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Passione Gourmet come TripAdvisor se critica Heinz Beck in forma anonima?

lunedì, 23 Marzo 2015 di

svinando

Una cena alla Pergola è sempre una grandissima esperienza. Forse per gli appassionati più incalliti, coloro che girano molte tavole alla ricerca di forti emozioni, di colpi d’ala, di originali ed intriganti proposte, non è l’esperienza più entusiasmante“.

Suona un po’ come non troppo velata critica al ristorante per eccellenza, all’Olimpo dei gourmet, al tempio dei fan di Heinz Beck, chef teutonico che ha saputo innestare i caratteri mediterranei sul tronco robusto del suo rigore di ricercatore in (altissima) cucina.

La frase, ad effetto lo confesso, è di Passione Gourmet che ha recensito l’unico ristorante tre stelle Michelin di Roma.

Sfera Heinz Beck

Non è di Scatti di Gusto perché sembra che tutte le volte che gli editor abbiano incrociato un piatto, un pranzo o una cena “che ti emoziona sempre” dal sommo Heinz siano rimasti sempre folgorati. Anche nel ristorante stagionale, la musica è più o meno la stessa.

Ma non è il merito della recensione che interessa anche se mettere “Una cena alla Pergola” e “non è l’esperienza più entusiasmantenella stessa frase non è cosa di tutti i giorni.

Interessa di più la firma della recensione che non è di un singolo autore del sito ma è di Passione Gourmet, ovvero “Sotto questo cappello raccoglieremo tutte le recensioni di amici autorevoli che decideranno di contribuire alla nostra causa raccontandoci le loro esperienze, ma senza per questo diventare recensori stabili del nostro gruppo”.

Il dubbio serpeggia nei commenti su Facebook.

Allan Bay fa notare che “Se l’autore è un amico autorevole, perchè svilire quanto scrive con l’anonimato alla Trip Advisor? E, Antonio, se l’autore non fa parte del gruppo dei recensori stabili, che però si firmano, a che titolo cooptarlo in maniera così irrituale nel gruppo? PS Una precisazione, per me l’anonimato è il male assoluto, sia nelle lettere anonime di una volta più che mai quando diventa la norma come in molti siti (e PG non è fra questi). Se non hai il coraggio di firmare quello che scrivi, quello che scrivi vale molto poco”.

Roberto Bentivegna, uno dei componenti del Comitato Editoriale di Passione Gourmet, spiega la posizione del sito: “È una cosa che fanno anche su IG fin dalle origini e che abbiamo deciso di fare anche noi in selezionatissimi casi. Ma dirò di più, per come stanno le cose oggi all’interno di PG noi potremmo anche far uscire tutte le schede a firma PG e poco cambierebbe. Perché non è un Roberto Bentivegna qualunque che nel corso degli anni ha saputo conquistarsi la fiducia del pubblico (piccolo o grande che sia) ma tutta Passione Gourmet; e non esce scheda senza che questa sia ampiamente discussa e condivisa da tutti il comitato. Quindi, per fare un esempio, in un pezzo scritto da me c’è molta più Passione Gourmet di quanto ci sia RB”

“Roberto fidati”, è ancora Allan Bay a commentare, “un “articolo” firmato vale, di più o di meno in funzione di chi firma e di dove è stato pubblicato. Lo stesso articolo “non firmato” vale molto, molto, molto di meno. Questo se non sei l’Economist, ovviamente…”

Visintin

Non so voi, ma secondo me un sito ci mette la faccia e la credibilità anche se firma collettivamente o in maniera quasi anonima. E ciò sia se si tratta di una recensione piuttosto che di una “breve”.

Anche perché, converrete, il critico più famoso e credibile della blogosfera è rigorosamente anonimo.

O forse ha ragione Allan Bay che vorrebbe un volto per ogni firma, editor, critico o autore che dir si voglia.

sfera frutti rossi

Ma io non mi posso pronunciare perché già mi aspetterei feroci critiche del tipo “guarda da che pulpito viene la predica”.

E allora mi limito a segnalare e a raccogliere i vostri commenti. Commenti, ho detto, non insulti. Mica siamo su TripAdvisor e non vorrei che si accentuasse “questa sorta di sensazione di incompiuto finale”.

P.S. Se non avete notato il voto di PG è 17/20: bassuccio, non trovate?