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L’eliminazione delle bacchette di legno aiuterà a mangiare cinese meglio

martedì, 19 Marzo 2013 di

spaghetti e bacchette di legno

Una proposta scioccante per i Cinesi. E rassicurante per gli occidentali che entrano in un ristorante cinese. Al bando le bacchette per mangiare, lo strumento che fa fighissimo per chi le sa usare e getta nel più nero sconforto chi vorrebbe provarci almeno una volta. Bo Guangxin, membro del parlamento e presidente della Jilin Forestry Industry Group – settore silvicoltura – ha presentato una proposta di legge draconiana. Stop alle bacchette di legno. In questo modo si risparmieranno la vita di 20 milioni di alberi tagliati per realizzare 80 miliardi (mi-liar-di) di bacchette. Una tassa sull’usa e getta delle bacchette di legno c’è già e doveva servire a razionalizzare i consumi. Ma sembra che abbia ottenuto poco e quindi ecco la proposta integralista.

Accolta ovviamente con giubilo dagli ecologisti, mentre hanno suonato a morte le campane dei tradizionalisti che vedono nelle kuazi il segno e il simbolo di una civiltà. Millenaria e con l’origine delle bacchette che si perdono nella notte dei tempi. Cinquemila anni fa, durante l’epoca dei Due Imperatori Yaho e Shun nacque l’utilizzo delle bacchette. Fu quest’ultimo a ordinare a Da Yu di fermare le frequenti inondazioni che colpivano la Cina. Il bravo suddito si mise a lavorare di lena e non aveva tempo di fare niente altro che combattere l’acqua. Tanto che per sbrigarsi a mangiare della carne nell’acqua bollente taglio due rami per tirarla fuori senza perdere tempo ad aspettare che si raffreddasse. Erano nate le bacchette che permisero a Da Yu di mangiare in fretta e a salvare la Cina.

Solo che ora la Cina deve salvare dalla desertificazione il mondo e dagli scompensi della sua bilancia dei pagamenti. Con 180 milioni di metri cubi importati, un impressionante quantitativo di bacchette sufficienti a coprire tutta Piazza Tiananmen con 360 strati e 1/10 di importazione illegale, la Cina ha in mano il destino delle foreste nel mondo.

Con posate, però si intendono le bacchette di materiale lavabile e non forchette e coltelli. Nella provincia dello Shaanxi già da qualche anno erano state bandite le tradizionali bacchette di legno sostituite dalle lavabili ed erano state decise multe per i ristoratori comprese tra 55 e 230 €. Insomma una soluzione logica che salverà anche gli occidentali impegnati ad apprezzare l’uso delle bacchette cui non si può che raccomandare di intensificare gli sforzi per imparare ad usarle. Già, perché le bacchette di legno sono le più facili da usare, mentre quelle di plastica sono più scivolose e quelle di metallo, preferite dai Coreani, sono le più complicate. Per cui senza indugi iniziate a seguire le istruzioni a questo link.

[Link: articolotre, ansa.it Immagine: weblogs.baltimoresun.com]