Kiyoshi Kimura, il presidente di Sushi Zanmai, un’importante catena giapponese di ristoranti si è aggiudicato anche quest’anno il tonno migliore della prima asta dei tonni al mercato Tsukiji di Tokyo.
È un buon auspicio cui il presidente della catena di ristoranti sembra non saper rinunciare.
Il tonno rosso di quest’anno pesava 180 kg ed è stato pagato circa 32.000 €, cioè 4.510.000 yen contro i 7.360.000 yen dell’anno scorso.
Una valutazione in sensibile ribasso ma più che la crisi o la diminuzione di interesse per il tonno rosso è il peso ad influenzare il valore finale. Quest’anno il prezzo al kg è stato di 177 €, non molto dissimile dai prezzi degli ultimi 3 anni.
[Link: viagiappone]
il presidente di un consorzio di pescatori mi raccontava a quanto viene venduto il “tonno povero” o meglio il nostro tonno povero, la Palamita, in Giappone e rimasi stupito, a 10 volte il prezzo italiano.
Sarà un “buon auspicio” ma i tonni rossi stanno scomparendo.Ma i giapponesi se ne strafregano e continuano allegramente a fiocinare qualunque cosa abbia pinne squame e branchie. Poi un bel giorno ci si accorge che di pesce non c’è ne più…
Inizieranno a fiocinare filosofi ?
di pesce già non ce n’è più, non serve uno studioso, basta guardare a che prezzi è arrivato, purtroppo la brama di denaro non fermerà certe rapine che si perpetuano
Se il prezzo aumenta perché è “raro” aumenta la convenienza a pescarlo …
Casomai dovrebbero essere i consumatori ad accontentarsi delle “orate greche” o dei gamberi “del pacifico” e degli altri prodotti da acquacoltura.
Se uno poi pensa (giustamente) che per es., il salmone “non selvaggio” può essere pasturato, alimentato con chissà cosa e/o trattato con antibiotici … o non mangia più pesce o contribuisce alla mattanza dei mari
Dobbiamo pescare di meno, mangiare anche altre specie (orate e branzino da sole fanno più della metà del mercato) vietare assolutamente tutte quelle pratiche invasive che rovinano i mari, pescando tanto pesce che poi non viene venduto, ma solo gettato.
Migliorare le tecniche di allevamento al fine di produrre pesce di maggior qualità, incentivare le colture miste (agricoltura e pesca) come nelle risaie.
Bonificare i fiumi, i fossi ed i canali d’irrigazione, tali da renderli come erano un tempo, luoghi di biodiversità, dove si pescava molto e non delle fogne come sono ora.
Facciamo riposare il mare perché negli ultimi tempi l’abbiamo devastato.
Chi e interesato per il tonno? Ho una nave da pesca,questo mese ho catturato circa 30 tonni. Per contattare indirizzo email : vincensi_18dr@hotmail.com