Questo è il reportage di una cosa seria, di un fatto veramente accaduto su cui ancora si è troppo poco indagato. Esattamente nel marzo del 2015 il Giova rilevava un Arci nel comune di Cerri, vicino a Lerici in Liguria e apriva una vera e propria trattoria.
Ogni portata del suo menu è un piatto su cui investigare, anche se ogni giorno non sono mai più di tre o quattro portate, sempre diverse. Tra i primi, tutti a 6 €, ecco i ravioli di carne o di verdure e le tagliatelle fresche con il pesto così buone che ci domandiamo cosa ne penserebbe il guru del pesto Roberto Panizza.
Da inquisizione conigli e polli: come possono essere così buoni, presi direttamente dal fornitore dell’Eurospin e proposti a 8 €?
Continuiamo a fare indagini sulle patate al forno, sulla caponata di verdure, e poi sui dolci.
Per non parlare proprio dell’arrosto al latte.
A sfuggirci è più di qualche particolare: insomma com’è possibile che si mangi così bene, si spenda così poco, e il luogo sia così elegante e informale allo stesso tempo?
Ci servono più indizi perché qualcosa davvero non torna, per questo meglio tornare in vesti differenti più volte: dobbiamo accertarci che sia tutto vero, che nulla ci sia sotto.
La cronaca continua ad essere sempre la stessa: tutt’altro che nera.
Tutti gentili, il conto moderato, il Giova sempre affabile, la sua mamma sorridente, Sara ai tavoli attenta e diligente, lo zio Marcello in cucina uno spettacolo.
Eppure c’è un altro particolare che continua ad destare sospetto: com’è possibile che tutte le pietanze sappiano proprio di quello che sono?
Le patate sanno terribilmente di patate, ogni verdura è un’esaltazione di se stessa e i ravioli son talmente buoni che sembrano urlare la loro natura nel piatto.
Impossibile. In più, pare che più di una volta siano stati anche avvistati giù al mare a prendere del pesce fresco e ci sono persone che sarebbero disposte a testimoniarlo. Ancor più dubbioso è il fatto che poi l’hanno sempre cucinato nel migliore dei modi.
Ma ciò che veramente non ci fa dormir sonni tranquilli è tutta quella gente sospetta che va e che viene di continuo, per altro di età e genere diversissimo e che si sposta anche da lontanissimo solo per mangiare qualcosa dal Giova.
E sono disposti pure ad aspettare fuori ore, ad insistere accaniti e caparbi pur avendo già ricevuto una risposta negativa al telefono. Il caso si è complicato veramente quando abbiamo scoperto che nelle vicinanze, sempre nella frazione di Cerri, c’è un posto stupendo dove dormire: una casetta tutta in legno, circondata da orti, ulivi e amache, abitata da una famiglia ligure messicana che tutte le mattine prepara deliziose colazioni per i suoi ospiti, con musica e racconti di vite stravaganti in sottofondo.
Ah, dimenticavo: un pasto completo primo-secondo-contorno-vino costa 20 €.
Abbiamo bisogno di altri testimoni per capirci di più e risolvere questo caso, potete aiutarci anche voi?
Osteria dal Giova (Circolo Arci di Cerri “Tanto di Buono”). Via Libertà, 25. Cerri, Arcola (La Spezia). Tel. + 39 366 1196590
S.e.m.p.l.i.c.e.m.e.n.t.e GRANDE.
Un esempio per tutti.
Un abbraccio a questa splendida famiglia italiana.
IF
Se con 20€ non ti fai nemmeno:
1 insalata(dico una) di Berton
una pizzata gourmet
un hamburger gourmet + birra
un panino gourmet + birra
Se
non sei a dieta
Se
non vuoi alzarti da tavola con la fame di chi ha mangiato un menù-scontato di uno stellato o un’insalata di Berton
Se
vai a ristorante per mangiare e non per contemplare un’opera d’arte
Se
ti piace la sostanza e non l’effimero formale che vorrebbe stupire ma annoia
Se
il web e i social non ti hanno ancora omologato
Se
il web-marketing non ti ha ancora manipolato e addomesticato
Se
non segui le mode
Se
Renzi…&…Farinetti…
Non ci vuole monarca per capirlo. E’ un circolo. Quindi una associazione. Non versa l’Iva (10%). Non paga imposte e contributi (teniamoci stretti 50%). Un qualsiasi imprenditore per avere lo stesso reddito netto dovrebbe far spendere 35 euro. Ripeto lo stesso reddito netto. E l’italia darling. Corrado G