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Conoscere Riga, nel 2017 capitale di enogastronomia

venerdì, 04 Dicembre 2015 di

svinando

Alzi la mano chi sa raccontarmi le bellezze della Lettonia e di Riga, la sua Capitale. Scommetto che siete in pochi.

In effetti la repubblica baltica, almeno fino a poco tempo fa, non si poteva considerare di certo una delle mete turistiche predilette dai viaggiatori, ma il governo del Paese e l’Ambasciata lettone in Italia stanno portando avanti un programma di promozione turistica che – indovinate un po’ – parte proprio dall’enogastronomia.

Riga
Riga

Perché, penserete voi, un territorio verde, naturalistico, quasi incolto e a tratti selvaggio, con tanta storia dietro come la Lettonia, punta tutto sulla promozione del cibo? La mano, questa volta, la alzo io: Riga nel 2017 sarà la Capitale dell’enogastronomia (in realtà il titolo sarebbe regionale e si rivolgerebbe all’intera regione che comprende Riga. Sono coinvolte anche la Lombardia e una parte della Danimarca).

Ambasciata di Lettonia
Bertulis
maris astics

Per raccontare le meraviglie della repubblica baltica, l’Ambasciatore Artis Bertulis ha invitato a cena (direttamente in Ambasciata, eh!) alcuni giornalisti e blogger. E noi, ovviamente, c’eravamo.

Per l’occasione ha chiamato in Italia il giovane chef Māris Astičs (che aprirà a Riga un nuovo ristorante la prossima estate). Lo abbiamo già conosciuto a Expo, in occasione della giornata dedicata alla Lettonia, ma qui è alle prese con le attrezzature non professionali della graziosa Ambasciata in un antico palazzo ai Parioli.

Quando ho letto il menu ho salivato. È andata anche meglio: le portate hanno raccontato precisamente un territorio, una storia. Saranno stati di certo anche le note della consigliera sullo Sviluppo Turistico Vita Jermoloviča (che ha lanciato un sito dove potersi informare sulla cittadina baltica) a creare un’atmosfera più “lettone”.

Io però faccio parlare i piatti.

Varietà di salmoni bio del mar Baltico e uova di quaglia su pane agrodolce (in abbinamento: Chardonnay, Langhe “L’Alto” DOC 2014, Pio Cesare).

Tutti gli ingredienti sono lettoni e in Lettonia pesci e carni, specialmente selvaggina, vengono catturati a volte anche illegalmente a causa di particolari restrizioni. Lo chef, che è anche cacciatore, lo dice tranquillamente e in modo fiero. L’Ambasciatore è sereno e, anzi, aggiunge: “Questa è la Lettonia”.

anguilla ambasciata di lettonia

Anguilla di lago della regione lettone di Latgale affumicata con metodo tradizionale accompagnata da mirtilli rossi e pere (in abbinamento: Fiano Puglia IGT 2014 – “Roycello” Tormaresca).

Nonostante il 42% della Lettonia sia ricoperto da foreste, nella repubblica baltica ci sono circa tremila laghi, tutti di modeste dimensioni. Numerosi anche fiumi, corsi d’acqua e zone paludose.

Ho chiesto cosa si intendesse per affumicatura con metodo tradizionale: nel passato, che in realtà è abbastanza recente, l’occupazione sovietica non solo ha limitato lo sviluppo di numerose attività e settori (come l’enogastronomia), ma non ha permesso agli abitanti della Lettonia (idem per le altre repubbliche baltiche) di arricchirsi particolarmente.

Per questo molti cibi venivano affumicati e non cotti. In questo caso la delicata affumicatura è con legno di ontano, molto presente in terra lettone.

mousse gamberi pomodoro ambasciata lettonia

Mousse di gamberetti con spuma di pomodoro.

Eccolo, il mare. Il piatto è interessantissimo: appena sulla lingua, il sapore di gamberetti arriva subito, poi, dopo, il pomodoro. La cui acidità, però, presente al punto giusto, crea un equilibrio da ricordare.

ca'viola ambasciata lettonia

Varietà di selvaggina con stufato di verza rossa e bacche di ginepro (in abbinamento: Barbera d’Alba DOC 2012 – “Brichet” Ca’ Viola).

Durante l’aperitivo di benvenuto, devo dirvelo, c’era anche una tartare di alce. Ma non ho fatto in tempo a fotografarla: l’abbiamo divorata. Nessuno si aspettava un sapore così delicato, perciò non sono stata sorpresa di vedere persone che avevano le mani occupate con due mini-tartare insieme.

Con questo piatto cercavo un po’ la prova del nove: la selvaggina ha veramente quel sapore forte, quasi di “selvaggio”, che siamo abituati ad avere sotto ai denti e a conoscere? Ecco, questo cervo (cacciato, ma non dallo chef) non lo aveva. Era cotto a puntino, tenero e delicato.

Il gusto? “Quello del Natale“, ha spiegato lo chef prima di invitarci a mangiare.

millefoglie ambasciata lettonia

Millefoglie di pane nero con sciroppo di mirtilli rossi e selvatici (in abbinamento: Recioto della Valpolicella DOC 2011 – “Angelorum” Masi).

Il pane nero, speziato e gustoso, è stato sbriciolato e messo in un bicchierino con un sorbetto ai mirtilli e la panna acida. Nei numerosi giardini e punti verdi di proprietà dello stato, ci spiegano in Ambasciata, i Lettoni possono raccogliere funghi e frutta quanto vogliono.

Torta al miele (in abbinamento: Rīga Balzams).

Un dolce che conquista per la bellezza. Bello, sì, ma anche buono. Poi, preciso e ben presentato, oltre che dai sapori ben bilanciati (il miele, che ve lo dico a fare, è spesso un nemico di diversi piatti, ma non in questo caso).

caviale 2 ambasciata
caviale ambasciata

Ci sono stati alcuni intermezzi a base di caviale, “un orgoglio”, racconta il giovane chef.

pane lettonia
burro lettonia

A tavola, tra una portata e l’altra, abbiamo provato i tipi di pane (oltre al nero, di cui vi ho parlato, ce n’era uno delizioso alle carote) con più varietà di burro.

Riga
Riga

La serata finisce con grappe locali, aneddoti e racconti sulla birra, che è la loro bevanda nazionale, come il vino per noi, tanto che in molti la auto-producono in casa. Con la consapevolezza che un viaggio, in Lettonia, vale proprio programmarlo.

Io colgo l’invito dello chef ad andare a Riga per l’apertura del suo nuovo ristorante la prossima estate, anche perché l’Ambasciatore ammette che sarebbe impossibile aprire un ristorante lettone a Roma.

Quindi io comincio a prepararmi. Voi, se proprio volete raggiungermi, potete cercare un volo con l’AirBaltic se siete di Roma, con la Ryanair se abitate a Milano.

Vi vedo a Riga?

[Immagini: LiveRiga (Facebook), iPhone di Valentina Lupia, Michele Ruschioni]