentino Maurizio Fugatti in segno di protesta contro il progetto europeo “Life Ursus” per il reinserimento dell’orso bruno sulle Alpi. Meglio a tavola che tra i piedi nei boschi, è il messaggio della Lega che ora dà la colpa alla capitale per la disavventura: “Ce li ha mandati Roma”, si schermisce il legista Erminio Boso a proposito della visita del Nas. “Tutta colpa delle leggi internazionali in materia di esportazioni e di un cavillo burocratico, dicono alla Lega. Che difende la decisione di cucinare, per la festa di partito, 53 kg di carne d’orso congelata proveniente dalla vicina Slovenia (in Italia l’orso è un animale protetto). “I cittadini hanno tutto il diritto di girare liberi senza mettere a rischio la propria incolumità”, aveva detto Fugatti. “Per difendere e tutelare le popolazioni nelle zone di montagna del Trentino dalle continue visite degli orsi, noi preferiamo consumarli in questo modo”.

Di qui la decisione di organizzare un bel banchetto a base di carne d’orso, un’iniziativa che aveva fatto arrabbiare l’animalista Michela Brambilla e bollata come “evento barbarico” anche da Stefania Prestigiacomo. Per non parlare delle associazioni animaliste e del Wwf. “Una condotta inaccettabile per un partito di Governo”, ha commentato Massimiliano Rocco, responsabile specie del Wewf Italia. “Tutto questo mette a serio rischio la credibilità dell’Italia nello sviluppo dei progetti internazionali a tutela dell’orso bruno alpino e dell’orso marsicano appenninico”.

Ora i 28 chili di carne d’orso non ancora scongelata sono sottoposti a sequestro cautelativo e restano in cella frigorifera in attesa che vengano esibiti il certificato Cites (Convenzione sul Commercio Internazione delle specie minacciate di estinzione) e il via libera dell’Istituto zooprifilattico competente che escluda, tra l’altro, che nella carne dell’animale non vi sia trichina, un parassita. “Lunedì chiamo Bossi e gli chiedo di lasciare questa maggioranza”, taglia corto Boso.

[Intanto ad Aspen l’alce  e il bisonte scompaiono, una volta a settimana, dal menù dei ristoranti! Il mondo è bello perché vario!]

Fonte: trentinocorrierealpi.it, essenzialeonline.it

Foto: infosannio.wordpress.com, net1news.org