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Sicilia. 10 indirizzi per le vacanze a Favignana

mercoledì, 02 Luglio 2014 di

Favignana è un posto speciale. Si arriva senza dover attraversare oceani. Basta un’ora e mezza di volo da Milano per Trapani/Birgi con Ryanair. La più grande delle Isole Egadi è lì che vi aspetta, a un passo dalla Sicilia, con la sua forma di farfalla.

Non è piccola, e non è grande. Ha le giuste dimensioni per ritrovare i vicini di spiaggia nelle vivaci stradine del centro alla sera, o perdersi in groppa ad un motorino tra distese di pietra scura nella parte più selvaggia.

Si fa la spesa nei mercatini costeggiando giardini ipogei sorti dalle cave di pietra dismesse, si compra il pesce appena pescato al porto tirando sul prezzo, si va a piedi sui lastroni consumati della piazza della Matrice, ci si prende un caffè seduti al bar, con calma.

E’ talmente bella che ci si potrebbe stare anche un mese intero ad esplorarla scorcio per scorcio, assaporando un ritmo di vita antico di una Sicilia autentica.

Ma, poiché la maggior parte dei comuni mortali ha a disposizione pochi giorni per le vacanze, vi dirò le 10 cose che non potete perdervi.

1. Mare da sogno (a costo zero)

bue marino ph anna fornasa

Calette, baie, spiagge sabbiose o di ciottoli, ce ne sono per ogni gusto, in comune hanno un mare azzurrissimo dove immergersi ed ammirare la magnificenza delle natura. Le spiagge di sabbia cambiano di anno in anno a causa dell’erosione del mare, le più grandi sono Cala Azzurra, e Lido Burrone, una delle poche spiagge attrezzate. A due passi dal centro di Favignana, si trova la Praia, spiaggia sabbiosa nelle immediate vicinanze dello Stabilimento Florio. Cala Rossa, conosciuta per gli straordinari colori dell’acqua e per la particolarità di trovarsi in una zona di cave di pietra: uno scenario naturale unico al mondo. I Calamoni sono poi delle calette sabbiose con scogli piatti. Per i più arditi, imperdibile un bagno con tuffo da vertigine a Bue Marino, Scalo Cavallo. Se c’è vento su un versante dell’isola, potrete trovare mare calmo sul lato opposto, quindi avrete la facoltà di decidere se mosso o liscio. Ultimo dettaglio, che vi farà innamorare ancora di più dell’isola, è che sono tutte spiagge pubbliche, a costo zero.

2. La Tonnara e i Florio

tonnara Florio

Ristrutturata da pochi anni, e aperta al pubblico con visite guidate, vi lascerà a bocca aperta per la sua inaspettata bellezza architettonica. Una cattedrale del tonno con volte in pietra calcarea che racchiude la storia affascinante di un imprenditore gentiluomo della Bella Époque: Ignazio Florio. Fu lui a far diventare la Sicilia l’ombelico d’Europa. Ricchissimo e invidiato da tutto il mondo, infine cadde in disgrazia, vendendo pure la leggendaria collana di perle di Donna Franca (sua moglie), un gioiello maestoso, lunghissimo, che contava trecentosessantacinque perle di invidiabile calibro ed era capace di mettere in imbarazzo la Regina d’Italia. Fatevi raccontare tutti i dettagli dalle guide. All’interno della Tonnara troverete le barche usate per la mattanza, le originali scatole in latta, ed altri interessanti reperti che hanno dato vita ad un museo interattivo, dove potrete sentire gli antichi canti che i marinai intonavano durante la mattanza.

3. Marettimo

Marettimo

A Favignana è d’obbligo fare un giro dell’isola in barca per ammirare il colore ipnotico delle acque e le coste. Ma soprattutto per vedere Marettimo, la più selvaggia ed incontaminata delle Egadi. A Marettimo le spiagge sono praticamente irraggiungibili da terra, il mare è subito molto profondo e soggetto a forti correnti. L’isola conta circa 400 grotte tra emerse e sommerse. Quelle che vi lasceranno il segno sono: la Grotta del Cammello (la mia preferita), la Grotta del Tuono e la Grotta del Presepe, dove stalattiti e stalagmiti sembra che formino un presepe.

4. Mangiare

pane-olio-Torre-del-Saracino

Come in ogni vacanza che si rispetti dovrete tener conto di prendere almeno 1 chilo. In questo caso ne sarà valsa la pena, perché la provincia di Trapani, di cui le Egadi fanno parte, possiede un patrimonio culinario ricchissimo, dove è forte la contaminazione araba nell’uso di spezie e nella ricchezza dei piatti. Dall’aglio rosso di Nubia, ai capperi di Pantelleria, al tonno rosso di Favignana, il sale marino di Trapani, l’olio della Valle del Belice, il fantastico pane nero di Castelvetrano, i formaggi di pecora e la sua ricotta, e per finire gli ottimi meloni, come il purceddu di Alcamo e il melone giallo di Paceco.

5. Tonno

fetta di tonno rosso

Per secoli il tonno è stato la fortuna di questa splendida isola, e i favignanesi lo sanno cucinare e ne sanno fanno qualsiasi cosa, dai salumi alle arancine. Bottarga di tonno, ventresca, ficazza (un salame preparato con i ritagli del tonno rosso aromatizzati con pepe nero, che si mangia tagliato in fettine sottili e insaporito con olio), il mosciame (la bresaola di tonno), il polmonello e il cuore di tonno e infine il lattume (il liquido di fecondazione del tonno maschio) che va servito sia fresco impanato e fritto, sia salato a fette.

6. Busiate

busiate www.profumodisicilia.com

Le busiate sono una pasta lunga dalla forma attorcigliata, tradizionalmente condita con pomodoro fresco locale, accompagnata con melanzane o zucchine fritte, o addirittura con pesce fritto. Le busiate sono anche la pasta usata per il pesto alla trapanese, in dialetto pasta cull’agghia: una salsa preparata con pesto di basilico, olio extra vergine d’oliva, aglio, mandorle crude, pomodoro crudo e pecorino grattugiato. Da Quello che C’è C’è assaggerete la cucina tipica favignanese, semplice e gustosa. Oltre alle busiate non potete perdervi il cuscus di pesce profumato alla menta: un must.

Ristorante Quello che C’è C’è – Via Garibaldi 38, Favignana (TP), Tel. +39 3386093149

7. Cassateddre

cassatelle di ricotta

Sull’isola c’è una buona rappresentazione del repertorio dolciario siciliano come cannoli, granite, cassate. ma se davvero volete assaggiare la Favignana dolce dovrete provare cassateddre e genovesi ericine. Qui la pasticceria si basa su uno dei prodotti più tipici del territorio: la ricotta di pecora. Le cassatedde o cassatelle, sono ravioloni fritti di pasta fragrante ripieni di ricotta di pecora zuccherata; le originali genovesi ericine sono generosi dolci di pasta frolla farciti di ricotta e spolverati di zucchero al velo. Questi dolci li trovate praticamente ovunque, dai panifici ai bar. Alla Pasticceria FC troverete i migliori, insieme ad ottimi cannoli e alle arancine con ragù di tonno, che non sono dolci, ma già che siete sul posto.

La Pasticceria FC. Via Garibaldi 28, Favignana (TP), Tel. +39 329 3155742

8. Pane cunzato

pane cunzato

Nella zona del trapanese i panifici vi sorprenderanno per la ricchezza di prodotti. Da segnare in agenda sono il pane impastato con farine antiche come il Russello o la Tumminia, fragranti e dal colore bruno, che si conservano per giorni, e il pane cunzatu. Quest’ultimo altro non è che pane di grano duro condito con olio extra vergine d’oliva, aromi, pomodorino tagliato in pezzi, sarda salata, formaggio locale e aglio, ma potrete gustarlo in altre decine di varianti. Il migliore è quello del Panificio Costanza, dove, con un paio di euro, potrete trovarlo sempre fresco.

Panificio Costanza Girolamo. Via Roma, Favignana (TP), Tel. +39 0923 921773

9. Food & design

sotto sale - Gamberi rossi marinati al marsala, filetti di pomodori e timo, chopstick al nero di seppia

Se volete vedere con occhio diverso quello che di tipico avete già assaggiato sull’isola basta sedersi al Sotto Sale, un ristorantino informale dall’ambiente ricercatamente vintage e decadente. Lo staff è composto da una giovane brigata che spazia dal siciliano al giapponese passando per il brasiliano e il toscano, non poteva che venirne fuori una cucina creativa e senza fronzoli, radicata sui prodotti che offre il territorio. Cozze affumicate su crema di favette, ventresca di tonno arrosto con salsa verde, ed altro ancora in una carta menù piccola ,ma di qualità, dove una cena con applauso (come ci dice Francesco, il gestore) costa da € 40 a € 60 a persona, vino incluso.

Sotto Sale. Via Garibaldi, 7 , Favignana (TP), Tel. +39 320 843 2916

10. Misto di Tonnara

antonio tammaro

Per provare il tonno in tutte le sue declinazioni potete ordinare in un tipico antipasto trapanese detto misto di tonnara. Con poco più di € 10 (piatto per 2 persone) alla Tipicheria Siciliana di Antonio Tammaro, produttore locale di prodotti derivati del tonno rosso, avrete a disposizione dalla bottarga alla ficazza. Il locale vi accoglierà proprio a pochi passi dal molo degli aliscafi, nell’antico palazzo storico dei Pretti. Secondo il Gambero Rosso il tonno sott’olio di Antonio Tammaro è al 1° posto nella classifica dei 10 migliori d’Italia (€ 7,50 confezione da gr. 200). Nella sua bottega, impossibile non incrociarla sul corso principale del centro, potrete anche acquistare ed assaggiare una miriade di prodotti di tonnara. Da provare è il tonno dolce, prodotto in esclusiva da Tammaro. I filetti di tonno vengono massaggiati con sale grosso e spezie, la consistenza rimane simile al tonno crudo, e lo si conserva per 3 mesi.

Tipicheria: Largo San Leonardo, Favignana (TP) Tel. +39 0923 921610
Antonio Tammaro: Via Nicotera, 6 Tel / +39 0923921610

Spero di avervi invogliato a prendere un biglietto per Favignana e a raccontarci tutto quello che sapete su questa splendida isola. Per mangiare, guardare e divertirsi.

[Fatima Costa. Immagini: Trapani.nl, chez-munita, commons.wikimedia.org, Massimiliano Alinovi, Anna Fornasa, profumodisicilia, ]